UN NUOVO SORRISO (G. GRIMALDI)

il
18 gennaio 2021

Bentrovati lettori! Finalmente riesco a rimettermi al computer per parlarvi delle mie letture; ero davvero rimasta indietro nell’aggiornarvi, ma rieccoci qui.
Inizierò col parlarvi di una proposta arrivata al blog direttamente dall’autrice – che ringrazio per la copia arc – e che mi ha incuriosita soprattutto perché la Grimaldi si era preoccupata di avvisare che aveva trattato un argomento non semplice.
Sapete come sono quando mi si mette una pulce nell’orecchio, no? Non potevo resistere.
 

UN NUOVO SORRISO
GIADA GRIMALDI
Data pubblicazione: 29.10.2020 Editore: Self Publishing Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Il ritorno improvviso e inaspettato di Danika Reese a Chicago investe come un uragano la vita del cardiochirurgo Jason Parker. Proprio lui che si era creato una routine ben definita, programmata nei minimi dettagli, zero sentimenti, niente complicazioni, si perde ancora una volta in quegli occhi dorati che gli avevano rubato il cuore quando ancora era un giovane ragazzo che non avrebbe mai toccato la sorella del suo migliore amico. Adesso davanti a lui, però, c'è una donna con un sorriso smagliante e tanto dolore negli occhi che non gli ricorda affatto la ragazzina ribelle di un tempo. Danika è stata via per dieci lunghi anni, gli avevano detto che era partita per Londra perché annoiata dalla solita vita, molto da lei, eppure ora gli sembrano solo bugie che celano qualcosa di più grande. La ragazza senza dubbio ha un tormento molto più profondo di quello che può sembrare, e anche se il buon senso gli suggerisce di non impicciarsi, il suo cuore, il destino, gli amici e la stessa Chicago sembrano avere altri piani per Jason. Danika invece si è ormai convinta di dover rinunciare all'amore. In fin dei conti in una sola notte di dieci anni prima le è stata concessa una seconda possibilità, non è morta. Sono stati fatti a brandelli la sua anima e il suo corpo, ma non è morta. E se rinunciare all'amore di un uomo è il prezzo da pagare per vivere al meglio la sua vita, onorandola ogni giorno come un dono prezioso, lei è pronta a farlo. Peccato che ritornare a Chicago, tra i suoi affetti vuol dire anche incontrare Jason Parker. Una variabile che non aveva calcolato e che le scombussola tutti i piani perché lui è il suo amore eterno, quello che risveglia e rimescola tutti i suoi sentimenti e inoltre sembra proprio voler conoscere ogni suo segreto e non solo, vuole lei e tutto ciò che ha da offrire nel bene e nel male. Danika riuscirà a fidarsi? In fin dei conti la sua vita ha raggiunto un equilibrio tale da renderla felice, diversamente felice, ma lo è davvero. Perché rischiare?
Questa “peculiarità” che l’autrice ha utilizzato nella sua narrazione avrà fatto centro? Non vi resta che continuare a leggere dopo la trama per scoprirlo.
Dalla trama non emerge nulla di particolarmente “scomodo” se non qualche indizio per cui la protagonista abbia cercato di insabbiare qualcosa, ma le intenzioni dell’autrice sono chiare sin da subito.
Come potete capire, non potevo lasciare tutto solo al mio cuore, avevo bisogno di raccontare come dal buio più profondo può nascere un arcobaleno luminoso. Avevo bisogno di gridare che ogni essere umano su questa terra ha il diritto di amare ed essere amato.
Danika è una giovane donna che si è allontanata dalla sua città diverso tempo prima e dove fa ritorno con uno scopo ben preciso e dopo aver cercato a lungo di accettare una condizione che peserebbe a chiunque.
Non sarò mai capace di fare l’amore con un uomo, non potrò mai essere una donna completa con una relazione normale. Ci ho provato ed è stato un disastro. Ma voglio amarla questa vita. È l’unica che ho e me la voglio tenere cara e viverla con il sorriso.
Jason è un cardiochirurgo di successo, che sta per inaugurare un progetto ambizioso: è prossimo alle nozze con una donna appartenente a una delle famiglie più importanti di Chicago. Crede di essere felice, di avere tutto, per questo continua a ripetersi che Danika è solo una buona amica, la sorella del suo migliore amico, quella che ha visto crescere, niente di più. Eppure…
Voglio esserti accanto passo dopo passo ma non più come amico. Natalie ha ragione, devi concederti di amare ed essere amata. Da me Danika. Amata da me. Voglio quello che non siamo stati da ragazzi. Sono sempre stato un codardo ma ora no.
Se avete letto fino a qui crederete che quindi è fatta, che sia una storia veloce, facile, invece no, perché più che il problema del vaginismo scoprirete che la vera cosa complicata sarà accettare di amare ed essere amati e lasciare gli altri liberi di scegliere ciascuno per sé stesso, senza false giustificazioni. Ecco, io personalmente credo sia stato questo il perno della narrazione.
Lui mi ama, ma io di più. Non posso rovinargli la vita.
Il tema del vaginismo è sicuramente un off-topic nel mondo del romance, certo, ma non è stata una cosa presa e messa lì. È stata ben giustificata e spiegata; ho apprezzato moltissimo che l’autrice abbia tratto ispirazione da una storia realmente accaduta (per quanto triste e ingiusta sia) trovando il coraggio di trattare argomenti delicati con realismo, senza infiocchettare troppo e narrazione.
Il mio voto non è alto proprio perché credo che nel tentativo di “giustificare” in qualche modo la presenza di questo tema nel romanzo, l’autrice non sia stata attenta all’equilibrio. In moltissimi punti la narrazione risulta ripetitiva, stantia, impedendo alla storia di scorrere. Gli elementi per un romanzo coinvolgente ci sono tutti, ma non sono stati esaltati nella maniera giusta; sono rimasti oscurati dalle spiegazioni, dagli stati d’animo di Danika che ruotavano solo attorno alla sua difficoltà fisica.
Ho apprezzato la costruzione del romanzo, i flashback, ma ho avvertito come la tendenza a esagerare. Ho percepito uno degli snodi narrativi più importanti (per non fare spoiler lo indicherò come le azioni sconsiderate di un personaggio secondario) come una forzatura che aveva probabilmente come scopo quello di ravvivare la lettura, di spostare l’attenzione dalla storia d’amore, non so, ma che invece ha avuto come risultato solo quello di essere “fuori luogo”, fuori tema, inopportuno e inutile. Ed è stato un vero peccato, perché nonostante si noti l’immaturità narrativa dell’autrice, c’è davvero molto oltre il vaginismo: amicizia, famiglia, amore. C’è l’originalità di una coppia di protagonisti che rompono gli schemi del solito bad boy e della ragazza svampita, perché Danika e Jason sono due persone speciali nella loro normalità, che hanno sacrificato la vita per gli altri (insegnante delle elementari una, medico l’altro) e non avevano bisogno di un contorno esasperato, soprattutto perché avevano già abbastanza scogli da superare.
Ovviamente questo è solo il mio personalissimo parere, ma mi permetto di consigliare all’autrice una revisione del romanzo, per pulirlo di tutte quelle sovrastrutture inutili che non lo valorizzano e a prestare maggiore attenzione all’editing, per rendere la lettura più scorrevole e la percezione dei concetti più immediata, così che il lettore possa concentrarsi sulle sensazioni che prova più che sulla comprensione delle frasi.
Sembra così facile amarsi, così semplice prendersi la felicità che abbiamo quasi sempre a portata di mano, ma o non la riconosciamo o siamo continuamente distratti a volere di più da non vedere quanto tutto è a uno sciocco di dita.
Vi consiglio di leggerlo? Nì. Diciamo che non sarebbe tra i primi che suggerirei, ma se volete uscire un po’ fuori dagli schemi e saperne di più su un tema di cui si parla poco e se siete tra quelle lettrici che notano i dettagli, che si approfondano nella psicologia dei personaggi. Se volete invece una storia veloce, leggera o se siete tra le lettrici a caccia del volume perfetto, no, non leggetelo.

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]
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