LE INCREDIBILI LUCI DELLE STELLE(K. SWAN)

il
2 dicembre 2019
Eccomi qui stamattina per parlarvi di un altro Christmas romance. Si tratta del nuovo romanzo di un’autrice affermata tanto da noi quanto nel panorama internazionale, che con immenso piacere, torno a recensire. Si tratta di Karen Swan e questa è la mia opinione di “Le incredibili luci delle stelle”.

LE INCREDIBILI LUCI DELLE STELLE
KAREN SWAN
Data pubblicazione: 21.11.2019 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: The Christmas Lights Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Il Natale è alle porte e Bo Loxley, influencer da milioni di follower, sta vivendo un sogno: viaggiare per il mondo in compagnia di Zac, il suo fidanzato, condividendo le loro avventure con i fan. La prossima destinazione sono i fiordi norvegesi, dove Bo e Zac trascorreranno le vacanze natalizie, ospiti in una remota baita tra le montagne di proprietà di Anders, una guida alpina, e della sua orgogliosa nonna, Signy. Le cime innevate e le incantevoli cascate ghiacciate sono uno scenario da favola, ma a volte fuori dall’obiettivo il mondo di un personaggio tanto famoso in rete è meno perfetto di come sembra. Bo sente che qualcosa non va, anche se ancora non riesce a capire esattamente cosa sia. E incredibilmente l’unico disposto ad ascoltarla è lo scontroso Anders. Quando le apparenze cominceranno a incrinarsi, nonna Signy rivelerà un terribile segreto che le montagne hanno custodito per decenni. E Bo dovrà imparare, come ha fatto l’anziana donna prima di lei, a capire di chi può fidarsi davvero. romance
L’autrice è sinonimo di ottima lettura e location improbabili. Devo dire che anche stavolta sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Anders alzò gli occhi all’istante piantandoli ne suoi, con un sorriso accennato sulle labbra. Non ricominciare con questa storia
Il romanzo è quasi interamente ambientato in un piccolo paesino della Norvegia, in una sperduta fattoria in un fiordo talmente fuori mano che si raggiunge solo arrampicandosi su un sentiero impervio o con l’elicottero. Lì ci abita un’arzilla vecchietta ultranovantenne che vive senza acqua corrente e con pochissimi confort. Anders, il nipote, le fa visita sistematicamente, con l’elicottero, portandole generi di prima necessità.
Fuori continuava a piovere e i vetri delle finestre si appannavano eclissando il mondo come una gomma cancella il disegno a matita. La caffetteria era piccola e aveva le pareti blu, assi di legno consumate come pavimento, divani di pelle color caramello e tavolini con sgabelli alti in stile industriale.
Zac e Bo sono due influencer giramondo in coppia, pubblicizzando i prodotti che gli sponsor propongono loro; e documentano il viaggio grazie a Lenny, il loro fotografo ufficiale, che vive con loro ogni momento della loro giornata, condividendo gli aggiornamenti con i followers, sempre più numerosi.
Sono una coppia di ragazzi bellissimi, lei inglese, in fuga da casa; lui neozelandese, sempre a caccia del brivido, delle emozioni forti, dell’applauso e del riconoscimento del pubblico.
Il loro è un amore folle, in cui i due non comprendono dove finisce lo show e inizia la vita vera.
Arrivano nel fiordo a pochi giorni dal Natale – dopo aver trascorso qualche tempo a Samoa – per pubblicizzare una nuova linea di tute da sci e abbigliamento invernale. Signy, l’attempata vecchietta, e il nipote prenderanno subito a cuore Bo, che si troverà a vivere per merito della totale mancanza di affidabilità del fidanzato e del fotografo, situazioni piuttosto pericolose.
Zac imprecò a mezza voce, furioso, ma Bo sapeva che in realtà era arrabbiato perché Anders ci aveva visto giusto.
La trama di oggi si intreccia con alcuni eventi che hanno visto coinvolte Signy e altre persone del villaggio nel lontano 1936, proprio nei dintorni di quella montagna, una delle più monitorate al mondo.
È una trama ricchissima di dettagli, aggettivi, metafore e similitudini che rendono il testo ricco e accattivante, permettendo al lettore di rimanere incollato alle pagine per capire le dinamiche che vedono coinvolti non solo Bo e Zac, ma anche Lenny, Anna (la rappresentante dell’azienda che devono pubblicizzare), Signy e Anders.
Bo troverà proprio in Anders e Signy, due persone umili che conoscono poco il mondo dei follower, le risposte che non ha avuto il coraggio di cercare negli anni passati in fuga da sé stessa e dalla verità.
Noi viviamo ogni luogo in cui andiamo. Ci confondiamo con la gente del posto. Non frequentiamo alberghi a cinque stelle con la doccia a pioggia e la piscina. Vogliamo che le nostre esperienze siano vere. Autentiche.
I due protagonisti maschili sono agli antipodi: Zac non conosce il senso del limite, per lui la vita è una sfida continua che deve essere documentata e condivisa; Bo nelle sue mani è una sorta di bella statuina, la marcia in più che gli permette di aggiungere like al suo profilo. È drogato di adrenalina, ma ancora di più lo è di visibilità. Creerà un certo scompiglio grazie al suo comportamento poco ortodosso che, talvolta, metterà in pericolo la sua vita e quella degli altri.
Lo so. Ma è quello che andiamo cercando, piccola. Solo noi e l’universo. Le posò il mento sulla testa. È così che vogliamo vivere.
Anders, al contrario, è un vichingo tutto d’un pezzo. Un uomo solido, di poche parole ma di fatti concreti. Conosce molto bene le montagne e disapprova il comportamento di Zac mettendolo in ridicolo. Si prende cura di Bo con una grande tenerezza, seguendola quando sta male sia fisicamente che psicologicamente, aiutandola a ritrovare il sentiero perduto.
È un romanzo meraviglioso per l’ambientazione, la trama tutt’altro che banale che si intreccia sapientemente eventi realmente accaduti, con la fantasia sempre fervida di dell’autrice.
Da leggere assolutamente. È consigliato a chi ama le baite in montagna, la neve e il Natale in tutte le sue forme.
Quando seguirono Anders sul retro, tuttavia, dove la baita si accostava al fianco erboso della montagna, le sembrò che ci fosse spazio a malapena per due piani; il tetto spiovente le arrivava all’altezza della vita e teneva al riparo dal vento e dalla furia degli elementi la minuscola porta d’ingresso.


 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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