DOLCE PRIGIONIA (J. SYKES)

il
17 dicembre 2019
Carissimi Pieces,
È un piacere per me parlarvi di una lettura piccante che non prevede alberi di Natale, lucine colorate e biscotti allo zenzero, ma di una cosa sono sicura: se amate il dark, la sensualità e l’erotismo, Dolce Prigionia di Julia Sykes è la storia che fa per voi. Non avrete bisogno di caloriferi o camino, Andrès Moreno vi scalderà con le sue parole… e col suo tocco.

DOLCE PRIGIONIA
JULIA SYKES
Data pubblicazione: 22.10.2019 Editore: Grey Eagle Publications Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: dark romance
Trama: Non mi piace essere toccata. Sono la dea dell’hackeraggio informatico dell’FBI. Quando mi nascondo dietro il mio schermo, mi tengo a distanza di sicurezza da tutti; isolata, potente. Nessun uomo mi ha mai toccata, ma, quando vengo rapita dal boss della droga colombiano Andrés Moreno, non ho più il diritto di rifiutare. È sfregiato e spaventoso, e il suo crudele fratello Cristian gli ha affidato il compito di piegarmi. Cerco di combattere, ma non posso sfuggire alle sue braccia forti e alla sua dura disciplina. Pretende che io accetti il suo tocco, e il mio corpo vergine non può fare a meno di reagire alle sue esperte manipolazioni.
Più rimango intrappolata con lui, più giungo a sospettare di non essere l’unica prigioniera in casa di suo fratello. Le cicatrici di Andrés sono più profonde dei diabolici solchi incisi nella sua carne, il suo dolore si riflette nelle oscure pretese che mi impone. La sua ossessione è deviata e sbagliata, ma forse sono deviata anch’io.
Voglio che mi salvino da lui? Oppure è lui quello che ha realmente bisogno di essere salvato?
Samantha Browning è la dea della tecnologia, un hacker professionista al servizio dell’FBI. È segretamente innamorata di Dex, suo unico amico maschio e collega, ma lui è fidanzato con un’altra donna e a Sam non rimane che guardarlo da lontano. Il suo mondo, però, sta per essere sovvertito da uno sconosciuto di nome Andrès Moreno, fratello di Cristian Moreno, uno spietato mafioso invischiato in traffico di droga e di donne. Dato che Samantha, infatti, sta lavorando proprio al loro caso per farli arrestare, gli uomini di Cristian la catturano, e lui la cede al fratello affinché si diverta un po’ con lei.
«Una gatita così arrabbiata. Forse dovrei tenerti in gabbia. Servirebbe a domarti?»
«Non ho bisogno di essere domata» ribattei, la rabbia che superava la paura.
Contrariamente a quanto si possa pensare, Andrès non è spietato: è un uomo dai gusti sessuali particolari, ma non è un sadico e qualcosa in Samantha lo spinge ad andarci piano con lei e a trattarla con dolcezza – benché si tratti di un rapimento in piena regola, non è lui il responsabile ma suo fratello, a cui lui stesso deve obbedire. Cristian, infatti, è un cattivo con la C maiuscola, che non guarda in faccia nemmeno un membro della sua famiglia: pretende semplicemente che i suoi ordini vengano eseguiti e ha affidato ad Andrès l’addestramento di Samantha; vuole, infatti, che il fratello l’addestri sottomettendola e facendola passare dalla loro parte, in modo che inizi a lavorare come hacker per i suoi scopi.
«Fidarmi di te?» chiesi con una risata isterica. Era una cosa impossibile, folle.
«Ti fiderai di me. mi concederai tutto. Fidati del fatto che mi prenderò cura di te.»
Ovviamente, Samantha è scettica. Razionalmente sa che deve scappare, che deve tornare a casa, anche se Andrès non la tratta male, ma il suo cuore pian piano comincia a cedere e ad abituarsi alla presenza del suo carceriere. Dopotutto, il corpo di Samantha, così come la sua mente, bramano tutto quello che Andrès le fa: lei stessa ammette di averne bisogno. Inconsapevolmente, entrambi mettono a nudo la propria anima, solcata da ferite profonde risalenti a eventi passati di cui non hanno parlato con nessuno, e diventano l’uno l’antidoto dell’altra.
Mi ha baciata. Il mio carceriere mi aveva davvero baciata. Era stata una sorpresa.
Pian piano, Samantha comincia ad accettare e ad apprezzare la presenza di Andrès, tanto da desiderare la sua compagnia e di sentirsi sola quando lui non è con lei. Tutto questo, non senza pensare di essere impazzita. In fondo, però, il suo carceriere ha un animo buono e questo lo dimostra in vari modi.
L’autrice è stata molto brava a caratterizzare i personaggi senza renderli banali. Samantha è testarda, forte, ma questo suo lato nasconde tante insicurezze e paure, dovute a traumi passati che ancora la tormentano. Il personaggio di Andrès non è spietato come può sembrare all’inizio, anzi anche lui porta con sé eventi traumatici che l’hanno segnato, ma questo non viene usato come una giustificazione per la sua predilezione per il BDSM (come viene invece sempre fatto nei dark romance). Gli piacciono il sesso e la dominazione, ma allo stesso tempo è attento ai bisogni di Samantha e le dà solo quello di cui ha bisogno.
Le scene del rapimento e anche quelle finali sono un climax ascendente di ansia, azione, paura e tengono incollati alle pagine fino alla fine, creando una suspense che arricchisce sicuramente la storia. Le scene di sesso sono accurate e sapientemente descritte, soprattutto considerando la tematica (il BDSM), di cui spesso gli autori scrivono senza cognizione di causa, scandendo in banali cliché. Insomma, una lettura in cui l’aspetto mafioso non è preponderante (non si leggono le dinamiche dell’organizzazione o le imprese dell’FBI, anzi queste cose servono sono a creare la cornice entro cui si svolge la storia di amore/odio dei due protagonisti, alla ricerca di se stessi, di uno scopo per cui continuare a vivere, di comprensione e accettazione).
Da amante dei dark romance ben scritti, non posso che consigliarvi questa storia, tenebrosa quanto basta, sensuale all’inverosimile e con un protagonista maschile da sogno! Inoltre, non è il primo libro che leggo dell’autrice e devo dire che i suoi romanzi, ricchi di suspense e azione, ma anche di erotismo, mi piacciono molto.
Non vi resta che leggerlo e farmi sapere che ne pensate!


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