[RECENSIONE DOPPIA] PRINCIPESSA PER UN GIORNO (T. WILSON)

il
24 febbraio 2020

Salve lettori del blog! Oggi, grazie a Newton Compton io e Aly abbiamo avuto il piacere di leggere “Principessa per un giorno”, il romanzo di Teri Wilson che si addentra nel mondo dei concorsi di bellezza.


PRINCIPESSA PER UN GIORNO
TERI WILSON
Data pubblicazione: 13.02.2020 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Accidental beauty Queen Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary genere
Trama: Puoi diventare reginetta in una sola notte? Charlotte Gorman adora il suo lavoro di bibliotecaria ed è felice solo quando ha il naso immerso tra le pagine di un libro. La sua vita non potrebbe essere più diversa da quella della gemella. Ginny è identica a Charlotte, ma spopola su Instagram e adora mettersi in mostra. Il più grande desiderio di sua sorella, diventare la prossima Miss American Treasure, lascia Charlotte del tutto indifferente. Ma quando la faccia di Ginny si gonfia a causa di un’improvvisa reazione allergica, proprio la notte prima della competizione, Charlotte si trova costretta a prenderne il posto, in uno scambio che la porta suo malgrado a vestire i panni di un’aspirante reginetta. È totalmente impreparata a un universo di lustrini, reggiseni push-up, lacca per capelli e ciglia finte, ma dopo aver mosso i primi passi nel mondo di sua sorella e aver conosciuto un uomo bellissimo che fa parte della giuria, e che condivide molte delle sue passioni, forse non sarà più così semplice ritornare a essere Charlotte…
Già dal titolo questo romanzo non è quello che ci si aspetterebbe. In originale è “Accidental beauty Queen” e incornicia meglio la trama rispetto a quello tradotto che è un po’ fuorviante, secondo me. La protagonista è Charlotte che, per amore della sorella, veste i panni della sua gemella e perpetua un vero e proprio imbroglio per salvare il posto della gemella in un concorso di bellezza. Charlotte ne è consapevole ma dopo un po’ comincia a prenderci gusto perché utilizza il mondo della sorella per uscire dal suo guscio e riflettersi in uno specchio diverso dal solito. L’autrice dunque mette a confronto le ragazze che seppur identiche nel fisico, nella mente non lo sono e non lo saranno mai. Esse vivono anche il loro corpo e la sua cura in modi opposti, per cui, nello scambiarsi i ruoli, proprio nel luogo dove queste diverse concezioni dovranno invece coincidere, per Charlotte è un duro colpo. Perpetuare l’inganno con le altre miss e i giudici non è facile per la ragazza che ha una concezione dei concorsi e i suoi annessi alquanto netta e contraria; trovarsi dentro quel mondo dovendo impersonare sua sorella è la vera sfida. Incontrare l’uomo dei sogni per caso e poi scoprire che egli è chi dovrà giudicare Ginny, la “miss”, è la goccia che fa traboccare il vaso dei suoi sensi di colpa.
Il romanzo ha tanti ottimi spunti di lettura: il mondo dei concorsi di bellezza (denigrazione della donna o affermazione di essa?); le sorelle gemelle che si scambiano i ruoli per apprezzare le loro diversità; l’accettazione di sé stessi.
Il libro è carino e il messaggio che vuole trasmettere al di là della storia in sé, ma in alcuni momenti pecca di superficialità. Non mi ha convito integralmente, non ho apprezzato in tutto e per tutto le azioni di Charlotte, ma di fatto entrambe le sorelle Gorman hanno dato il meglio e il peggio di sé stesse.
È un romanzo che fa riflettere, ma sicuramente non è una fucina di modelli da seguire, non che lo pretendessi ma non sarebbe stato male. Notevole però l’empatia che Charlotte, unico interlocutore con il lettore, suscita in chi legge. Non ho condiviso tutte le sue azioni ma ho assorbito con facilità tutte le sue emozioni, positive e negative.
La lettura è scorrevole, anche se c’è qualche frase troppo banale e infantile.
La conclusione mi aveva quasi convinto a riconsiderare alcune mosse stilistiche dell’autrice, ma l’epilogo ha poi rovinato tutto: la storia d’amore nel libro non è il vero fulcro della storia quindi mi è parsa una forzatura. Il romanzo non è stato completamente nelle mie corde ma per molte di voi potrebbe esserlo quindi non ve lo sconsiglio, ma nemmeno ve lo consiglio a sfavore di altri.



Charlotte e Ginny, sono due gemelle, uguali nell’aspetto ma completamente diverse nel carattere.
Mia sorella è sempre stata quella carina. Lei Jane Bennet, io Elizabeth, lei Meg March, io Jo.
È così da talmente tanto tempo che non l’ho mai messo in discussione. Non mi ha neanche mai dato particolare fastidio. È così e basta.
Ginny è mia sorella, e io le voglio bene, non ha importanza quanto siano diverse le nostre vite. E, fidatevi, sono più all’opposto di quanto possiate immaginare.
Charlotte è una bibliotecaria, una specie di nerd con una passione per “Harry Potter”. Ginny, ama il suo aspetto estetico e, sulle orme della mamma che non c’è più, adora partecipare a concorsi di bellezza.
Fin da quando erano piccole, Ginny ha sempre avuto la meglio su Charlotte. Ma cosa succederà, se per un problema improvviso, al posto di Ginny, ci sarà Charlotte a sfilare ed esibirsi per vincere il concorso a cui la miss deve partecipare? E se come giudice ci fosse Gray Beckham, un tipo piuttosto sexy e di buon cuore?
Lui sorride, ed è un sorriso molto affascinante. Da far girare la testa. Lo sconosciuto non sarà una reginetta, ma è comunque bello. In un modo un po’ marcato e malizioso, ovviamente. Alla Rhett Butler con un Armani.
Sono l’unica persona dall’aspetto modesto in questo hotel?
Con un cenno della testa indica il suo cane. «Lui è Amleto».
Un nome di ispirazione shakespeariana? Il mio cuore da bibliotecaria batte un po’ più forte.
Insomma un vero mix di scene divertenti, spassose e direi anche molto profonde e significative.
La narrazione, in prima persona, è affidata a Charlotte, è piuttosto fluida.
I dialoghi sono abbastanza accattivanti, ma nel complesso il testo ha un ritmo ha un ritmo tra alti e bassi. In alcuni punti attira parecchio il lettore, con scene stuzzicanti, in altri a parer mio è sicuramente più lento e meno coinvolgente.
Le ambientazioni sono descritte molto bene: si vive al meglio l’atmosfera di gara tra lustrini, paillettes e fasce da Miss.
I personaggi principali sono appunto le due sorelle, Charlotte e Ginny, e l’affascinante giudice , Gray Beckham.
Il rapporto tra le due ragazze è paragonabile a un’altalena che oscilla tra il volersi bene e l’allontanarsi.
La narratrice, Charlotte, è sicuramente una tipa interessante che dall’essere leggermente insicura di sé — avendo paura del giudizio prima del padre e della sua compagna, della sorella e infine degli altri — prenderà piano piano confidenza con la vita e inizierà finalmente ad amarsi.
Tutto questo, grazie allo scambio di identità, che le permetterà di vedere il mondo che la circonda e ogni piccola cosa sotto un altro punto di vista.
Questo vestito rosa è speciale. Il suo colore innocente, combinato allo spesso strato di rose in tulle lungo l’orlo, dà alla trasparenza dello chiffon un aspetto delicato piuttosto che sensuale. Mi sembra di indossare zucchero filato. Mi sento… bella. In un certo senso mi sento Charlotte invece che Ginny.
Ginny invece, è un personaggio, decisamente più superficiale in apparenza, ma che in sé cela un aspetto assolutamente più profondo.
Gray Beckham, il personaggio maschile, è un giudice intrigante dall’animo buono. È colui che farà batterà il cuore alla goffa e maldestra Charlotte, attirandola in un vortice di emozioni forti, batti cuore e passione.
Una brezza afosa fa frusciare le palme e sventolare all’indietro la sottilissima stoffa del mio abito, come un soffione di tarassaco.
Esprimi un desiderio.
Lo faccio. E quando raggiungo il pontile più lontano, il desiderio che ho espresso è lì, ad aspettarmi con il sorriso sulle labbra e un’espressione negli occhi che so che non dimenticherò mai. Di deferenza nei miei confronti. Di puro e imperturbato desiderio. È il modo in cui probabilmente Heathcliff guardava Catherine nella brughiera battuta dal vento, a parte l’incalzante e tragica vendetta.
Uno dei messaggi più importanti trasmessi da questo libro è quello di amarsi per come si è. Accettarsi, con i imparando a valorizzare pregi e difetti.
Ogni ragazza, ogni donna, dovrebbe sentirsi una vera principessa, e non solo per un giorno…
Non sono ancora una Meg March o una Jane Bennet. Sarò sempre una Jo o una Lizzie, al di là dell’abito che posso indossare o dell’acconciatura dei capelli. Ma va bene così, perché per una volta mi sento l’eroina della mia storia personale.
Altro aspetto che caratterizza questo romanzo, è sicuramente la resilienza. Charlotte dopo una pesante rottura con il suo ex, Adam, a causa della quale ha sofferto parecchio, dimostra di sapersi rialzare e lasciarsi andare a un nuovo amore, più vero, più sentito e senza limiti.
Insomma nel complesso è stata una storia piacevole e direi anche emozionante.
Forse mi aspettavo qualcosina in più, magari capitoli più ricchi, che raccontassero episodi ancor più  dettagliati, ma in generale, ho trovato anche tanti buoni aspetti.


[Copie arc ricevute dall'editore]
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