UN TÈ CON BISCOTTI A TOKYO (J. CAPLIN)

il
13 novembre 2020

Salve lettori! Oggi, grazie a Newton Compton, ho avuto la possibilità di leggere “Un tè con biscotti a Tokyo” di Julie Caplin. Una favola moderna in salsa giapponese ma senza troppe pretese che, i più romantici, non potranno non adorare. Seguitemi per saperne di più.

UN TÈ CON BISCOTTI A TOKYO
JULIE CAPLIN
Data pubblicazione: 02.11.2020 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: The little Teashop in Tokyo Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Fiona è una blogger di successo, specializzata in viaggi. Ha girato il mondo in lungo e in largo, ma il Giappone è sempre stato in cima alla sua lista dei desideri. Per questo, quando scopre di avere la possibilità di partire per un viaggio interamente pagato, è al settimo cielo: i suoi sogni sembrano avverarsi! E così arriva nella splendida città di Tokyo, vibrante di vita e di suggestioni, pronta a godersi la sua straordinaria avventura... almeno finché non scopre che anche Gabe, l'uomo che le ha spezzato il cuore dieci anni prima, si trova lì. Nel tentativo di dimenticare il dolore del loro ultimo incontro, Fiona si getta a capofitto nell'esplorazione della città. Grattacieli mozzafiato, templi e santuari antichissimi, il sushi, lo spettacolo della fioritura dei ciliegi: chissà se potranno funzionare come antidoto contro la tristezza...
Fiona Hanning è una giovane travel blogger inglese con una grande passione per la fotografa. È la vincitrice di un concorso fotografico e per questo dovrà andare in Giappone per due settimane. Lì, con un tutor professionista dovrà realizzare degli scatti e preparare poi una mostra fotografica con i suoi lavori.
È un sogno che si avvera ma, arrivata a Tokyo, si ritrova come tutor “di scorta” una sua vecchia conoscenza: Gabriel ‘Gabe’ Burnett. Gabe è un fotografo di fama internazionale e per Fiona è un onore e, allo stesso tempo, un dolore incontrarlo. I due, infatti, si sono già incontrati anni addietro e dal loro incontro è Fiona a esserne uscita peggio. Riuscirà il Giappone, con le sue filosofie, il clima e la natura, a creare l’atmosfera per riuscire finalmente a mitigare gli animi o il passato influirà ancora sulle loro vite? Le premesse non sembrano così rosee ma mai sottovalutare il potere dell’amore.

Attratta dal Giappone, ho letto questa nuova pubblicazione Newton Compton con molto piacere. L’ambientazione nipponica spicca sul resto ma è ben mitigata e inserita al meglio nel contesto. I personaggi “usano” l’ambiente a proprio vantaggio, mai il contrario. L’autrice ha fatto un ottimo lavoro. Fiona e Gabe vivono una favola, un po’ cliché da commedia romantica ma nella forma migliore possibile. Non c’è una divisione netta dei punti di vista, è una narrazione in terza persona, però è comunque evidente, secondo i casi, chi è il protagonista di quelle azioni e pensieri in primo piano.
Fiona è un po’ l’emblema delle ragazze che con l’autostima fanno a pugni, ma cui basta poco anche per risollevarsi; Gabe è cinico, provato in campo sentimentale da una storia precedente, ormai conclusa ma forse ancora in ballo: Fiona è il balsamo che non si aspettava ma necessario alla sua anima. Insieme si completano perfettamente, senza saperlo l’uno serve all’altro. I personaggi secondari poi sono stupendi, perfettamente integrati e necessari al fine di aiutare, consapevolmente o no, la coppia designata. Belli anche i paralleli tra il rapporto madre-figlia e il rapporto che invece Gabe ha con la sua ex compagna Yumi.

Ho trovato interessante come la Caplin abbia poi sfruttato la filosofia del Giappone a favore del messaggio destinato ai protagonisti.
L’ambiente è il tramite attraverso il quale Fiona e Gabe dovranno trovare sé stessi, insieme ma anche singolarmente. Tokyo serve a entrambi allo stesso modo: entrambi hanno bisogno di vivere l’esperienza nipponica anche con l’occhio nuovo dell’altro.
Per me che mi diletto a fotografare per passione, è stato bello e appassionante vedere come l’arte della fotografia sia stata sfruttata nel romanzo. Mi è sembrato poi davvero di poter vedere con i miei occhi le fotografie scattate dai protagonisti.
Il racconto della Caplin è un buon romanzo, romantico il giusto. È emozionante non in modo stucchevole, l’emozione è percepibile senza diventare predominante sull’insieme.
Spero presto di poter leggere altro di quest'autrice perché la sua scrittura è davvero valida.
E sono certa che se leggerete “Un tè con biscotti a Tokyo” non ve ne pentirete.



  [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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