[COVER REVEAL] IERI COME OGGI (LUCY KT)

il
6 giugno 2019

IERI COME OGGI
LUCY KT

Data di pubblicazione: anteprima FRI 29.06.2019
Data di pubblicazione: versione ebook 29.07.2019
Editore: Self publishing
Serie: Gli Istanti d'Amore (#1)
Finale: Autoconclusivo
Genere: Contemporary romance
Pagine: 295
Cover: progetto grafico di LUCY CBD 
Sinossi: Steven e Christine sono due anime spezzate. C'è stato un tempo in cui si sono amati, prima che la vita diventasse crudele con loro, lasciando cicatrici profonde e un immenso dolore come unica emozione a cui aggrapparsi. C'è stato un tempo in cui l'amore per il ballo li ha fatti incontrare. Adesso che nei loro cuori sono annidati rabbia e odio ogni cosa sembra essere perduta per sempre. Adesso che le loro strade si sono nuovamente incrociate, il destino non ha ancora finito di giocare con loro. L'amore combatte, l'amore resiste, ma se non bastasse cosa accadrebbe?

“Lentamente mi volto. Due anni di silenzi. Ogni certezza, ogni bugia che mi sono costruita e raccontata con fatica crolla come se fosse fatta di sabbia. Lui è qui di fronte a me. Il suo aspetto non è cambiato. Stringo con forza le cinghie del borsone che saldamente sono posate sulla spalla. Non emetto una sola sillaba, ma non riesco a frenare la valanga di pensieri che mi travolgono. Si può odiare qualcuno che hai amato alla follia?”



“Ieri come Oggi" è il nuovo romanzo dell'autrice emergente Lucy KT. Un nuovo progetto, una duologia a cui l'autrice ha iniziato a lavorare da quasi un anno. Due romanzi autoconclusi, che ci parlano degli istanti, quelli perfetti che vorremmo durassero per sempre. Una duologia che ci parla di seconde occasioni, ma anche di dolore, di riscatto alla vita. I temi affrontati sono delicati, ma la sua penna è pronta a regalarci coraggio e speranza.

Il primo volume viene presentato in anteprima ufficiale al Festival del romance italiano che si terrà il 29 giugno a Milano.


ESTRATTI DA IERI COME OGGI

Mi avvicino, un passo alla volta. Forse sto sognando. Allora non svegliatemi. «Tu non puoi dirmi certe cose, rendermi l’uomo più felice del mondo e sperare che non venga lì e ti baci.» Catturo il suo volto con le mani. Chino la testa poggiando la mia fronte sulla sua. Respiri che si mescolano. Mani che si cercano. «Solo che questa volta non sono sicuro che sarò in grado di fermarmi» mormoro sulla sua bocca.
«Non voglio che tu lo faccia.»

*  *  *  *  *

«Posso dormire sul quel divanetto, Chris»
«Non è necessario. C’è spazio per entrambi qui» dico posando la spazzola sul comodino. Scosto le coperte e lo invito a entrare. Siamo entrambi distesi in silenzio. Ascoltiamo i nostri respiri farsi eco tra le pareti.
«Sei pentita di essere rimasta?» chiede voltandosi verso di me.
Cambio posizione anche io mettendomi su di un fianco, con entrambe le braccia sotto il cuscino. Ci guardiamo.
«No, per niente. Mi dispiace che tu abbia rinunciato al Natale con la tua famiglia.»
«Chris, sono esattamente dove vorrei essere.»
Sorrido. «Parlami di loro.»
«I miei si sono trasferiti a Providence l’anno scorso dopo il pensionamento della mamma dalla scuola pubblica. Sono più vicini a Hannah le danno una mano con i bambini. Sai, ha ripreso il suo lavoro come assistente alla Brown, lei e Phil lavorano insieme adesso. Non nella stessa aula, non sarebbe etico, dopotutto il campus è immenso. Inoltre il rettore pare non abbia acconsentito a rinunciare a due risorse importanti.»
«Hannah e il suo amore per il professor Angus…»
«Già… Sono contento che abbia i miei genitori accanto. Providence è una bellissima città, inoltre non dovrò più costantemente preoccuparmi per la loro incolumità a Dorchester.»
«Tu sei rimasto a Boston.»
«Non sarei mai andato via, non senza di te.»
«Steven…»
«Chris, posso amarti anche così, restando a un passo da te.»
Le sue parole sono un tuffo al cuore. «Mi terresti tra le braccia, Steven, anche se fosse solo per una notte?»
«Allora vorrei che la notte durasse per sempre.»
Mi avvicino poggiando la testa sul suo petto. Le sue braccia mi cingono tenendomi stretta a lui. Il battito del suo cuore è la più dolce delle ninne nanne. Restiamo così. A dirci tante cose non dette, ma che sentiamo.

Scrivi il primo commento!
Posta un commento