[RECENSIONE DOPPIA] CI VEDIAMO DOMANI SE NON PIOVE (J. BONNY)

il
15 gennaio 2020
Buongiorno amici del blog! Oggi, grazie a Newton Compton, che ci ha dato l’opportunità di leggerlo in anteprima, possiamo finalmente parlarvi della nuova commedia romantica di Joanne Bonny che, dopo il successo di “Ho sposato un maschilista” torna con “Ci vediamo domani se non piove”.

CI VEDIAMO DOMANI SE NON PIOVE
JOANNE BONNY
Data pubblicazione: 02.01.2020 Editore: Newton Compton Editori Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Ma dai, che sarà mai organizzare una mostra di un artista ucraino sconosciuto che ritrae solo animali spappolati? In fondo sei la direttrice della nuova galleria di arte contemporanea in Brera a Milano e questa mostra sarà solo… determinante! Non è facile addormentarsi quando i pensieri si scontrano e rimbalzano come tante palline di un flipper, e la testa di Sara sta letteralmente andando in tilt. E come se non bastasse l’ansia da inaugurazione, ci si è messa anche sua madre, che vuole trovarle un fidanzato… Proprio a lei, che sogna l’amore quello vero, romantico, con la A maiuscola, quello che capita una volta sola nella vita. Se e quando, però, non è dato saperlo… La sera dell’inaugurazione è arrivata e Sara non deve distrarsi se vuole che tutto vada per il verso giusto… ma chi è quel tipo che sta denigrando senza mezzi termini le opere esposte facendo ridere tutti? No, no, Sara, non è così che doveva andare… Avvertenza: contiene una strepitosa commedia romantica Brillante, divertente, originale, emozionante
Sara Hall ha ventotto anni e gestisce una galleria d’arte a Milano. È italo-statunitense, sua madre è una famosa cantante country degli anni Settanta trasferitasi in Italia per amore di un noto playboy italiano. I nonni americani di Sara erano due ballerini di tip-tap swing che si sono conosciuti e amati proprio ballando, in un locale a New York. La ragazza ha quindi idealizzato il loro amore fino a volerne per sé uno identico al loro; non è facile avere lo stesso, ma con la perseveranza tutto è possibile.
In galleria sta promuovendo le opere di un artista, i cui quadri sono alquanto macabri e inquietanti, ma se ben presentate, tali opere possono piacere comunque al pubblico.
Tutto sembra andare secondo i piani finché un uomo non rovina tutto denigrando quanto esposto. Sara è furiosa, l’inaugurazione è rovinata e l’uomo che ha permesso ciò accadesse, adesso, le deve un favore.
Lui si chiama Diego Ferrari e ora le deve un enorme favore, così lo ingaggia per delle lezioni di ballo: solo danzando potrà conoscere l’uomo della sua vita, così com’è successo a sua nonna anni addietro (e come glielo ha predetto una veggente). Diego è alquanto stranito dalla richiesta ma non può sottrarsi, glielo deve davvero perciò tra film in bianco e nero, e passi di danza tra loro nasce una bella amicizia fatta anche di sentimenti inaspettati.
Joanne Bonny stupisce ancora una volta i suoi lettori con una storia d’amore piuttosto strana, ma consapevolmente romantica, che prende spunto dal passato per vivere nel presente con un pizzico di nostalgia e novità.
La storia di Sara e Diego è sui generis per certi versi, ma è romantica al punto giusto da non poter farsela scappare. L’autrice ha preso solo il meglio delle sue passioni e conoscenze per narrare un racconto davvero inaspettato.
L’ambientazione milanese risulta ben calibrata e non mancano i riferimenti ai film hollywoodiani di Fred Astaire e Ginger Rogers.
Il romanzo è sbalorditivo perché mi aspettavo qualcosa di completamente differente, forse memore del libro precedente, ma allo stesso tempo ne sono lieta poiché è stata una sorpresa positiva: una storia simile non l’avevo mai letta e mi ha colpito molto.
Sara è l’io narrante e protagonista indiscussa, ma anche Diego ha la sua giusta presenza nel racconto. I due, se non fosse per le circostanze che li hanno uniti, non si sarebbero mai avvicinati quindi è stato bello vedere come il fato abbia agito per loro sottoforma d’inaspettati incontri e passi di danza, vestiti d’epoca, atmosfere vintage e tanto altro. Per me che sono estranea al mondo di Fred e Ginger scoprire i loro film attraverso la passione che Sara nutre nei loro confronti, trasmettendola anche a Diego, l’ha così trasportata un po' anche a me. Belli anche i titoli dei capitoli, ispirati a canzoni Swing e Jazz e/o di film in tema Fred e Ginger, che hanno reso palese l’ispirazione per la narrazione e reciprocamente ha dato ancor più valore ai riferimenti inseriti nel testo.
Il ballo poi è fondamentale nella storia di questa coppia, perciò se amate ballare e amate i romance, questo è il libro che fa per voi. Nello svolgimento non mancano nemmeno colpi di scena che danno altro movimento alla trama.
Non è un romanzo perfetto ma non lascia di certo indifferenti. È un ottimo modo per tingere al meglio di rosa il nuovo anno letterario (e non solo).


Sara è una giovane gallerista milanese che tenta di vendere le opere di un fantomatico pittore russo piuttosto alternativo. È innamorata dell’amore, in particolare quello che hanno vissuto i nonni, ballerini  di New York, fatto di tenerezza e occhi lucidi. La madre, nota cantante country, ha lasciato  la carriera per seguire in Italia, il padre di Sara, che non ha esitato poi ad abbandonarla, incinta, per inseguire altri lidi.
La nonna non fa una piega, ma ora i suoi occhi azzurri sono puntati sulla cornice posata sul comò. Mi alzo per prenderla e gliela porgo, così possiamo ammirare entrambe la foto.
È un ritratto dei miei nonni giovanissimi, scattata quando si esibivano insieme al vaudeville di New York
Vive nella ricerca costante dell’amore perfetto, idealizzato, quello che battere il cuore ogni giorno, privo di complicazioni, insomma, l’amore romantico per eccellenza.
Diego è un procacciatore d’affari, crede solo nel denaro e negli interessi, è disincantato nei confronti delle persone e dell’amore.
Negli occhi di Diego c’è una dolcezza che non mi aveva mai riservato prima, ma scorgo anche qualcos’altro, qualcosa che inizia a farmi battere il cuore all’impazzata proprio come al ricevimento, quando avevamo appena terminato di ballare, io ero ancora stretta a lui…
La loro è una storia d’amicizia, prima di tutto, di condivisone di lezioni di ballo, di esperienze a volte un po' comiche, altre decisamente più drammatiche.
Sara non vede oltre il palmo del proprio naso e Diego non riesce a fare pace con i propri sentimenti.
È un romanzo veramente ben scritto, si legge molto rapidamente perché i passaggi sono chiari e ben definiti, inoltre è piuttosto originale nella trama e nel percorso che i due innamorati compiono per vedere realizzato finalmente il loro sogno d’amore.
E va bene, allora, scappa pure! Ma questo non cambierà di una virgola quello che è successo, cioè che io e te abbiamo danzato insieme sull’acqua circondati dalle stelle cadenti!
La penna di Joanne Bonny è dinamica, frizzante e talentuosa. L’autrice è dotata di una verve comica come poche e ho sorriso molto durante la lettura in alcuni passaggi; in altri avrei invece voluto scuotere i protagonisti dal loro torpore.
Decisamente consigliato a chi ama le storie leggere, ma non banali,  ben strutturate e poco scontate.
 [Copia arc digitale ricevuta dall'editore]
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