TUTTO A POSTO TRANNE L'AMORE (A. PREMOLI)

il
4 maggio 2021

Buongiorno Lettori, oggi vi parlo dell’ultimo romanzo di una delle regine del romance italiano: Anna Premoli.

Seguitemi dopo la trama per saperne di più. 

 

TUTTO A POSTO TRANNE L'AMORE
ANNA PREMOLI
Data pubblicazione: 08/02/2021 Editore: Newton Compton Editori Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Ludovico Paravicini è decisamente prevenuto in fatto di donne, ma chi non lo sarebbe, al posto suo? L’epilogo del suo grande amore è stato infatti davvero infelice. In una parola: divorzio. E per giunta non è stato nemmeno amichevole: Ginevra, la sua ex moglie, anni fa ha fatto armi e bagagli e preteso da lui un lauto assegno di mantenimento, autorizzandolo a pensare il peggio di lei. E adesso Ludovico sarebbe ben lieto di continuare a nutrire questa convinzione. Ma all’improvviso Ginevra ricompare e sembra molto determinata a fargli cambiare idea. A volte capita che le persone che si pensa di conoscere meglio riservino delle sorprese assolutamente imprevedibili. E non è detto che queste sorprese siano negative…
Siamo giunti all’ultimo capitolo della trilogia milanese con cui l’autrice ci ha tenuto compagnia negli ultimi due anni.
Finalmente facciamo la conoscenza di Ludovico, del quale avevamo solo avuto brevi cenni durante le storie (autoconclusive) di Lorenzo ed Edoardo.
Devo ammettere che questa coppia mi ha sorpreso. Dalle poche informazioni che avevo appreso dai precedenti romanzi, mi aspettavo che Ginevra fosse una sorta di arpia decisa a rovinare il povero Ludo e che lui fosse solo una stanca pedina nelle mani dell’ex moglie.
Non posso fare a meno di domandarmi: e se… Tre lettere che pesano come macigni.

Niente di più sbagliato!
Se da un lato, a fine lettura, ho trovato geniale lo sviluppo di questa trama e il riavvicinamento di Ludovico e Ginevra grazie alla madre di lui e al nuovo lavoro di lei, all’inizio (come altre lettrici) ho storto un po’ il naso per la scelta dell’autrice di ambientare le vicende durante la comparsa del Covid.
Leggere per me è sempre stato un momento spensierato, per staccare dalla quotidianità; trovare tutti questi riferimenti al periodo critico passato e non ancora finito, all’inizio mi ha un po’ destabilizzato.
A conti fatti però penso sia stato un ottimo stratagemma per permettere a questi due testoni di mettersi di fronte a tutti i fantasmi del loro passato, di parlare una volta per tutte di quello che li ha fatti avvicinare e poi allontanare tornando con la mente anche a tutti i dettagli e le abitudini che entrambi conoscevano dell’altro, come se paradossalmente nulla fosse cambiato.
A rischio che suoni come una frase fatta, io volevo solo che tu fossi felice. E più il tempo passava e meno la cosa mi pareva concretizzabile. Sono andato nel panico quando ho percepito che ti stavo perdendo. E quando vado nel panico mi irrigidisco come una statua. Perciò, se sono parso freddo e distante, mi spiace. Non lo ero. Non che questo abbia importanza ormai…

Credo che la Premoli abbia voluto rimarcare, grazie appunto anche al lockdown, quanto ognuno di noi sia stato costretto volente o meno, a fare i conti con sé stesso; a valutare e rivalutare ogni aspetto della propria vita, cosa va e cosa no, cosa avremmo potuto cambiare e cosa possiamo ancora fare per migliorarla.
Proprio come è accaduto a Ludovico e Ginevra.
Entrambi i protagonisti sono stati descritti alla perfezione, tanto che alla fine della lettura pare quasi di conoscerli realmente.
In particolare trovo che Ludovico sia unico nel suo genere, complicato e allo stesso semplice e dolce; durante il suo percorso impara a lasciarsi andare e a mostrare un lato di sé tenuto nascosto per troppo tempo.
Il personaggio di Ginevra mi ha stupito in positivo: sbagliando immaginavo una ex arrivista, invece ci troviamo di fronte a una donna che ha ritrovato sé stessa reinventandosi, diventando indipendente e più sicura delle sue potenzialità, di ciò che realmente vuole.
Sia l’uno che l’altra nel corso del romanzo sono costretti a scontrarsi con tutte le incomprensioni e i fraintendimenti che li hanno allontanati quando ancora erano sposati. Così facendo però, imparano a conoscersi davvero, a far cadere le maschere che senza volere portavano imparando ad amarsi di nuovo e ad apprezzare maggiormente ciò che hanno lasciato andare.
Certe onde prima si allontanano e poi ritornano; qualche volta hai il tempo di prepararti al loro arrivo perché sono visibili e le sirene suonano per avvisarti, ma certe altre le onde sono molto più oblique e per questo potenzialmente più pericolose.

La scrittura della Premoli, maturata negli anni, con questa ultima trilogia ha assunto un aspetto ancora più elegante e introspettivo, maturo appunto. Non mancano certo tratti esilaranti e battute sagaci che fanno spuntare più di un sorriso durante la lettura.
Questa brillante capacità di scrittura, ha permesso all’autrice di trattare un argomento delicato come l’endometriosi, sempre più frequente al giorno d’oggi ma ancora troppo poco considerato.
Come ogni romanzo che si rispetti, anche in “Tutto a posto tranne l’amore” troviamo un personaggio ricorrente ‒ anzi, due ‒ e che ha una funzione considerevole ai fini della storia. Oltre alla ormai famosa signora Fumagalli che abbiamo imparato a conoscere – una sorta di fata madrina e grillo parlante che aiuta le tre coppie e trovare il bandolo della matassa – scopriamo anche il simpatico cagnolino Jack, colui che senza dubbio contribuisce al radicale cambiamento di Ludovico.
In conclusione, per le amanti del rosa classico la Premoli è sempre una garanzia.
Aspetto con trepidazione il prossimo.
Buona lettura.



 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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