GOOD GIRL (J. ASTON)

il
9 novembre 2019
Buondì lettori, oggi vi presento il primo romanzo di una dilogia firmata da Jana Aston, di cui ho letto e recensito (cercate sulla barra di ricerca del blog la recensione) la serie Wrong, per cui, quando ho letto la trama di questo nuovo romanzo della Aston mi sono detta: “Perché non leggere anche il suo ultimo libro pubblicato in Italia dalla Newton Compton Editori?”
Avrò fatto bene a dare una chance anche a Good girl? Ve lo dico dopo la trama.

GOOD GIRL
JANA ASTON
Data pubblicazione: 01.08.2019 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Good Girl Serie: Good Girl (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Lydia è l'incarnazione della brava ragazza: nonostante i suoi ventidue anni, è molto seria e responsabile. La persona in grado di farle perdere la testa non è ancora arrivata e lei non ha mai sentito il desiderio di lasciarsi andare. Ecco perché l'incontro con Rhys è destinato a sconvolgere la sua vita. Quel ragazzo affascinante, che se ne sta in disparte, ma che la osserva con uno sguardo magnetico, è in grado di risvegliare i sensi sopiti di Lydia. E se lei vuole afferrare quella promessa di felicità, forse dovrà accettare di infrangere qualcuna delle sue rigidissime regole, almeno per una sera. È arrivato, per la brava ragazza, il momento di addentrarsi in un territorio inesplorato, concedendosi una notte di follia con un perfetto sconosciuto...
No, non ci siamo. In Good girl vi erano tutte le premesse per un buon libro: trama accattivante, protagonisti potenzialmente divertenti per creare delle situazioni comiche sullo stile della Aston, un contesto fantastico come la città di Las Vegas, insomma tutti elementi per una storia che poteva funzionare, ma qualcosa è andato storto e tra poco vi dirò il perché.
Siamo a Las Vegas, Lydia si trova in un bar con la sua migliore amica, Payton, che la sfida a baciare uno sconosciuto prima della fine della serata. La nostra “Good girl” ha già adocchiato qualcuno da cui si farebbe baciare con piacere, un figo dal lato opposto al suo e, sorprendentemente l’uomo sexy a cui sta lanciando sguardi furtivi, si offre volentieri per adempire questo piacevole compito. Dopo un bacio da lasciare senza fiato, lo sconosciuto abbandona la nostra ragazza senza neanche dirle il suo nome.
Lydia Clark si è appena laureata e si appresta al suo primo impiego nel campo delle Risorse umane in un nuovo resort in costruzione. È sempre stata una studentessa diligente ed edita allo studio e nessun ragazzo fino a quel momento le aveva trasmesso la voglia si strapparsi le mutandine, così si ritrova ancora vergine a ventidue anni.
Voglio ancora innamorarmi dell’uomo perfetto, chiunque esso sia, e vivere felice con lui per sempre. È solo che non so quando arriverà quell’uomo. E se non si presentasse prima che io compia trent’anni? Non dovrò aspettare di avere trent’anni per provare il sesso.
Lydia non riesce a smettere di pensare a quel bacio e allo sconosciuto che le ha fatto provare quelle sensazioni indimenticabili, e improvvisamente ecco che se lo ritrova davanti il primo giorno di lavoro! L’uomo misterioso si chiama Rhys e, altri non è che il direttore del resort in cui Lydia è stata assunta.
Non sono abbastanza bravo per lei. Potrei rovinarla. Spezzarle il cuore, distruggere quell’ingenuo ottimismo che si sprigiona da lei, dalla punta dei piedi alla cima dei capelli.
Bene, da qui poteva nascere una bella storia tra capo e dipendente e in realtà il romanzo all’inizio stava prendendo una piega che cominciava a piacermi: lei si infatua di Rhys che è bello, ricco e di successo e, lui è incuriosito da Lydia, da quel bacio nell’ufficio di un bar e dal suo atteggiamento da brava ragazza. Il fatto è che Lydia ha dodici anni in meno di lui e fondamentalmente Rhys non cerca una relazione, anzi ha solo delle storie di sesso che iniziano la sera e terminano la mattina successiva con un “grazie e addio”, ma l’ingenuità di quella ragazza e la sua proposta di fare “qualsiasi cosa tu voglia” continuano ad eccitarlo in un modo che non aveva mai provato.
Lydia rende ogni esperienza ancora più bella. Stare con lei sa di fortuna e destino e di vincita alla lotteria. Sa di fiducia e amicizia e casa. Il suo amore è come una sorpresa talmente bella che non te la saresti mai aspettata, ma che quando la trovi, la tieni ben stretta.
A questo punto, il problema è che non mi sono piaciute le scelte dei protagonisti, la narrazione in alcuni momenti presenta pochi dialoghi e quei pochi non mi hanno per niente soddisfatta. La protagonista e il suo lato ingenuo e inesperto a lungo andare stancano, il protagonista mi ha lasciata indifferente e lo stile dell’autrice – che avevo apprezzato nella precedente serie – mi è sembrato forzato, cerca di essere ironica e divertente, di far ridere a tutti i costi ma non ci riesce. Per ultimo, la parte finale è troppo veloce, eravamo nel bel mezzo della storia e in un secondo siamo arrivati all’epilogo come se la Aston avesse fretta di concludere la storia. Peccato, mi aspettavo mooolto di più.
Alla prossima!

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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