LA PROFEZIA DEL PRINCIPE (J. SPARKLE)

il
23 gennaio 2020

Buongiorno lettori del blog! Oggi vi parlo dell’ultimo romanzo di Judith Sparkle, pubblicato all’inizio del mese e da me lungamente atteso. Un romance moderno ambientato in un atmosfera royal ma sui generis, con un pizzico di mistero che – a mio parere – non guasta mai.


LA PROFEZIA DEL PRINCIPE
JUDITH SPARKLE
Data pubblicazione: 04.01.2020 Editore: Self publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Nel piccolo e moderno regno del Silberland, all'interno della regione dei Monti Metalliferi, esistono miniere d'argento e di pietre preziose famose in tutto il mondo. Kaitlin vive nel castello della famiglia reale perché è la "cercatrice" ufficiale: colei che conosce l'uso e i benefici delle gemme preziose e dei cristalli che sono il simbolo dello stato. Da sempre intima confidente del principe Caspar Winkler, l'erede al trono, ha un'infatuazione segreta per lui. E quando al castello, per Natale, giunge la sua promessa sposa da un regno vicino, Kaitlin teme di venire soppiantata nel cuore del giovane principe. La principessa Ingrid ha tutte le carte in regola per diventare la futura regina e tuttavia, per un motivo sconosciuto, a un certo punto le trattative per l'accordo matrimoniale saltano. Il paese piomba nel caos proprio nel momento più magico dell'anno, a Natale. In più un'arcana profezia ritrovata, che si tramanda di cercatrice in cercatrice, avvisa Kaitlin di un serio pericolo che il regno corre. Aiutata dal misterioso principe Aksel, un uomo affascinante quanto sfuggente, e dal diario di sua madre (la cercatrice prima di lei), Kaitlin dovrà sfidare prima di tutto se stessa e accettare il proprio destino. Un destino che s'intreccerà con le sorti del Silberland e con le vite dei due principi, entrambi attratti da lei. "L'amore è l'unica forza che ti risveglia, figlia mia. In questo diario ti parlo dei cristalli: l'eredità che ti lascio, abbine cura. Ma abbi ancora più cura di custodire l'amore quando lo troverai."
Nel piccolo regno di Silberland, tra i Monti Metalliferi, persistono ancora delle miniere di pietre preziose famose in tutto il mondo. Qui, accanto alla famiglia reale, vive una giovane ragazza, Kaitlin, che è la massima esperta di pietre del paese e unica vera “cercatrice” ufficiale di quest’ultime, ossia è l’unica a conoscerne i segreti e i benefici che esse possono dare alle persone. Prima di lei solo la madre ne era in grado.
Kaitlin non è una nobile ma risiede nel castello monarchico, è orfana e nutre una grande cotta per il principe ereditario, Caspar, che è anche un suo intimo amico. Quest’ultimo deve però necessariamente sposarsi prima che compia i trent’anni e con una donna di nobili origini. Proprio per questa ragione nel regno è giunta dal Noreg, un regno scandinavo, la principessa Ingrid.
La nuova arrivata è perfetta come futura regina, perciò Kaitlin teme adesso che l’erede al trono possa non trattenere lei nel suo cuore. Tuttavia, inaspettatamente, i preparativi per il matrimonio tra Caspar e Ingrid sono interrotti proprio quando nel regno ci si sta preparando al Natale. Il caos imperversa e una misteriosa profezia legata ad alcune gemme mette Kaitlin e la famiglia reale in allarme. La ragazza, aiutata dal principe Aksel, fratello di Ingrid, e dal diario di sua madre cercherà non solo di salvare il regno ma anche sé stessa: è più importante conoscersi o riconoscersi?
La Sparkle è tornata alla scrittura con una storia che mi ha colpito molto. L’atmosfera creata dall’autrice è magica ma senza eccessi; è da favola ma in una situazione più moderna, contemporanea. Gli spunti in questo romanzo sono tanti e disparati, alcuni anche inaspettati. Aleggia su tutto un’aura fantastica che si sposa a quel tocco di realtà moderna che mette in luce degli aspetti dei personaggi royal sui quali spesso non c’è tendenza a soffermarsi.
Kaitlin è l’unico soggetto parlante e, attraverso lei, vediamo tutti gli altri personaggi con un occhio critico ma non giudicante. I personaggi sono stati ben sviluppati e sono umani in ogni azione e/o parola pronunciata; per questo ci appaiono in tutte le loro sfaccettature, positive e negative.
Kaitlin chiaramente mi è particolarmente piaciuta perché non è perfetta: ha un difetto visivo che la costringe a vivere con un cane guida, è molto critica e autocritica ma vive i sentimenti appieno. Si sente spesso inadeguata agli occhi della famiglia reale, eppure riesce a conviverci non dandolo mai a vedere.
E poi ci sono le pietre, l’elemento portante del romanzo. Non solo nella profezia che lo intitola ma anche soprattutto come spunti di riflessione e riconoscimento, per Kaitlin e per tutti i suoi interlocutori. Che ci si voglia credere o no, le gemem e i cristalli parlano a chi sa ascoltarli e Kaitlin ne è in grado, per cui così facendo, insieme a lei, si mostrano le personalità dei vari personaggi in modo semplice e diretto, senza giri di parole. Le pietre, ben studiate dall’autrice, unite al mistero a cui alcune sono legate, aggiungono al romanzo un’impronta speciale che caratterizza l’intero libro.
Caspar e Aksel sono gli antagonisti di Kaitlin e hanno diverse e spiccate personalità delle quali la ragazza sa benissimo farcene partecipi: essi rappresentano due uomini caratterialmente opposti per i quali Kaitlin prova sentimenti simili ma spesso contrastanti. Caspar, l’amico fraterno ma irraggiungibile sentimentalmente, gentile ma distaccato; Aksel, l’ignoto, nuovo arrivato che tocca subito il suo cuore, lontano dai suoi canoni ma sempre disponibile al bene nei suoi confronti.
Kaitlin si destreggia tra due fuochi ma la profezia, quanto pietre e sentimenti, riusciranno a farle trovare la stabilità da lei sempre cercata. È una protagonista che ha vissuto gran parte della sua giovane esistenza senza un vero appiglio familiare, per cui, anche solo confrontare la vita nella corte del Silberland e quella nel Noreg, è per lei un modo schietto per discernere cosa realmente significhi essere parte di una famiglia.
Il mistero che permea tutto la storia è ben inserito e sempre un passo indietro dal manifestarsi completamente, non è mai prevedibile fino in fondo, perciò si è portati a leggere man mano la storia anche solo per svelare finalmente l’arcano nascosto tra le pagine.
È un libro che incanta, ma trattiene allo stesso tempo il lettore con i piedi per terra: non è pretenzioso e descrive ogni passo avanti con garbo e parsimonia. Le parole sono studiate al meglio per non tralasciare nulla. Non è, secondo me, il miglior libro scritto dall’autrice, ma ha un fascino non indifferente.

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