LA STANZA DELLE FARFALLE (L. RILEY)

il
19 dicembre 2019
Buongiorno, eccomi qui prima della pausa natalizia per parlare dell’ultimo libro, pubblicato in Italia da Giunti, di un’autrice dalla penna meravigliosa e conosciuta a livello mondiale. Mi riferisco a “La stanza delle farfalle”, penultimo volume della saga letteraria “Le sette sorelle” di Lucinda Riley.
Con il nuovo anno arriverà anche l’ultimo capitolo della serie, ma nel frattempo mi sono dedicata a scoprire la storia di Posy e la sua bella famiglia.

LA STANZA DELLE FARFALLE
LUCINDA RILEY
Data pubblicazione: 12.06.2019 Editore: Giunti Titolo Originale: The Butterfly Room Serie: Sette Sorelle Finale: Autoconclusivo Genere: narrativa contemporanea
Trama: Alla soglia dei 70 anni, Posy vive ancora a Admiral House, la casa dove ha trascorso la sua infanzia a caccia di splendide farfalle e dove ha cresciuto i suoi figli, Sam e Nick. Ma di anno in anno la splendida villa di campagna è sempre più fatiscente e ha bisogno di una consistente ristrutturazione che Posy, con il suo impiego part-time nella galleria d'arte, non può proprio permettersi. Forse, per quanto sia doloroso abbandonare un luogo così pieno di ricordi, è arrivato il momento di prendere una difficile decisione. Coraggiosa e determinata, abituata a cavarsela da sola ma premurosa e sempre presente nella vita dei suoi familiari, Posy si convince a vendere la casa. Ma è proprio allora che il passato torna inaspettatamente a bussare alla sua porta: Freddie, il suo grande amore, l'uomo che avrebbe voluto sposare cinquant'anni prima e che era scomparso senza dare spiegazioni, è tornato e vorrebbe far di nuovo parte della sua vita. Come se ciò non bastasse, Sam, con le sue dubbie capacità imprenditoriali, si mette in testa di rilevare Admiral House e Nick, dopo anni in Australia, torna a vivere in Inghilterra. Esistono segreti terribili, il cui potere non svanisce nel tempo e solo il vero amore può perdonare. Posy ancora non sa che sono custoditi molto, troppo, vicino a lei.
Si fermò a rimirare il gigantesco candelabro che illuminava le ampie crepe sul soffitto, l’intonaco scrostato e i cornicioni cadenti. Poi andò ad accendere il fuoco. Nella stanza faceva un freddo polare... le meravigliose tende erano sfilacciate e logore.
Posy è una donna alla soglia dei settanta che vive ad Admiral House, un’abitazione che appartiene alla sua famiglia ormai da trecento anni e che necessita di un restauro. Con grande maestria l’autrice ci racconta l’infanzia di questa donna, messa al mondo da una donna che l’abbandonerà a casa della nonna paterna e un padre scomparso prematuramente. Posy è una mente brillante, laureatasi in botanica e oggi amante del giardinaggio e della cucina.
Quindi in sostanza si, ho presente cos’hai dovuto sopportare. È tutta questione di controllo.
Oggi nella sua vita ci sono il figlio, Nick, di ritorno dall’Australia, Sam, il figlio maggiore, scapestrato e sempre alla ricerca del grande affare; la moglie di Sam, Amy, che accudisce amorevolmente i figli, lavorando e accantonando ogni sogno di gioventù per amore di un marito che francamente non lo merita.
A completare il quadro c’è Sebastian, uno scrittore che stringerà con Posy, una sincera amicizia, e a sconvolgere la vita della protagonista tornerà Freddie, il suo grande amore di gioventù con un fardello pesante sulle spalle.
Addirittura non sapeva se la “solita” Posy fosse davvero lei, o se invece fosse solo un personaggio che aveva interpretato per tutti quegli anni, un velo che si era avvolta intorno al corpo sperando di nascondere l’anima spaventata e confusa che aveva dentro.
È un romanzo scritto in terza persona, che ci permette di comprendere il punto di vista di ogni protagonista, che è ben delineato e costruito, come del resto è nello stile dell’autrice che mai lascia qualcosa al caso.
La vita di Posy è drammatica, ma nonostante ciò ha saputo trarre del bene da ogni situazione. Ha subito davvero troppe perdite importanti nel corso della sua vita; perdite che hanno segnato irrimediabilmente il suo destino, ma hanno forgiato la sua personalità.
I nipotini e la nuora l’adorano, i figli sono diametralmente sono invece opposti:  Sam è sempre bisognoso di attenzioni, mentre l’altro è indipendente ma, al contempo, molto legato alla famiglia.
Sopra di lei il cielo era solcato dalle nubi, sospinte da un vento feroce che le scompigliava i capelli e glieli sbatteva sul volto. Aveva un fastidioso ronzio alle orecchie, e il giornale che aveva comprato rischiava di volarle via dalle mani
Che dire? Semplicemente magnifico! Ogni pagina è pregna di rivelazioni, nuovi inizi e vecchie informazioni che si intrecciano creando una storia che lascia aperti molte questioni fino a un epilogo per nulla scontato o banale.
Scorrendo le pagine ho provato una grande varietà di sentimenti: odio, rabbia, gioia, felicità, tristezza  a volte, addirittura, mescolati nella stessa pagina, quasi come se il lettore fosse coprotagonista.
È una lettura un po' impegnativa ma la consiglio assolutamente.



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