[REVIEW PARTY] UNA RAGAZZA INCANTEVOLE (J. BARNETT)

il
2 agosto 2019
Buongiorno Lettori,
eccomi di nuovo alle prese con i miei amati regency e stavolta, anche con un pizzico di magia.
Ho avuto l’occasione di leggere la nuova versione tradotta del celebre romanzo di Jill Barnett “Bewitching”, precedentemente pubblicato da Mondadori con il titolo “Joy la Strega”, e ne sono rimasta ammaliata.
Seguitemi dopo la trama per saperne di più.

UNA RAGAZZA INCANTEVOLE
JILL BARNETT
Data pubblicazione: 10.07.2019 Editore: Babelcube Titolo Originale: Bewitching Serie: serie Magia Regency (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: romance regency
Trama: Che cosa può mai fare un duca quando la promessa sposa che aveva accuratamente selezionato lo abbandona piuttosto che sposarsi senza amore? Per salvare il suo orgoglio non gli rimane che sposare la prima donna che gli cade tra le braccia. Joyous Fiona MacQuarrie ha stregato il Duca di Belmore appena è apparsa da nulla e lo ha steso… letteralmente. Quando l’orgoglio di Alec lo porta a sposarla, Joy sconvolge la vita di questo serissimo e altezzoso duca inglese. È una strega scozzese che non sempre riesce a controllare i suoi poteri magici. Ben presto la vita di Alec piomba nello scompiglio. Questa bellissima giovane incanta chiunque gli stia intorno, accende la sua passione quando la bacia, ma rischia di causare uno scandalo mai visto con i suoi poteri magici. Stregati dalla passione, questi due cuori solitari sono i classici opposti che si attraggono in una storia irresistibilmente divertente e tenera. Questo libro è la traduzione integrale di “Bewitching”, precedentemente pubblicato da Mondadori in forma sensibilmente ridotta con il titolo “Joy la strega”. Se avete amato Joy, adorerete la traduzione integrale del testo originale, e la apprezzerete a maggior ragione se vi fosse sfuggita la precedente edizione.
Alec, duca di Castlemaine e figlio unico, è cresciuto con la serrata educazione del padre secondo il quale ogni sentimento è inutile e porterà inevitabilmente al degrado del ducato.
Il futuro duca è quindi un bambino solitario, a cui è negato qualsiasi affetto e una volta arrivato all’età adulta, con le necessità richieste dal suo rango di un matrimonio facoltoso, si ritrova a scegliere la sua futura moglie secondo regole ben stabilite e canoni rigorosi.
Era così strano. Non c’era alcun sorriso in lui. Che tristezza. Aveva bisogno di qualcuno che scavasse abbastanza in profondità per trovare quel tesoro che aveva sepolto. Aveva bisogno di qualcuno ricco di speranza, perché lui non ne aveva.
Quando una vecchia venditrice di fiori gli predice che non sposerà la ragazza prescelta ma che avrà soprese dalla prossima che incontrerà, Alec ovviamente non le crede. Il suo fidanzamento verrà reso pubblico l’indomani, tutto è già stato deciso.
Lady Juliet, la prescelta, però a un passo dalle pubblicazioni, fa dietro front informando il duca tramite un biglietto, di non poter vivere il resto della propria vita accanto ad un uomo che non l’amerà mai.
Un vero affronto per il Alec, abituato com’è a ottenere tutto ciò che vuole.
Ogni volta che Alec desiderava una cosa, perseguiva il suo obiettivo e lo raggiungeva con determinata disinvoltura. Il Duca di Belmore doveva solo schioccare le dita e il mondo correva ai suoi comandi.
A parecchi chilometri dalla tenuta di Belmore, vive Joyous una ventenne scozzese per metà strega. Per buona parte della sua vita ha vissuto insieme alla zia, strega di rango e poteri elevati, dalla quale però non sembra aver ereditato la maestria degli incantesimi. Anzi, Joy è del tutto scoordinata e nonostante l’impegno, le sue magie spesso fanno più danni che altro.
Quando la zia le annuncia di doversi assentare per un viaggio in America, Joy vede (finalmente) davanti a sé la libertà tanto desiderata, e accetta di buon grado di trasferirsi da alcuni parenti in Inghilterra.
Basterà seguire alla lettera l’incantesimo della zia e con uno “zap” sarà a destinazione.
Ovviamente nulla va come deve andare e Joy si ritrova catapultata – letteralmente – addosso ad Alec.
I due fidati ed eccentrici amici del duca, che avevano assistito alla predizione della vecchia signora, collegano al volo gli eventi, giungendo alle ovvie conclusioni: Joy sarà la futura duchessa.
Alec non ha nessuna intenzione di sposare una sconosciuta arrivata da chissà dove, senza sapere nulla di lei e della sua famiglia.
Dopo tutto, non ha ancora fatto indagini sul suo passato, vero Belmore? Potrebbe non essere adatta a fare la duchessa. Quando hai mai visto il nostro Belmore fare qualcosa senza prima pianificare ogni singolo dettaglio?
Complice una slogatura alla caviglia di Joy e l’incontro con la più pettegola delle nobili inglesi che non fa altro che ricordare al duca il fallimento del suo fidanzamento, Alec decide per la prima volta nella sua vita, di agire d’impulso, dando ascolto a un piccolo frammento luminoso che giace all’interno del suo cuore di ghiaccio che insiste nel fargli credere che è Joy la donna giusta.
La giovane, al contrario del duca, non ha dubbi: Alec ha bisogno di lei. Lo sente in ogni fibra di sé, ha bisogno di lei e della sua magia. La ragazza capisce immediatamente che Alec non sa cosa sia l’amore, eppure è convinta di riuscire a farlo innamorare di lei.
Doveva avere un cuore dentro perché ne sentiva il richiamo. Come sapeva che il sole sorgeva ad est, allo stesso modo sapeva che quell’uomo era più di quanto dava a vedere al resto del mondo.
Shock! Ecco la reazione del duca. Ha sposato una strega. Lo stesso shock che pur senza un incantesimo, Joy sente dentro di sé quando lui la sfiora.
Con il passare del tempo e dei primi inconvenienti dovuti a qualche “zap” di troppo, anche Alec deve ammettere che questa scozzesina gli sta entrando dentro.
Ma lui è un duca e non può permetterlo, un duca non si abbassa a queste stupidaggini, all’amore, alle emozioni, ai sentimenti. Nonostante l’intesa tra i due sia qualcosa di paradisiaco, da lasciare senza parole, c’è ancora qualcosa che frena Alec dal lasciarsi andare.
La sua vita è stata sempre uguale negli ultimi ventotto anni, “una continuità di cui era estremamente orgoglioso”, perché cambiare ora?
Il Duca di Belmore non sapeva che cosa fosse quella cosa sfuggente chiamata amore.
Eppure questa ragazza lo fa stare bene, in pace con il mondo. Almeno finché non ne combina una delle sue e lo fa impazzire di rabbia.
Petali di rose, oggetti volanti, statue ballerine, nani e fate, in questo romanzo romantico e magico se ne vedono di tutti i colori. Ovviamente non mancano gli inconvenienti e i malintesi, balli, abiti pomposi, pettegolezzi e anche molte scene divertenti.
Lei lo guardò in viso, quel viso così serio, così preoccupato, così vicino. Voleva toccarlo e gli posò una mano sul petto, vicino al cuore, quel cuore di cui lei desiderava possedere anche solo un pezzettino. Gli avrebbe promesso qualsiasi cosa.
Non avevo mai avuto il piacere di leggere i romanzi di Jill Barnett e solo ora capisco cosa mi sono persa in tutto questo tempo. Sebbene il romanzo sia decisamente lungo, una volta arrivata alla fine, mi è dispiaciuto salutare i personaggi e avrei letto volentieri altre loro avventure.
Lo stile dell’autrice mi è piaciuto molto, i particolari e le descrizioni sono accurate, così come i sentimenti e le emozioni.
Se siete amanti dello stile regency, non potete assolutamente farvi sfuggire questo romanzo.
Buona Lettura!!!

[Copia arc ricevuta dalla traduttrice]


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