COME NEVE D'ESTATE (S. ARENACCIO)

il
21 settembre 2020
Salve lettori del blog! Oggi, vi parlerò dell’ultima opera di Sarah Arenaccio “Come neve d’estate”, pubblicata dalla More Stories.
Seguitemi dopo la scheda che vi spiego perché non dovreste perdere questo appassionante libro.

COME NEVE D'ESTATE
SARAH ARENACCIO
Data pubblicazione: 06.09.2020 Editore: More Stories Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Caterina e Lavinia Consorti sono due sorelle molto legate, nonostante le personalità opposte. La venticinquenne Caterina, razionale e misurata, non può fare a meno di preoccuparsi per quella sorella minore impulsiva e sempre piena di grilli per la testa, soprattutto da quando ha un chiodo fisso con tanto di nome e cognome: Matteo Marangon. L’affascinante protagonista dello spettacolo teatrale di cui Lavinia deve allestire le scenografie finisce, infatti, per farla innamorare. Caterina, intanto, conosce Davide, il figlio della nuova compagna di suo padre, così pericolosamente simile a lei da minare le sue certezze sui rapporti umani.L’apparente casualità di questi incontri metterà le due sorelle l’una contro l’altra, perché è impossibile conciliare le fantasie romantiche con la dura realtà della vita. O forse no…
Lavinia e Caterina Consorti sono due sorelle agli antipodi che si vogliono un mondo di bene. Lavinia, la più piccola e dai lunghi capelli biondi, è vivace, estroversa e dall’innamoramento facile; Caterina, invece, poco più grande della sorella, è mora con i capelli corti, più equilibrata ma spesso troppo chiusa in se stessa in fatto di sentimenti. Le ragazze vivono sole con la madre dopo che il loro padre, a divorzio ottenuto, si è risposato e ha evitato ogni rapporto con le figlie. Tutte e tre le donne hanno risentito di questa mancanza ma hanno scelto di vivere il dolore in maniera differente.
Il romanzo mette in luce queste differenze privilegiando però lo stretto rapporto delle sorelle e il loro modo di rapportarsi all’amore, non solo familiare.
L’autrice ha tentato, neanche troppo velatamente, di creare una versione moderna di “Ragione e Sentimento” di Jane Austen e ci è riuscita in pieno, pur non elaborando una copia pedissequa della storia originale ottocentesca. Caterina e Lavinia possono benissimo essere una rappresentazione moderna di Elinor e Marianne ma ciononostante, dal punto di vista dell’autrice, non vogliono in alcun modo sostituirsi a esse.
La storia delle sorelle Consorti è nello spirito identica a quelle delle sorelle Austeniane e se si è letto il classico, è abbastanza facile capire perché; tuttavia, anche per le epoche diverse in cui i due racconti si svolgono, le analogie sono lecite ed evidenti ma, allo stesso tempo, soprattutto lo sono le differenze.
Il romanzo è ben costruito perché, pur se sono evidenti i riferimenti al capolavoro ottocentesco, la storia è diversa in molti punti creati apposta per trasportare il vecchio racconto in ambiente ed epoca, decisamente moderni.
“Come neve d’estate” è diviso in quattro parti, ognuna dedicata a una stagione, dall’autunno fino a giungere all’estate.
I personaggi tutti, ben caratterizzati e verosimili, maturano in maniera graduale e spontanea; la narrazione è in terza persona ma il punto di vista del personaggio, or ora messo in primo piano, è sempre ben chiaro. È tutto basato sul rapporto che le sorelle hanno tra di loro e quello con i sentimenti, il loro modo di viverli e di esternarli in un ambiente presente ma non soffocante. Il loro modo di relazionarsi all’amore per l’altro sesso è quello che evolve di più nel corso della storia ma mai è l’unico motore portante delle loro vite.
Caterina e Lavinia sono ben definite nelle loro qualità, tra pregi e difetti che le rendono più che reali e così anche i co-protagonisti maschili a esse accoppiati. Le loro emozioni dolorose e/o gioiose sono viscerali ma non troppo, perfettamente integrate ai rispettivi caratteri.
Le controparti maschili sono fondamentali nel percorso di crescita, ma rivestono comunque un ruolo marginale rispetto alle ragazze perché sono loro le protagoniste indiscusse del romanzo.
Un romanzo che ho amato dall’inizio alla fine: una volta capito il riferimento al classico della Austen forse mi sono tolta un po’ di magia immaginando già quale potesse essere il finale, ma, ciononostante è stato bello seguire il percorso realizzato ad arte dall’autrice.
Se si è letto “Ragione e Sentimento” e lo si è amato potrete solo che amare anche questa versione. Io che il classico l’ho amato con riserva, perché il predominante contesto storico in cui il racconto si svolge, non è tra i miei preferiti, mi azzardo a dire che mi piace molto più questa versione della storia perché è messo in risalto davvero al meglio il fulcro di ciò che aveva messo nero su bianco la Austen, senza nulla togliere all’originale.
Un libro che consiglio con gioia e a cui assegno il punteggio massimo di cuori.
Leggetelo e non ve ne pentirete senza alcun dubbio.
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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