[RECENSIONE DOPPIA] AMAMI FINO ALLA FINE (B. JEWEL)

il
10 gennaio 2020
Bentrovati lettori! Oggi torniamo a dedicare un po’ di spazio a Bella Jewel che di recente è stata ripubblicata in Italia da Newton con il primo volume della dilogia “Till death”. Se come me avete amato “L’amore non ha rivali”, sarete sicuramente avidi di leggere ancora le parole di questa autrice.

AMAMI FINO ALLA FINE
BELLA JEWEL
Data pubblicazione: 12.11.2019 Editore: Newton Compton Editori Serie: Till death (#1) Finale: Cliffhanger Genere: contemporary romance
Trama: Dicono che ci sia un confine molto sottile tra odio e amore. Come quello che mi separa da mio marito. Ho sposato un bastardo. Quando mi sono innamorata perdutamente di lui, non avevo idea di che razza di uomo fosse. E come un'ingenua gli ho regalato il mio cuore. Ma per Marcus Tandem, il famoso multimilionario, ero solo l'ennesima pedina di uno dei suoi piani. Aveva bisogno di sposarsi al più presto per compiacere la sua famiglia e ottenere finalmente il controllo dell'impero finanziario. Così, una volta raggiunto il suo scopo, sono diventata inutile ai suoi occhi. Tutte le mie illusioni si sono infrante e adesso desidero solo fargliela pagare. Marcus Tandem avrà quello che si merita.
Quando ho letto la trama sembrava tutto molto chiaro: lui il classico uomo disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole, lei la solita tipa ingenua che si innamora perdutamente del bastardo di turno.
Sarò sincera, quello che mi ha spinto a leggerlo, oltre al nome dell’autrice, è stata l’ultima frase della trama: “Marcus Tandem avrà quello che si merita”. A queste parole si è accesa la curiosità di scoprire cosa spinge una donna che ama perdutamente, a distruggere proprio l’uomo che ama… e soprattutto come.
Andiamo con ordine.
Marcus ha un unico interesse: ereditare l’impero di famiglia. Se ne frega dell’amore.
È un maschio alpha in piena regola e non ne fa mai mistero.
Io adoro le donne. Tutte le donne… L’amore è per i deboli… Ho visto dov’è che le relazioni crollano, e non voglio finire in situazioni simili.
Katia è una donna che si fa in quattro per assicurare a lei e alla sua mamma una vita dignitosa. Non ha tempo per l’amore, finché nella sua vita non arriva Marcus.
Un uomo come Marcus è pericoloso, per me. Non ho il tempo, né la pazienza per uno come lui. Mi distruggerebbe. Mi schiaccerebbe. Prenderebbe la mia vita nelle sue mani e la farebbe a pezzi fino a non lasciare più nulla, se non patetici resti. Non posso permettere che accada.
Ed ecco qui la prima sorpresa: Katia non è affatto la donna ingenua che ci si aspetta. Sa perfettamente che rischio corre a frequentare Marcus, tanto da voler scappare da lui a gambe levate. Lui però ha un obiettivo e non mollerà la presa finché non lo avrà raggiunto.
Il libro si apre con un prologo scritto a regola d’arte per scatenare la curiosità del lettore.
I pov si alternano non solo tra i protagonisti, ma anche nelle tempistiche in un continuo andirivieni tra presente e passato. Sicuramente questa strutturazione permette al lettore un’onniscienza a 360°, e sapete quanto personalmente sia una caratteristica che adori.
Allo stesso tempo però, devo avvertirvi che proprio per gli sbalzi temporali, dovrete prestare massima attenzione durante la lettura per non trovarvi confusi tra eventi ed emozioni passate ed eventi ed emozioni presenti.
Credo fermamente che sia stata una scelta compiuta più che consapevolmente dall’autrice, al fine di trasportarvi e farvi sentire sulla pelle lo stesso tormento e confusione di Katia.
L’evoluzione dei sentimenti dei personaggi è creata a regola d’arte ed è incredibilmente vera. Non c’è ipocrisia tra le pagine. Ogni reazione è naturale, mai forzata, per questo vi sentirete in piena empatia con i personaggi. E non fatevi ingannare, non fatevi trascinare dal pregiudizio che si scatenerà durante la lettura, e che riguarderà entrambi i personaggi.
“Forte” e “debole” sono solo aggettivi che non hanno un significato univoco, soprattutto quando di mezzo ci sono le emozioni.
Lasciate che vi racconti una storia. È una di quelle storie che vi scatenerà dentro un odio tale da bruciarvi l’anima. Potrebbe perfino farvi odiare me. In fondo, io ho sposato lui.
La Jewel si conferma un’autrice che sa scatenare e manipolare le emozioni di chi legge.
La costruzione dei personaggi e dell’intreccio è ben fatta, non frettolosa, chiara. La lettura che ne deriva è fluida (prestando attenzione agli archi temporali).
Non mancano colpi di scena e non manca la passione.
Che cosa proprio non mi è andato giù? Il finale.
Il volume non è lunghissimo, perciò non ne ho apprezzato l’interruzione. Pur rendendomi conto che è sicuramente una strategia di marketing, non ho proprio apprezzato. Avrei capito se stessimo parlando di un volume di 300 pagine, con un seguito altrettanto lungo, ma così no, soprattutto se già non è disponibile una data per l’uscita del secondo volume.
Vi consiglio di leggerlo, valutando bene la questione “finale”.
Ciascuno si muova come preferisce, ovviamente. Però personalmente se lo avessi saputo, avrei sicuramente aspettato a leggerlo.
…per quanto il mio cuore mi gridi che è sbagliato, non riesco a stare lontana da lui.
Al di là di questo però, per quanto mi sia innervosita per la conclusione, attenderò con ansia il prossimo volume.




Marcus Tandem è un uomo ricco, potente che per anni ha lavorato per ottenere successo nella società di famiglia.
Quando il nonno viene a mancare, gli si presenta l’opportunità di prendere tutto nelle sue mani, peccato che suo nonno - nel testamento -  ha specificato che Marcus potrà ottenerla solo a una condizione: dovrà sposarsi per almeno due anni e la donna in questione non dovrà essere pagata e tutto dovrà avvenire entro otto mesi, altrimenti la società passerà a un altro socio.
Io sono l’unico che tiene davvero alla compagnia. L’unico, cazzo. È la mia vita e la mia salvezza; lo è stata da quando avevo vent’anni, e il mio attuale stile di vita si basa su questo lavoro.
Marcus ovviamente non può permetterlo e farà qualunque cosa per riuscire a ottenere ciò che vuole.
L’occasione perfetta sembra arrivare quando incontra una bellissima donna in un bar: Katia.
La seduce, la illude, la inganna e lei si innamora perdutamente di lui, accettando dopo 6 mesi di sposarlo.
Sembra filare tutto liscio, la società ormai è sua deve solo continuare la farsa del matrimonio.
Non aveva messo in conto però di affezionarsi a sua moglie e che le bugie prima o poi vengono a galla.
Lasciate che vi racconti una storia. È una di quelle storie che vi scatenerà dentro un odio tale da bruciarvi l’anima. Potrebbe perfino farvi odiare me.
In fondo, io ho sposato lui.
Lui sarebbe Marcus.
L’uomo che è entrato nella mia vita come un uragano e ha sconvolto il mio mondo, rovesciandolo. L’uomo che amo così tanto da sapere che mi segnerà in modo irreversibile.
È un uomo che distrugge la vita di chi incontra, ma la rende al tempo stesso bellissima.
Il mio Marcus cambierà anche il vostro mondo, se glielo permetterete.
E glielo permetterete, perché è così che funziona, con lui.
Care Pieces, ci troviamo davanti a una delle mie prime delusioni di questo 2020.
Aspettavo con ansia la possibilità di leggere questo romanzo, nel momento stesso in cui ho letto la trama sono stata incuriosita.
L’ho trovata originale e pensavo di avere tra le mani una storia diversa dal solito, purtroppo però, per quanto mi riguarda, non è stato così.
Non sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi, per quanto mi sia sforzata e mi sono ritrovata più volte a essere arrabbiata per i loro comportamenti.
Partiamo da Marcus Tandem.
Egoista di prima categoria, a cui non importa niente di nulla e di nessuno se non di ciò che può ottenere nel suo tornaconto.
Infatti niente l’ha fermato dal sfruttare e rigirare Katia come e quando voleva.
L’amore non fa per uomini come me. Non ho né il tempo, né l’interesse per pensarci. L’amore è per i deboli. Le donne sono troppo difficili e io sono troppo stronzo. Non lo nascondo e non fingo altrimenti. Ho visto dov’è che le relazioni crollano, e non voglio finire in situazioni simili.
L’ho trovato davvero cattivo e a tratti subdolo, anche se alla fine del libro ha come una specie di rivelazione dove capisce di nutrire dei sentimenti per Katia. Questo non mi ha permesso di cambiare il mio pensiero, al contrario mi è sembrato un cambiamento troppo repentino per come si stava svolgendo la storia.
Non ho saputo giustificare le sue scelte, infatti sappiamo poco e niente di questo personaggio, del suo passato.
Vediamo solo il suo egoismo.
Dicono che il corpo riesce ad avvertirti, quando qualcosa diventa pericoloso, che inizia a vibrare per la consapevolezza. E hanno ragione. Io l’ho sentito; ho avvertito il cambiamento, e ho capito, nel momento in cui sono entrata nel mondo di Marcus, che lui mi avrebbe strappato via l’anima e con tutta probabilità l’avrebbe distrutta.
Adesso analizziamo il personaggio di Katia.
La sua vita non è il massimo: deve stare dietro alla madre che si trova su una sedia a rotelle e non può provvedere a sé stessa, non ha mai conosciuto suo padre e il lavoro è un disastro a causa del suo capo che le fa passare le pene dell’inferno.
Appena incontra Marcus ne è fortemente attratta. Se all’inizio non vuole continuare la conoscenza – dopo una notte di passione – alla fine decide di cedere al suo corteggiamento.
Non sono stata con moltissimi uomini, in vita mia, ma ne ho portati a letto abbastanza da sapere che la maggior parte di loro non ha la sicurezza di Marcus. Lui si fa avanti e ottiene quello che vuole, e non ha problemi a farlo. È sicuro, sexy e sa cosa dire. È l’incarnazione della parola donnaiolo.
Ed è così che Marcus Tandem è entrato nel mio mondo.
Dopo pochi mesi se ne innamora, anche se lui non le ha mai dato chissà quali dimostrazioni di affetto se non tramite regali e del sesso esplosivo.
Per il resto è sempre rimasto freddo e scostante, per niente affettuoso.
Comunque nonostante questo, riesce lo stesso a conquistarla e lei accetta felicemente di sposarlo.
La vita matrimoniale non cambia molto la loro relazione, lui continua a essere scostante ma la cosa non sembra crucciarla per la maggior parte del tempo e, se le pesa, bastano quattro moine e un po’ di sesso per archiviare il tutto.
Katia purtroppo rappresenta ciò che non sopporto nei romance: ovvero un personaggio femminile che non ha spessore, qualunque cosa il suo amato fa o dice – anche se orribile – va bene. Fa giusto qualche scenata, ma a conti fatti lo perdona sempre.
Non capisco come faccia a fidarsi ciecamente di una persona che relativamente conosce da così poco tempo e che ha dimostrato più volte di non essere ciò che mostra e che in realtà della moglie gliene importa meno di zero.
Per questo vi dico che non ho compreso come tutto a un tratto la situazione si ribalta.
Forse perché Marcus si è reso conto di ciò che aveva solo quando stava per perderlo?
Non lo so, fatto sta che purtroppo la delusione c’è.
Cazzo, ma che diavolo sto combinando? Sono bloccato in una maledetta spirale emotiva da cui non riesco più ad uscire. La voglio. Non la voglio. Non è così che doveva andare. Doveva rimanere una faccenda tranquilla e priva di emozioni, e poi, alla fine dei due anni del contratto, doveva finire. Non dovevano esserci queste dannate emozioni.
Oltre a questi personaggi, devo dire che si aggiunge anche il fatto che abbia trovato delle scene un po’ a caso, con personaggi che sbucavano da una parte all’altra senza un senso apparente.
La narrazione si alterna tra passato e presente e penso abbia aggiunto più confusione al tutto.
Oltre a questo c’è anche una presenza, abbastanza frequente, di fastidiosi refusi.
Marcus ha preso tutto quello che ero e l’ha distrutto. Tutto ciò che credevo era una bugia. Mi ha rovinato la vita. Me l’ha tolta. Mi ha spezzato il cuore. Mi ha ridotto a questa patetica ombra di me stessa. Posso anche aver giurato che l’avrei amato e rispettato finché morte non ci avesse separato.
Ma non posso mantenere quel giuramento.
Com’è che dicono?
C’è una linea sottile tra amore e odio.
L’ho appena varcata.
Nonostante questo non mi precluderò la possibilità di leggere il seguito, nella speranza sia migliore.
Per il momento è tutto, alla prossima Pieces!

[Copie ARC ricevute dall'editore]

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