IL MIO PUNTO DEBOLE (J. STONE)

il
6 agosto 2019

Salve Pieces!
Oggi vi parlo del primo volume della serie “The Blackwells of Crystal Lake” dell’autrice Juliana Stone, “Il mio punto debole”, edito Triskell Edizioni.

IL MIO PUNTO DEBOLE
JULIANA STONE
Data pubblicazione: 09.07.2019 Editore: Triskell Edizioni Titolo Originale: You make me weak Serie: The Blackwells of Chrystal Lake (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Alto, tenebroso e tatuato, l’agente dell’FBI Hudson Blackwell è ritornato a Crystal Lake per occuparsi del padre morente e poi andarsene. Non crede in molto, a parte i suoi fratelli, il suo Dio e il suo paese. Gli piace la vita semplice che conduce e odia le complicazioni. Perciò, imbattersi nella ragazza che si è lasciato sfuggire in passato è una complicazione di cui avrebbe potuto fare a meno. Eppure le fiamme del desiderio bruciano ancora roventi e non sarà così semplice rompere i legami una seconda volta. E tutto questo lo spinge a chiedersi… Può un uomo che vuole solo andarsene trovare una ragione per restare? Rebecca Draper spera che la seconda opportunità che ha avuto nella vita possa rimetterla in carreggiata. Con un matrimonio fallito alle spalle e un figlio piccolo da mantenere, questa ex reginetta di bellezza non ha tempo per Hudson Blackwell, eppure incontrarlo risveglia delle cose. Cose calde. Selvagge. L’uomo le ha già spezzato il cuore una volta a tal punto che farsi coinvolgere da lui sarebbe folle. Però risveglia un desiderio e un bisogno così intensi che non può negarli. E le fa porre la domanda… Può una donna che desidera l’amore avere abbastanza coraggio da dare una possibilità all’uomo che potrebbe distruggerla?
Questo è un romanzo che parla dei primi amori, quelli impossibile da dimenticare.
Parla del passato e come, nonostante sia “passato”, influenzi il presente e il futuro. Bisogna solamente decidere se farsi condizionare da esso, oppure se affrontare i propri demoni e darsi una seconda opportunità.
«Questa è la vita. Non ci sono garanzie. Devi combattere per quello che vuoi e poi combattere per non perderlo. La parte difficile è capire per cosa combattere.»
Devo dire che per la maggior parte della lettura sono stata coinvolta e mi è piaciuto, ho trovato la scrittura scorrevole e lineare anche se, purtroppo, ho trovato spesso dei refusi.
L’unica cosa che nella trama non mi ha convinta abbastanza, è stato il finale.
Mi è sembrato come se si cercasse di portare a termine il libro più velocemente, scelta che, secondo me, ha stravolto un po’ la caratterizzazione dei personaggi.
Rebecca è stata straziata e delusa dall’abbandono di Hudson.
Anche se con il tempo è riuscita a risollevarsi, porta comunque sulle spalle un matrimonio disastroso, che ha avuto come unico raggio di sole la nascita di Liam.
Di certo non si aspetta di riveder sbucare Hudson – dopo dodici anni - e di scoprire che i sentimenti che nutriva nei suoi confronti non si sono dissolti.
Poteva essere un fantasma del passato, ma era anche una questione rimasta in sospesa. Una di quelle che non si era mai chiusa. Hudson era importante. La storia che li legava era importante.
Hudson ha deciso di abbandonare Rebecca dopo che ha scoperto una verità sconcertante su suo padre.
È diventato un agente dell’FBI e la sua vita ormai è a Washington, ma dopo tanto tempo eccolo che si ritrova di nuovo per le strade di Crystal Lake, il luogo in cui non sarebbe mai voluto tornare.
Inevitabilmente la sua strada si incrocia con quella di Rebecca; questa volta riuscirà a lasciarla andare?
La trama non è male, anche se alcune cose sarebbe stato meglio approfondirle, come il passato di entrambi, ma al di là di questa opinione, ho apprezzato la concentrazione della narrazione sulla storia di Rebecca e Hudson nel presente.
Come vi dicevo prima il finale ha stravolto un po’ l’idea che mi ero fatta sui personaggi, su Rebecca soprattutto.
Sapeva che avrebbe dovuto rimanere il più lontano possibile da Hudson Blackwell, perché se l’avesse lasciato entrare di nuovo nella sua vita, non sarebbe finita bene per lei. Lo sapeva.
È una donna forte, che si è ripresa dopo l’abbandono di Hudson e ha avuto la forza e il coraggio di lasciarlo e riiniziare la sua vita assieme a suo figlio.
Con il ritorno di Hudson cerca in ogni modo di evitarlo e farsi coinvolgere nuovamente da lui, non può permettersi di soffrire per il bene anche di suo figlio.
Questo suo aspetto e il suo modo di respingerlo è importante, ma – capirete leggendo il romanzo – nella parte finale si perde un po’ troppo velocemente.
Disponeva di tutto ciò di cui aveva bisogno. Una nuova casa e una nuova vita. Era fuggita da un miserabile matrimonio e un bastardo di marito, e aveva creato qualcosa dal nulla. Non avrebbe dovuto sentirsi in quel modo.
Però lo fece. Perché nel profondo, sepolto dentro di lei, c’era uno spazio vuoto che doveva essere riempito. E aveva paura che sarebbe rimasto vuoto per il resto della sua vita.
Hudson, al contrario, non nasconde ciò che prova per Rebecca. Appena il suo sguardo si posa su di lei capisce che non riuscirà a staccarsi e a farne a meno.
Ha deciso di andarsene è a causa di una verità scottante sul padre; un segreto che sì è sconvolgente, ma non al punto da spingere ad abbandonare tutto e tutti.
Hudson Blackwell non credeva nel rimpianto.
Credeva nell’azione e nelle conseguenze. Lei gli aveva aperto la porta e lui l’aveva attraversata.
Lei aveva compiuto quell’azione e lui aveva reagito.
Per quanto riguardava la conseguenza? Quella ancora era sconosciuta. Era sepolta sotto il bisogno, il desiderio e la brama.
Nel complesso comunque è una storia che vale la pena leggere e ve la consiglio assolutamente.
Detto questo, ci vediamo nella prossima recensione Pieces!
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
Scrivi il primo commento!
Posta un commento