DIMMI PER SEMPRE DI SÌ (K. ASHLEY)

Buongiorno, ho letto nei giorni scorsi, grazie a Newton, l’ultimo libro di Kristen Ashley “Dimmi per sempre di sì”, che vede protagonisti Ava, Luke e una strana combriccola fatta di ragazze fuori di testa e cacciatori di taglie.

DIMMI PER SEMPRE DI SÌ

KRISTEN ASHLEY

Data pubblicazione: 30.03.2020 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Rock Chick Revenge Serie: Rock Chick series (#) Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance

Trama: Ava odia gli uomini, e ha giurato non solo di tenerli a distanza, ma anche di vendicarsi di un bugiardo che ha spezzato il cuore alla sua migliore amica. Ava è sul punto di ingaggiare come investigatore privato Luke, il suo primo amore, ma si rende subito conto che è ancora troppo coinvolta per trascorrere del tempo insieme a lui. Per questo sta quasi per lasciar perdere, quando Luke la ferma: ha capito che Ava sta combinando qualcosa, e non vuole che si cacci nei guai. Peccato che convincerla a dargli fiducia sarà tutt’altro che semplice. Lo scontro tra i due comincia, ma Luke ha un vantaggio: ha delle manette, e non ha paura di usarle.

L’autrice aveva già raccontato le storie di alcuni di questi ragazzi della “Nightgale investigazioni” e delle loro donne, suscitando picchi di testosterone, adrenalina e molte risate.
Ora è la volta di Luke, uno dei dipendenti dell’agenzia, e di Ava, sua ex vicina di casa con una madre e due sorelle che potrebbero fare concorrenza alla matrigna e alle sorellastre di Cenerentola. Ava, da sempre innamorata di Luke, lo cerca perché la sua migliore amica, Sissy, è nei guai con il marito.
Non solo Dom, il marito di Sissy, appartiene ad una famiglia di mafiosi di origine italiana,  con conseguenze di vario tipo che non voglio svelare, ma anche un ex fidanzato di Ava comparirà creando scompiglio.

Luke si era sbagliato.
In realtà ci volle molto.
Così tanto che ebbi il tempo di riflettere sul fatto che Luke fosse lontano da qualche parte a guardare le spalle a Lee nel corso di una situazione critica.

I ragazzi sono un concentrato di muscoli e mascolinità, le loro donne non esitano a entrare in campo, per aiutarsi reciprocamente, tra sparatorie, autobombe e chiacchiere al “Fortun’s” – il locale di Indy, la ragazza di Lee (il capo) – il romanzo procede con parecchi intoppi, colpi di scena e litigate, il tutto nell’arco di una settimana o poco più.
Le strade di Denver diventano un autentico far-west: la protagonista rischia più volte la morte, le ragazze non esitano a utilizzare l’artiglieria pesante per avere informazioni, la passione tra Luke e Ava divampa in modo incontrollabile, al punto che solo pochi giorni dopo essersi ritrovati, vivono insieme con la benedizione della madre di lui e di tutto il gruppo.

Il suo viso perse un po' della sua  spaventosa glacialità e divenne leggermente più dolce. Mi dispiace,  tesoro. Dovrai permetterci di occuparcene. È una cosa da uomini.

È un romanzo che mi è piaciuto molto, è talmente irrealistico da permettere di viaggiare letteralmente con la fantasia. Questo gruppo è totalmente fuori di testa e fuori dalla realtà, che dopo una sparatoria che in situazioni normali metterebbe K. O. chiunque per mesi, riesce a concludere la giornata con una capatina al centro commerciale per compare abitini da urlo per la serata al pub.
Gli uomini sono amici nel modo più fraterno del termine, le donne condividono le une con le altre ogni particolare, anche il più intimo; abbonda l’uso di alcol, cibo spazzatura e shopping compulsivo, ovviamente tra un rapimento e un altro!
Se lo consiglio? Assolutamente sì, ma senza pretese di verosimiglianza e realismo. Anche se ogni romanzo della serie è autoconclusivo, raccomando di leggere innanzitutto la storia di Lee e Indy e poi a seguire quella di tutti gli altri, perché le loro avventure, anche se sono già state scritte, continuano a farci sognare libro dopo libro.

Trasalii ancora una volta e ormai l’avevo fatto così spesso che probabilmente sarei svenuta. Comunque non ero certa che Luke avrebbe permesso a nessuno, nemmeno a una spaventosa Shirleen, di farsi dire che aveva le dita nel culo. 

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]