IL RIFUGIO (N. ROBERTS)

il
17 marzo 2021

Ciao amiche del blog, ho letto con immenso piacere l’ultimo romanzo pubblicato in Italia di Nora Roberts, regina mondiale del rosa crime, autentico capolavoro come del resto ogni altra sua opera. L’autrice ha la capacità di tenere il lettore ancorato alle pagine, svelando una realtà molto diversa da quella prospettata nel prologo.
Ve ne parlo dopo la scheda.


IL RIFUGIO
NORA ROBERTS
Data pubblicazione: 24.09.20 Editore: Leggereditore Titolo Originale: Shelter in Place Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: romantic suspense
Trama: Quando gli spari risuonarono nel cen¬tro commerciale, Simone Knox sapeva che cosa fare. Mettersi al riparo. Questo è quello che ti insegnano nel caso di una sparatoria di massa. Quindi, in quella terribile e calda giornata dell’estate 2005, Simone fu fortunata. Era sfuggita alla morte. Ma non sarebbe mai più stata più la stessa. Più di dieci anni dopo, Simone ancora lot¬ta con il dolore, il trauma, e il malriposto senso di colpa che prova un sopravvissu¬to. Passa la maggior parte del suo tempo da sola a Tranquility Island – una picco¬la comunità di artisti al largo della costa del Maine. Sta modellando sé stessa con impegno, come realizza le sue sculture, straordinarie e molto apprezzate. Mentre si prende cura di sé decide di confidarsi con Reed Quartermaine, anche lui so¬pravvissuto alla sparatoria e ora diventato un detective. Ma qualcuno sta osservando tutti i so¬pravvissuti del massacro del Down East Mall. Ha passato anni a perfezionare un piano per finire quello che avevano inizia¬to quel giorno. E ora che Reed e Simone si sono ritrovati, sono molto più in peri¬colo di quanto possano immaginare, mi¬nacciati da un killer che non vorrà e non potrà fermarsi.
“Il rifugio” è una storia molto lunga come arco temporale, ben tredici anni. Inizia nel 2005 in un centro commerciale del Maine, quando tre liceali problematici iniziano a fare fuoco sugli spettatori del cinema, sugli avventori del ristorante, sulle persone che frequentano i negozi.
Ascoltava il dolce lambire dell’acqua, il richiamo degli uccelli, una radio. Si rese conto che il mondo sembrava più reale mentre era lì seduto, a parlare con lei.

Molte persone perdono la vita, altri sopravvivono ma saranno oggetto delle attenzioni di qualcuno che si muove nell’ombra. La storia si snoda su alcune figure che hanno vissuto quell’inferno. Simone, è una giovane ragazza presente nel cinema con le amiche ed è la prima che chiamerà i soccorsi. Reed, oggi brillante poliziotto, al tempo era un giovane lavoratore in un ristorante, bisognoso di racimolare qualche soldo prima di tornare al college. Essie fu invece la prima poliziotta che  arriva sulla scena del crimine. E molti altri sono i personaggi minori: la famiglia di Simone, la nonna CiCi (una donna decisamente alternativa), Mi (l’amica sopravvissuta)… Insomma un romanzo che vede il proseguo della vita consapevoli che la ferita rimane aperta. Nel corso degli anni, come ho detto, qualcuno trama nell’ombra, continua a uccidere i sopravvissuti utilizzando uno schema preciso. Essie e Reed sono sulle tracce di una psicopatica, legata alla strage e la figura di Simone e di sua nonna sono determinanti per la soluzione del caso.
Nella brezza frizzantina di novembre, lui rimirava l’acqua, la gente, ripensando a quella torrida giornata estiva. Il funerale di Angie, una ragazza che non avrebbe mai avuto la possibilità di cambiare direzione. Forse questo era parte del tutto, parte del suo tutto ad ogni modo.

È un giallo che si tinge di rosa, in un connubio perfetto tra omicidi ben pianificati, commessi in quasi ogni stato degli USA e una storia d’amore che nasce e cresce tra due persone capaci di trovarsi e leggersi nell’anima.
Non aveva voglia di andare, pensò lei, e non poteva dire di essersi divertita. Ma poteva dirsi felice di essere andata. Per quanto strano e terribile, erano riuscite a sistemare le cose, e questo le faceva sentire più forti ora.

Ho già recensito per il blog qualche libro di questa autrice, ma nonostante siano scritti dalla stessa penna, ognuno di loro è peculiare al punto che sembra opera di persone diverse. La Roberts è un’autrice di un certo calibro, le sue opere incantano, lasciano con la sensazione di “vivere e soffrire” con i protagonisti, è una lettura di qualche ora che ci isola dalla realtà permettendoci di sognare mondi lontani.
Assolutamente consigliato a chi ha bisogno di adrenalina e sogni.
Poi si guardò intorno e sospirò. Prese uno dei suoi schizzi che aveva attaccato ad una bacheca, si sedette e iniziò a perfezionare una figura nuda colta in posizione accovacciata, i lunghi capelli fluenti.


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