MAKE A DIFFERENCE (T. WEAR)

il
22 aprile 2021

 
Care lettrici, oggi sul blog diamo spazio a “Make a difference” di Trisha Wear.
Un romanzo che si è rivelato una sorpresa assolutamente ben gradita e che fa da apripista alla serie new adult "One more" e che segna l’esordio self della giovane autrice.
Una storia, quella narrata tra queste pagine che ha tutte le caratteristiche per tenere il lettore incollato alle pagine e la voglia di continuare a leggere dei suoi protagonisti arriva alle stelle.
Ma andiamo per gradi.


MAKE A DIFFERENCE - ANCORA UN BACIO
TRISHA WEAR
Data pubblicazione: 21.03.2021 Editore: Self Publishing Serie: One More series (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: new adult
Trama: Kimberly Thompson ha un solo obiettivo nella vita: diventare una brava giornalista. Con l’inizio dell’ultimo anno scolastico e la promozione a caporedattrice del Make a Difference il traguardo sembra sempre più vicino finché, a causa di un articolo in cui denuncia una falla nel sistema di distribuzione dei fondi della scuola, si ritrova a vivere uno dei suoi peggiori incubi. Costretta dal preside a rivedere le sue opinioni, Kimberly viene catapultata in un mondo dal quale si è sempre tenuta alla larga: l’hockey. Ad aspettarla alle porte del suo inferno personale trova Dexter Evans, il leader dell’Arlington, disposto a tutto pur di impedirle di intralciare la scalata della sua squadra nella classifica della Middlesex League. L’Arlington e il suo capitano non hanno la minima intenzione di perdonarle l’affronto subito, ma Kimberly non ci pensa nemmeno a chiedere scusa per essersi scagliata contro i privilegi di cui godono i giocatori di hockey nel loro liceo. Dexter è un maremoto indomito, uno tsunami impetuoso da cui Kimberly cerca di mettersi in salvo ancorandosi alla sua determinazione. Kimberly è un uragano di pedanteria, un vortice di parole al vetriolo da cui Dexter si fa scudo con la sua arroganza. Ma tra scontri aperti e confessioni rubate scopriranno che sotto strati e strati di presunzione esiste una ragione diversa, molto più spietata. Quella del cuore.
 
Il titolo del libro fa riferimento alla redazione del giornale scolastico dove Kimberly Thompson è caporedattrice.
Uno dei tanti traguardi raggiunti che vanno a sommarsi alla piramide di successi intrapresa dalla ragazza.
Niente e nessuno al mondo potrà ostacolarla nella sua scalata, ma l’imprevisto capita e lei non aveva messo in conto la squadra di hockey.
Ebbene sì, perché dopo aver scritto un articolo abbastanza infuocato, Kimberly vede sfumare tutti i suoi sacrifici: il preside intende metterle i bastoni tra le ruote ma soprattutto il suo problema potrebbe assumere esattamente le sembianze di una persona in carne ed ossa che risponde al nome di Dexter Evans… la sua nemesi.
Non mi piaceva il modo in cui il mio corpo reagiva alla sua presenza: al suo fianco diventavo la persona che cercavo di nascondere da una vita.

Tra i due all’inizio si instaura un rapporto di guerra e battibecchi senza esclusione di colpi, ma è proprio questo che fa emergere tutte le loro similitudini.
Infatti, Kimberly e Dexter condividono aspetti del loro carattere e si assomigliano più di quanto vorrebbero.
Ed è vero, gli opposti si attraggono ma è altrettanto vero che chi si somiglia si piglia, no?
Dexter fingeva che non esistessi e io facevo lo stesso, eppure la sua presenza la avvertivo ovunque, come rovi che si incatenavano sulla pelle.

Ma scendere a patti con questi nuovi sentimenti non è sempre facile, soprattutto per Kimberly che nutre tanta paura in ciò che non può controllare e non vuole ripetere gli stessi errori della madre ritrovandosi con il cuore spezzato.
Non se lo può permettere.
Noi eravamo come la volta celeste che andava incontro all’oceano. Due realtà che si sfioravano ma non si toccavano mai.

L’esordio di Trisha Wear si è rivelato sicuramente promettente e infuocato.
Due protagonisti che di certo non le mandano a dire, con due caratteri forti ma che al tempo stesso nascondono tanto sotto la superficie.
Un po’ è stato come viaggiare sulle montagne russe perché Kimberly e Dexter sanno come tenere il lettore incollato alle pagine.
Devo dire che mi hanno anche emozionata parecchio, soprattutto quel lato dolce che Dexter ha provato a nascondere. Kimberly invece mi ha fatta penare diverse volte e non nego che, se l’avessi avuta davanti, l’avrei presa per le spalle e scossa più volte per aprirle gli occhi.
Le emozioni non puoi vederle, devi fare attenzione ad ascoltarle, perché sussurrano nel silenzio come spifferi di parole masticate contro finestre chiuse da tempo. Devi acciuffarle prima che si disperdano come scintille di fuoco, stando attento a non bruciarti.

La scrittura è ben articolata e scorrevole, e ne avrei voluto sempre di più.
Adesso non vedo l’ora di poter leggere di più sugli altri personaggi che già da quello che abbiamo visto, sicuramente ne vedremo delle belle!
Per il momento è tutto, alla prossima Pieces.
  [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]
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