IL PROBLEMA È CHE MI PIACI... (P. SERVENTE)

il
13 marzo 2020
Buongiorno a tutti, con immenso piacere ho letto grazie a Newton il romanzo d’esordio di Paola Servente, conduttrice radiofonica ligure che ha deciso di ambientare il suo romanzo proprio nella sua terra.
Il piacere è stato davvero grande, perché mentre la lettura scorreva veloce, espressioni come  “familiare”, “realista”,  “ironico”, “semplice”, si affacciavano continuamente nella mia mente per definire, descrivere le pagine della pubblicazione.
Ma andiamo con ordine…

IL PROBLEMA È CHE MI PIACI...
PAOLA SERVENTE
Data pubblicazione: 04.03.2020 Editore: Newton Compton Editori Serie: SERIE (#) Finale: Cliffhanger - Autoconclusivo Genere: romance
Trama: Le cose non sono mai state troppo semplici per Nora, un'insegnante di musica in una prestigiosa scuola privata, che cresce da sola uno splendido bambino di cinque anni, Michelangelo. Ha sempre potuto contare solo su sé stessa, perché Filippo, l'uomo che l'ha abbandonata per fuggire a Santo Domingo, è terrorizzato all'idea di diventare una persona adulta e responsabile. Nora però ha mantenuto con lui un legame forte, nella speranza che un giorno la loro famiglia possa riunirsi definitivamente. Ma quando la scuola rischia la chiusura, le preoccupazioni di Nora si moltiplicano. Possibile che la sfortuna abbia deciso di perseguitarla? Oppure il destino le sta dando una seconda opportunità? Nella sua vita piomba Alessandro, consulente aziendale e papà di una delle sue alunne, che si offre di studiare un piano di rilancio per salvare l'istituto e che la vuole nel suo team di lavoro. Il fatto che sia terribilmente affascinante di sicuro complica le cose... Se vuole davvero fare ordine una volta per tutte nella propria vita, Nora dovrà imparare a fidarsi del proprio cuore.
Nora è una giovane insegnante di musica che lavora in una scuola privata del genovese. L’istituto è a rischio collasso se non si prenderanno seri provvedimenti per aumentare le iscrizioni, ampliare l’offerta formativa.
La mia anziana auto, che ultimamente mi sembra più rumorosa del solito, mi scorta fino al cancello della scuola, quello secondario dal quale si accede al parcheggio riservato al personale
Nora è anche la mamma single di Michelangelo e ha un rapporto conflittuale con Filippo, il padre del bimbo che vive oziando a Santo Domingo. A far da contorno alla sua vita, l’amicizia meravigliosa con Bea, l’ex cognata, e il rapporto molto cordiale con gli ex suoceri.
È una donna dei nostri giorni, amante del suo lavoro che svolge con molta professionalità, e il suo bimbo è la luce dei suoi occhi. Per lui tenta anche di ricucire, inutilmente, un rapporto con l’ex. Un legame che vive di gloriosi ricordi e grandi rimpianti più che di un presente che si affaccia su un futuro maturo.
Nora è incline al perdono, ma è anche consapevole che la sua priorità è il figlio e la sua felicità.
Alessandro, noto anche come Mr. Papà, piomba nella sua vita travolgendola completamente.
Per un istante mi perdo confusa in quegli occhi verdi che mi fissano senza allontanarsi di un millimetro… seri e intensi, incapaci come i miei di guardare altrove.
È il papà di un’alunna di Nora ma è anche il nuovo dirigente della scuola, chiamato a salvare il salvabile con le sue conoscenze. Il rapporto tra i due nasce e si sviluppa tra i banchi di scuola e le riunioni necessarie per cercare di cambiare la scuola. Il romanzo, come già detto poco fa,  è familiare e realista perché rimanda a uno spaccato della vita di provincia, fatto di lezioni di musica, feste scolastiche, pizzate di classe e momenti conviviali in famiglia e con gli amici.
Sono sia imbarazzata che arrabbiata. Offesa. E spero proprio che non mi si legga in faccia mentre scendo dalla macchina per salutare l’allegra comitiva.
Nora ci racconta un periodo della sua vita segnato da decisioni importanti, consapevolezze forti e nuovi inizi. Quello che vive è l’amore delle seconde possibilità: lei ha amato il padre di suo figlio, anche se il loro era un amore adolescenziale (che non è cresciuto con loro), e lui, Alessandro, è vedovo.
Mi è piaciuto moltissimo è realista perché permette di sognare nella quotidianità. Le scene di sesso, soprattutto la prima, sono inserite in un contesto un po' prevedibile, ma inevitabile visto il taglio del romanzo. Non sono volgari, né troppo esplicite, ma ci fanno comprendere che la chimica tra i due è un incendio che divampa.
L’autrice è da tenere d’occhio, decisamente e merita di essere letta.
Filippo ha fatto un’enorme cazzata a fuggire così lontano, ma forse non a chiudere la vostra storia. Forse lo ha fatto prima che si trasformasse in un rapporto che avrebbe cancellato la purezza dei vostri ricordi. Pensaci, Nora, ha senso riprenderti qualcosa che non vuoi più?

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
Scrivi il primo commento!
Posta un commento