PER TE SOLO IO (T. COLE)

il
9 febbraio 2021

Bentrovati lettori! Amate i libri che hanno come protagonisti i membri di club motociclistici, di quelli tosti, quelli che se ne infischiano della legge e gestiscono traffici di ogni tipo? Se la risposta è sì non potrete non amare questa storia.
“Per te solo io” è il volume di apertura di una serie che prevede otto volumi totali. Ci sarà da annoiarsi? Beh, se sono tutti come questo, la noia non è contemplata.


PER TE SOLO IO
TILLIE COLE
Data pubblicazione: 27.08.2020 Editore: Always Publishing Titolo Originale: It Ain't Me, Babe Serie: Hades Hangmen (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: dark romance
Trama: Molti anni fa, due bambini provenienti da due mondi agli antipodi si incontrarono per caso e forgiarono un legame immediato e indistruttibile, che avrebbe cambiato per sempre il corso delle loro vite... L’unico mondo che Salomè abbia mai conosciuto è quello compreso tra i confini recintati della comune che lei chiama casa. Costretta a vivere secondo le rigide regole del Profeta David, a capo del loro culto, e a seguire i suoi dettami religiosi, Salomè è intrappolata in un circolo di soprusi senza alcuna speranza per il futuro. La vita che la giovane è abituata a sopportare prende una svolta inaspettata quando un tragico evento sconvolgente le apre una via di fuga dal recinto della comune. River “Styx” Nash ha un’unica certezza: è nato per indossare la toppa degli Hades Hangmen sulla sua giacca di pelle. Cresciuto nel mondo turbolento dei biker fuorilegge, tra sesso, alcol e Harley, Styx si ritrova inaspettatamente a caricarsi il fardello della carica di presidente del club e a doversi guadagnare il rispetto dei suoi fratelli, così come dei suoi nemici. Sono i suoi pugni potenti, i silenzi sinistri e l’abilità con la lama che gli fanno ottenere la reputazione di uomo spietato, che è meglio non trovarsi a incrociare nel losco universo delle bande di motociclisti. In fin di vita, Salomè viene soccorsa per ritrovarsi catapultata in una realtà a lei del tutto sconosciuta, dominata da peccato e incertezza... ed è proprio tra le braccia di Styx e del suo club di bikers che finisce. Pur se il motociclista è restio ad avvicinarsi a chiunque, dopo quel salvataggio il ricordo di un incontro mai dimenticato torna prepotente nella sua mente. Tanti anni prima, tra lui e quella ragazza dagli occhi di lupo era nato un legame, una connessione che è ancora viva e nessuno riuscirà a spezzare, per quanto insidiosi i pericoli e i nemici potranno rivelarsi.
Salomé e Styx non potrebbero essere più diversi. Lui è il Prez di un club di motociclisti e porta sulle spalle tutto il peso di un ruolo che gli era predestinato. Lei ha vissuto segregata in una comune che di buono ha davvero poco, ma è quella l’unica vita che conosce, fino a quando non trova il coraggio di scappare.
Indietreggiai per lo shock, gli occhi sbarrati. Prima di allora non ero mai riuscito a comunicare con un perfetto sconosciuto. Le mie mani fremevano di eccitazione. Ero riuscito a parlare con quella ragazzina! Ero riuscito a parlare, questo faceva di lei la numero tre.
La narrazione riprende con un salto temporale di quindici anni, ma non temete, l’autrice ha pensato proprio a tutto, ogni cosa vi sarà svelata a tempo debito.
Poi sentii i cani avvicinarsi; avvertii la furia malvagia e rabbiosa nei latrati e nei ringhi dei cani da guardi dell’Ordine. Scavai in modo ancora più convulso. […] Sarei stata catturata e punita, proprio come lei. Torturata per la mia disobbedienza. Proprio. Come. Lei.
Ora, chi sia questa lei e come si svolgeranno i fatti non sta a me dirvelo.
È mio dovere consigliarvi però di preparare camomille e antiacido, di lasciarvi andare alle pagine e agli eventi che sono sicura vi trascineranno a saperne sempre di più e sempre più voracemente.
I ventisei capitoli (più prologo, epilogo, glossario e note dell’autrice) scorrono come l’olio e non per la leggerezza dei temi trattati, ma per lo stile fluido e diretto della Cole. Io non avevo letto ancora nessuno dei suoi lavori, ma avevo sbirciato le trame di “Dammi mille baci” e “Sulle note di noi due” e pur non avendo le stesse sfumature dark di questa serie, non mancherò di rimettermi in pari perché la sua capacità narrativa mi ha conquistata.
Ho apprezzato che l’autrice non si sia mai nascosta dietro un dito, che abbia raccontato le cose per quello che sono e che il temibile Styx non si sia trasformato un in un cucciolo docile e malleabile. Così come ho apprezzato la cura nella volontà dell’autrice di distingue Salomé da Mae (la stessa persona eppure diversa).
I miei occhi non bastavano ad assorbire tutto ciò che mi si parava dinanzi. Trovavo affascinante come la gente si fermasse a guardarci passare, qualcuno pieno di meraviglia, altri con palese paura, spesso nascondendo i bambini dietro la schiena.
I personaggi risultano coerenti e concreti, la costruzione della storia è impeccabile, i colpi di scena, da lasciare a bocca aperta e i personaggi secondari sono stati posizioni in maniera impeccabile non solo per lo svolgimento di questa storia, ma proprio in previsione degli altri volumi che comporranno la serie.
La scelta del punto di vista alternato è funzionale alla trasmissione delle emozioni e degli schemi mentali dei personaggi: si può condividere o meno uno stile di vita e un modo di pensare, ma proprio quando lo si sente addosso, quando si riesce a viverlo attraverso gli occhi dei protagonisti di una storia, allora si può affermare che l’autrice abbia fatto centro.
Mi arresi. Era tutto ciò che mi era stato insegnato come sbagliato, ma non potei impedirmi di godere di quel tocco. Le sue braccia forti mi racchiudevano, mi riscaldavano, mi confortavano, mi facevano sentire al sicuro.
Nonostante l’intersecarsi di situazioni presenti e passate e la necessità di prestare attenzione durante la lettura per dare a ogni cosa il giusto peso e contestualizzare le azioni di ogni attore, la narrazione non risulta mai confusa se non quando è precisa intenzione della Cole depistare chi legge.
Unica pecca: i due buchi temporali di un mese ciascuno, che non saprei bene come giustificare – ma che non cambiano la qualità del testo – e che forse sono stati messi per dare l’idea di “stabilità” delle situazioni raccontate evitando inutili ripetizioni.
Non esiste altro posto sulla Terra in cui vorrei stare che non sia qui con te. Tu non mi ingabbi, Styx, tu mi fai librare in volo.
Ve lo straconsiglio, sono sicura che non ve ne pentirete!



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