NEL BUIO TI VEDO (L. ESSE)

il
6 febbraio 2021

Bentrovati lettori! Qualche tempo fa lessi un post su Facebook nel quale si cercavano blogger disposte a recensire un libro che trattava un tema piuttosto ostico. Veniva definito “soft Bdsm”.
Se seguite il blog saprete di per certo che non mi dispiace leggere storie che abbiano questa connotazione, quindi secondo voi che ho fatto? Ovviamente l’ho letto, anche grazie all’autrice che mi ha omaggiato di una copia arc.
Non conoscevo Lara Esse, sbirciando sul web ho visto che questa non è la sua prima pubblicazione e la trama mi ha intrigata a sufficienza per addentrami nella lettura. Il mio parere? Continuate a leggere e lo scoprirete.

NEL BUIO TI VEDO
LARA ESSE
Data pubblicazione: 12.12.20 Editore: Self Publishing Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: erotic romance
Trama: Il buio, il niente, l’oscuro. La paura che in assenza del nostro principale senso, tutto cambi, tutto muti, prendendosi gioco di noi. Nel buio ci sono le stesse cose della luce eppure se non vediamo ci sentiamo persi, spaesati, impauriti, soli, e la prima cosa che cerchiamo è un appiglio, una certezza, qualcosa di familiare, magari qualcuno. Siamo abituati a isolare tutti gli altri sensi e poco ci importa. Mettere la musica a tutto volume nelle orecchie; un forte raffreddore che ci nasconde i profumi; mangiare qualcosa di così piccante da impedirci di gustare qualcos’altro. Persino non toccare non è un così grande sacrificio. Ma non vedere? Se qualcuno dovesse scegliere di privarsi di un senso, sceglierebbe mai la vista? Eppure non avrei mai pensato che proprio così avrei trovato me stessa, ma soprattutto che nel buio, avrei visto Lui.
Il libro si apre con una precisazione fatta dalla stessa Alice – la protagonista del romanzo: “Una storia che non parla di una dolce ragazza innocente che viene plagiata e portata in un mondo di perversioni da un uomo deviato. Mi dispiace, non è così che funziona. Io tutto questo ce l’ho dentro già da un po’. Sono una donna consapevole del proprio corpo, dei propri desideri, di ciò che cerca e che vuole ottenere.ˮ
Tutto inizia quando a casa di Alice viene recapitata una lettera con delle indicazioni ben precise da rispettare e il cui mittente è sconosciuto. Sarà per questo che Alice si ritroverà bendata ad attendere su una sedia per quarantacinque minuti l'incontro con colui che soprannominerà “Mr Dark” e che senza troppi preamboli diventerà il suo Padrone.
«La verità è che non so chi sono, non so cosa faccio, arranco giorno dopo giorno nelle mie giornate senza un vero e proprio scopo. Probabilmente è per questo che sono qui. Per seguire l’unica cosa che mi ha attratto la mente dopo mesi di apatia vitale.»

«Non mi vedrai, né mi cercherai, né farai ricerche su di me in alcun modo. Non parlerai di me con nessuno né di ciò che succederà in questa stanza. Se tu verrai meno a una di queste regole fondamentali, non ci non ci vedremo più.»

Ora, calcolate che il “non ci vedremo più” è inteso come non susseguirsi di incontri, perché l’altra regola – quella che dà origine al titolo del romanzo – è che mai Alice dovrà vedere il suo Padrone in faccia.
Forse l’unica cosa che so è il perché. Perché ho un disperato bisogno di sentirmi, di capirmi, di essere qualcosa per qualcuno.
Insomma, il libro parte a bomba, sembra promettere eventi devastanti per la mente e per l’anima della protagonista…
«Perché si susseguiranno così tante emozioni da bastare alla tua testa per tutto il periodo di distacco, e poi ancora, e ancora. Non avrai tempo per pensare se la tua mente sarà in balia della mia.»

A riprova di questo che vi sto dicendo, tutte le citazioni lette fino a questo momento sono tratte dai primi due capitoli del libro, e si riducono drasticamente nel corso della lettura. Sì perché, dopo un’introduzione che incuriosisce e invoglia a continuare, il seguito scatena nella mente del lettore tutta una serie di dubbi che non troveranno soluzione, lasciando l’amaro in bocca.
La curiosità di Alice sfocia in incoscienza da subito, dichiara di essere pervasa da emozioni “viscerali” subito dopo l’incontro con l’uomo misterioso e ci sta, ma quello che non va è che una ragazza consapevole dei dogmi del Bdsm e cosciente delle sue aspirazioni e desideri, si abbandoni nelle mani di qualcuno con una velocità inverosimile. Voglio dire, chi lascerebbe il proprio corpo, e non solo, nelle mani di qualcuno di cui ha ascoltato solo la voce? Dopo che questi ha dimostrato di conoscere il suo indirizzo di casa, che ha il suo numero di cellulare e che pare sapere molto di lei? Senza considerare che Alice più volte dice al Padrone di non avere limiti. Mettiamoci anche che Alice dice di essersi documentata molto sui rapporti D/s, dov’è dunque la consensualità e la trasparenza nel definire i limiti delle pratiche? Arriverà molto dopo, ve lo assicuro.
Io ancora sto cercando di capire su quali basi Alice abbia fatto questa considerazione che arriva subito dopo il primo incontro con Mr Dark: “Affidarsi, lasciarsi andare nelle mani di qualcuno, di un’altra persona che non sei tu, avere fiducia che questa non si spinga oltre, che non ti faccia del male, che non superi quel limite sottile dei tuoi desideri.ˮ
Il pov è affidato quasi interamente a lei, fatta eccezione di qualche incursione di “Mr Dark” indicata come “extra” e alle citazioni riportate in corsivo all’inizio di ogni capitolo che capirete poi appartenere proprio al protagonista maschile.
Cinquantadue capitoli non sono pochi, per cui l’autrice avrebbe avuto a disposizione tutto il tempo di approfondire la psicologia dei personaggi in modo più accurato e non sommariamente come invece secondo me ha fatto. Mancano dei passaggi che aiutino il lettore a comprendere davvero le dinamiche che portano i personaggi a comportarsi come fanno… mancando questo approfondimento il libro sembra campato per aria, sembra che i personaggi siano mere pedine per narrare i fatti, non sono riuscita a percepirli come reali nella mia mente.
Quando poi ho scoperto chi si celava dietro l’uomo misterioso, mi sono davvero cadute le braccia. Anche il “punto di rottura” resta ancora inspiegabile nella mia mente. Il “perché l’autrice ha fatto questa scelta?” ancora oggi mi rimbomba nella testa, tanto l’ho trovata insensata e mal gestita.
Quello che spicca è la mancanza di attenzione: all’editing, alla correzione del testo, alla costruzione dei personaggi, agli snodi narrativi.
Per questo sono andata a cercare informazioni su Lara Esse: per capire se fosse una scrittrice esordiente, se quegli errori grossolani fossero frutto dell’inesperienza. Posto che l’inesperienza non sarebbe stata indice di giustificazione totale, quantomeno sarebbe stata una spiegazione al notevole numero di errori nella costruzione della storia. Invece l’autrice ha scritto altri libri, anche a quattro mani, che personalmente non leggerò.
Riguardo alla definizione di “soft Bdsm” che dirvi? Il soft è azzeccato perché gli ordini e le sessioni sono adatte e coerenti con una sottomessa alle prime armi che ancora (contrariamente a quanto dichiarato all’inizio) non sa che cosa sia realmente quel mondo e a che livelli potrebbe arrivare. Riguardo alla coerenza con la scelta del tema Bdsm diciamo che l’autrice ha fatto largo uso della licenza poetica e che arriva a delinearne davvero i cardini solo alla fine del libro.
Ormai dovrebbe saperlo il modo, sono le persone più insospettabili ad avere il caos dentro e io dentro ho un intero big bang, la mia temperatura deve essere alta e la tensione non riesce a trovare pace. Tutto accade veloce dentro di me, il mio corpo smania, la mia testa non riesce a trovare logica, mentre fuori tutto tace.
Resta sempre sacrosanto che tutto quello che ho scritto in questa recensione è espressione del mio personalissimo parere e che non è mia intenzione danneggiare in alcun modo l’autrice, sto solo esprimendo i miei pensieri su un libro che è stato immesso sul mercato e che quindi è rimesso al giudizio dei lettori.
Non vi consiglio la lettura, ma vi esorto comunque a farvi sempre una vostra idea, quindi se il tema vi attrae, leggetelo pure e fatevi la vostra idea. La mia onesta opinione è quella espressa.
  [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]
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