TUTTO PER AVERTI (S. JORDAN)

il
23 aprile 2020

Bentrovati lettori! L’attesa è finita. Dopo due anni dalla pubblicazione del secondo libro della serie “Ivy Chronicles”, il terzo volume è finalmente disponibile e, avendo amato gli altri due, come potevo farmelo scappare?

TUTTO PER AVERTI
SOPHIE JORDAN
Data pubblicazione: 31.03.20 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Wild Serie: The Ivy Chronicles series (#3) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Mesi dopo essere stata tradita dal suo fidanzato, Georgia ancora fatica ad aprire il proprio cuore e a lasciarsi andare. Ma è stanca di essere sempre triste, e ha finalmente deciso di cambiare vita. Quale migliore occasione di una notte selvaggia in un locale notturno senza inibizioni? Nell’atmosfera fumosa di una discoteca esclusiva, si trova faccia a faccia con Logan Mulvaney, il fratello minore di una sua amica. Logan ha un sorriso irresistibile e un fisico da atleta, e nonostante abbia qualche anno meno di Georgia sembra avere un’esperienza invidiabile in camera da letto. Un bacio tra loro è destinato a cambiare tutto: per la timida, brava ragazza della porta accanto potrebbe essere arrivato il momento di seguire l’istinto.
Avete presenti quelle persone che vi sembrano perfette? Vita perfetta, genitori perfetti, mai un colpo di testa, mai una deviazione su una strada che sembra già segnata, niente sbalzi di umore, niente virate improvvise, niente colpi di testa? Quelle che sembra che facciano sempre la cosa giusta, che vengono prese a modello? Sì, insomma, quelle che definiamo “bacchettone”.
Eccovi la descrizione altrettanto perfetta di Georgia. Ma è davvero così? Queste persone sono davvero così a loro agio in quella descrizione? Cosa le ha rese così?
Aveva tirato fuori qualcosa che non sapevo neanche di avere. Era il mio lato oscuro che prima o poi sarebbe venuto alla luce. Anche solo per una notte. Mi stava regalando una sensazione di libertà.
Logan è quello che potremmo definire un uomo nel corpo di un ragazzo. L’età non sempre è indice di maturità, non fatevi ingannare da quello che sembra: osservatelo bene (vi giuro che non vi dispiacerà per niente), abbiate pazienza, non fate lo stesso errore di Georgia, giudicare senza sapere.
Quando ho letto le prime battute di Logan, ho storto la bocca, mi sembrava fosse semplicemente un pallone gonfiato arrogante, pieno di boria, senza sostanza, un ragazzino che credeva che essere osannato dalle donne fosse qualcosa di cui andare orgogliosi, quando invece si tratta solo di essere considerato una merce.
«Ho voglia di farti delle cose… che una ragazza vaniglia come te non ha mai neanche sognato. E credo che tu abbia voglia di farti fare certe cose da me Georgia.»
Dovrete arrivare fino in fondo alle pagine per comprendere quanto sia calzante il titolo scelto per questo volume, una caratteristica che troppo spesso non si riscontra, purtroppo.
Georgia rappresenta il riscatto delle ragazze “noiose”, è la dimostrazione che non è vero che non hanno niente da dare nella loro “prevedibilità”. Sono invece quelle che selezionano, che non si adeguano alla massa che vuole che tutte le donne debbano essere frivole, disinibite senza cernita alcuna, quelle a cui sta bene tutto. È un esempio di crescita e di forza, dell’accettazione di sé perché se c’è una verità è che “se nasci tondo non muori quadrato”, ma puoi migliorarti senza snaturarti.
Sì, avevo un lato da cattiva ragazza. L’unico problema era che non riuscivo a immaginarmi tanto sfacciata con altri ragazzi.
C’è da dire che il “colpo di testa” di Georgia non ha avuto risvolti negativi e non sempre va così, ma è stato il “la” che serviva per il cambiamento e per conoscere sé stessa.
Tutti e tre pensavano di conoscermi. “Noiosa”. “Affidabile”. “Seria”. Erano quelle le parole che usavano tutti per descrivermi. Definizioni che avrei tanto voluto scaraventare a terra e calpestare, fino a ridurle in polvere.
Logan è una forza della natura. Un ragazzo che nonostante la sua giovane età e le mille responsabilità non si piange addosso e non rinuncia a vivere la vita. Ha un dualismo magnetico e, quando si scoprono tutte le carte, non potrete non amarlo.
Ho apprezzato che l’autrice ci abbia mostrato i protagonisti in tutti i loro dubbi, con le proprie delusioni. Sono contenta che non abbia dipinto tutto con cuori e fiori.
Il pregio di questa autrice è quello di prendere argomenti apparentemente banali, ma che invece si dimostrano stralci di vita vera. Ha paragonato due vite che sembrano diverse (cos’è una mamma maniaca del controllo a paragone dei drammi che ha subito Logan?) mettendo in risalto che la sofferenza non ha un’unica faccia e che non sempre il “a fin di bene” non abbia conseguenze. Il male non si presenta sempre in tutta la sua oscurità, sa mascherarsi bene, ma non per questo provoca meno dolore.
Ma tu hai troppa paura per permettere che succeda, vero? Troppa paura per essere sincera con te stessa. Con me.
Scusate le molte domande presenti nella recensione, ma, a mio avviso, più un lettore si interroga durate la lettura, più il testo merita rispetto. Non è scritto da nessuna parte che una lettura “leggera”, scorrevole, una storia d’amore tra due giovani ragazzi debba essere una storiella da niente. Quando una storia così solleva mille interrogativi, incuriosisce, fa scattare la riflessione e la fame di conoscere, allora per me è un’ottima storia.
No. Non ero la creatura selvaggia che diventavo ogni volta che me lo trovavo davanti. Era lui a tirare fuori il peggio di me. A trasformarmi in quella ragazza scurrile e perennemente eccitata che non si faceva problemi a versargli una birra addosso. No. Quella non ero io.
Aggiungetevi poi il cuore che batte, la frustrazione, il respiro che si fa pesante, la voglia di prendere a schiaffi dei personaggi su carta, e avrete tutti gli elementi per capire perché questa serie e questa autrice mi abbiano colpita tanto. Senza considerare che la storia è narrata con un Pov unilaterale, rendendo ancora più arduo il compito di non annoiare e di raccontare le mille implicazioni che fanno di questo libro una lettura che coinvolge dalla prima all’ultima pagina.
Il filo conduttore della serie è l’importanza di essere sé stessi, senza farsi condizionare da niente e da nessuno. Se avete letto gli altri due volumi, noterete che ciascuna storia ruota proprio intorno a questo punto. Ripetitivo credete? No, affatto. La particolarità e la maestria dell’autrice stanno proprio nell’aver creato tre storie diverse seppure la “motrice” alla base sia la stessa.
Esisteva la strada giusta e quella sbagliata…
A grandi linee sì, esiste uno giusto e uno sbagliato, ma come ho detto e come l’autrice mostra, spesso, niente è come sembra. Non posso riassumervi diversamente questa serie. Dovete solo leggerla e farvi trascinare.


 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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