[REVIEW PARTY] LUI È PERFETTO PER ME (N. MADISON)

il
15 luglio 2019
Buon inizio settimana lettrici! Stamattina qui sul blog una nuova tappa del tour dedicato a “Lui è perfetto per me”, il secondo attesissimo libro della serie Something So della grande Natasha Madison, approdata in Italia esattamente due anni fa grazie a Quixote Edizioni che proprio nel luglio 2017 pubblicò il primo emozionante e sexy libro della serie che ha conquistato tante, tantissime lettrici.
L’avete letto “Quello giusto per me”? No? Male ragazze, dovete proprio rimediare.
Se invece la risposta al quesito è un bel sì, ecco allora vi ricorderete bene di Matthew Grant, il dolce e talentuoso figlio di Parker, la moglie del grande campione di hockey Cooper Stone.
Bene, proprio il giovane Matt è il protagonista di questa nuova storia.
Grazie al review party e alla casa editrice ho avuto modo e piacere di leggere il romanzo in anteprima. Cosa ne penso? Dopo la scheda ve lo dico.

LUI È PERFETTO PER ME
NATASHA MADISON
Data pubblicazione: 12.07.2019 Editore: Quixote Edizioni Titolo Originale: Something So Perfect Serie: Something So Series (#2) Finale: Autoconclusivo Genere: sport romance
Trama: Matthew. Sono stato preso nella mia prima squadra quando avevo diciassette anni, a diciotto ho giocato in prima linea, e mi hanno marchiato come il bad boy della NHL a diciannove. A ventitré sono stato buttato fuori dalla squadra e sono tornato a casa, a vivere con i miei genitori. Quando hanno bussato alla mia porta, mi hanno offerto un’occasione a cui non ho potuto rifiutare. Tutto quello che dovevo fare era dimostrare di aver imparato dai miei errori, quindi in nessun modo mi sarei dovuto innamorare di una ragazza dall’espressione imbronciata, anche se avrei voluto passare tutto il giorno a divorarle la bocca.
Karrie. Quando mio padre mi ha offerto il lavoro, non avevo idea che avrei dovuto badare a un giocatore della NHL. Voleva che fossi la sua accompagnatrice, la sua baby sitter strapagata. Pensavo che fosse uno scherzo, ma poi ho incontrato lui: Matthew Grant. Non mi aspettavo per niente che fosse un bad boy così speciale.Non è solo sexy, è anche arrogante, ma molto dolce, della serie “mi fai impazzire”. In sostanza, ora che ha finito di rovinare la sua vita, ha deciso di stravolgere la mia.
 Lei è la prima cosa che abbia mai voluto più dell'hockey. Lui è il ragazzo che dovrei tenere alla larga da me.
Ma cosa succede quando una cosa che è iniziata così male, si trasforma in qualcosa di così perfetto?
Avevamo conosciuto Matthew quand’era un ragazzino dolce, talentuoso e protettivo verso la mamma e la sorellina, quindi ammetto che vederlo in queste pagine così cresciuto e così macho, ha fatto un po’ effetto. Certo se come me avete letto anche “Come sedurre il capo”, Matt e Karrie li avrete già incontrati di sfuggita visto il crossover tra le due serie.
Tra i fatti narrati in “Quello giusto per me” e questi di “Lui è perfetto per me”, di acqua sotto i ponti per il ragazzo ne è passata. Matthew è diventato un campione dell’hockey professionistico e poco più che ventenne è entrato nella NHL, ma tanti sono stati i passi falsi e i guai che ha combinato negli anni, tra feste, festini e avventure di ogni genere.
Abbasso lo sguardo sulle nostre mani. È come se lo facessimo da sempre, ma la settimana scorsa neanche lo conoscevo.
Ma ora ha una nuova occasione di riscatto: una squadra di New York lo vuole (certo forse lo zampino di Cooper c’entra, ma comunque è un’offerta arrivata dopo anni di buio). È l’occasione per ripulire la sua immagine e per riconquistare la fiducia persa nel circuito professionistico e nei tifosi. Unica clausola imposta dalla squadra è che ad affiancarlo costantemente ci sia un’assistente che possa tenerlo sotto stretto controllo.
Quel qualcuno si chiama Karrie Cooney, la figlia del proprietario della squadra per cui il giovane Grant dovrà giocare.
Una convivenza forzata in casa e trasferta che alimenterà quel fuoco che ha iniziato a bruciare immediatamente, al primo sguardo, e che pare destinato a divampare al di là di ogni resistenza, regola e razionalità.
Il sorriso che in questo momento sta infiammando l’arena sta guardando direttamente me. Lui mi vede e fa l’occhiolino. La telecamera lo cattura e il pubblico pensa che sia per loro, ma in fondo so che è tutto per me.
Questa lettura è stata per me la terza esperienza con uno dei romanzi  di Natasha Madison. Un’autrice in grado di conquistare le lettrici con il suo stile fatto di ironia, sensualità e certezze. Una scrittura rapida e coinvolgente.
La Madison sa scrivere d’amore, sport e passione con una semplicità a tratti disarmante (in senso positivo eh!!!).
In queste pagine racconta la storia del bellissimo e sexy prodigio dell’hockey, del suo essere moderno ma con manie da uomo primitivo, come tutti gli uomini di cui la Madison scrive. Ha un carattere forte, deciso, ma il suo cuore si caratterizza di una profonda dolcezza e infinito rispetto e gratitudine per la sua famiglia e lo sport che pratica fin da che era bambino – tanto da essere definito come una sorta di enfant prodige. È un ragazzo in cerca di stabilità e normalità dopo anni di bagordi in giro per gli States.
Lui mi piace, più di quanto voglia ucciderlo. E questo potrebbe essere un problema.
Karrie è la protagonista. No, non solo per il ruolo che ricopre nella trama come figura femminile del quadro narrativo, ma proprio perché la sua caratterizzazione è tale da rubare quasi la scena a Matthew e all’hockey. Se lui è un maschio alpha, lei è la regina delle donne sexy e di carattere.
Sa tenere testa al ragazzo alla perfezione tanto da poter quasi dire che se lui comanda a letto, con la sua impronta primitiva, lei porta i pantaloni per il resto del tempo. Certo Matthew ci mette poco a gestire la sua personalità, ma lei è davvero una forza. Oltre che bella, l’autrice la racconta come una donna determinata, brillante e dolcissima, oltre che simpatica e a tratti bizzarra con i suoi molteplici discorsi fatti tra sé e sé ma a voce alta, incurante della presenza altrui.
Insomma due caratteri risoluti, scoppiettanti, che trasudano sensualità e affetto, e per questo sarà impossibile non amarli e sognare con e per loro.
Le loro scaramucce sono davvero divertenti, perché è chiaro che nessuno vuole farsi mettere i piedi in testa dall’altra e quei battibecchi portati avanti senza troppe convinzioni, sono solo il preludio di una passione esplosiva che solo la Madison poteva narrare così bene.
Adorare la coppia Grant-Cooney è un processo naturale e inarrestabile. Li amerete, ne sono sicura.
Non corri dietro a una pietra finta quando hai un diamante davanti a te.
Natasha Madison p una di quelle penne che sa esaltare la scrittura in ogni sua incredibile sfaccettatura.
Sa scrivere di sesso e amore al contempo, dando la giusta dose di eroticità, romanticismo. Le scene intime sono spinte e alcune più di altre hanno il potere di suscitare sensazioni potenti, esplosive, ma non scadono mai in atti di volgarità estrema e fuori luogo, nonostante la terminologia poco incline all’eleganza. E ci sta! Ci sta tutto, perché la sua è una penna molto attuale e concentrata sulla contemporaneità. Il suo stile parla molto ai giovani, con il loro linguaggio e senza perdersi in preamboli e virtuosismi.
L’amore è un dono e, una volta dato, bisogna averne cura.
La Madison è poi una delle poche autrici che parla di sport portando chi legge in quel mondo, con semplicità e sincero entusiasmo e passione. Non a caso i suoi, a mio parere, sono tra i migliori sport romance pubblicati.
Come gli altri, anche “Lui è perfetto per me” ha una struttura lineare e ben riconoscibile anche senza leggere il nome di chi lo ha scritto e nonostante questa impronta molto regolare e definita, gli eventi sanno sorprendere positivamente chi legge.
La lettura a due punti di vista aumenta il coinvolgimento e l’osservazione delle scene dalla prima fila; inoltre è bellissima la presenza costante dei famigliari di Matthew. Cooper e Parker, due genitori presenti e attenti. Due figure che tutti bene o male vorrebbero al proprio fianco, anche se distanti.
Non amo particolarmente il fatto che all’inizio di ogni nuovo capitolo venga ripresa e in parte ripetuta la scena finale del precedente e questo onestamente mi ha un po’ disturbato, come un po’ di fastidio lo hanno creato alcuni dialoghi. Scambio di battute tramite messaggi che solo per intuito permettono l’identificazione del rispettivo mittente, poiché sono riportati tutti come un passaggio unico.
Niente di insormontabile, ma per me è un fattore importante e che seppur poco, ha penalizzato la valutazione.
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]


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