SOLO TU NELL'UNIVERSO (S.NEY)

il
26 ottobre 2019
Buon sabato Pieces, vi avevo detto che sarei tornata con la recensione di un nuovo libro di Sara Ney, ma stavolta parliamo della Jock Hard series con Solo tu nell’universo edito da Newton Compton Editori.
L’ambientazione è sempre quella del college dell’Iowa, ma lo sport è diverso: il baseball. Pronti ad entrare al Jock Row?

SOLO TU NELL'UNIVERSO
SARA NEY
Data pubblicazione: 30.05.19 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Jock Row Serie: serie Jock Hard (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: new adult/sport romance
Trama: Scarlett è la tipica ragazza che si offre di non bere per poter guidare a fine serata. Quella che ha sempre tutto perfettamente organizzato fin nei minimi dettagli. Quella che tiene i capelli alle ragazze quando hanno esagerato con i cocktail... Lei e le sue amiche frequentano il Jock Row, il posto più esclusivo di tutto il campus universitario, famoso perché è lì che si concentrano tutti gli atleti del college a fine giornata. E Scarlett è, dal canto suo, una campionessa mondiale nel tenere le amiche fuori dai guai e i ragazzi a distanza di sicurezza. Ma il suo primato non tarda a causarle dei problemi: la fama di guastafeste le chiude ben presto in faccia le porte del Jock Row. "Rowdy" Wade è la punta di diamante della squadra di baseball dell'università, nonché lo sfigato a cui è toccato l'ingrato compito di tenere Miss Perfezione fuori dalla porta del locale, per evitare che rovini altre feste con le sue stupide regole. Peccato che Scarlett non abbia nessuna intenzione di essere lasciata fuori.
Vi è mai capitato di andare ad una festa con quell’amica che non ne ha voglia? Quella ragazza precisina che non beve e a cui non interessa attirare l’attenzione dei ragazzi? La maggior parte di voi risponderà affermativamente, quindi vi chiedo: se foste proprio voi quella ragazza? Entrate per un attimo nei panni di Scarlett – la nostra protagonista – lei è proprio così; si reca alle feste più esclusive del college infagottata in un maglione pesante, cappotto, sciarpa e guanti, mentre le sue amiche sfidano il freddo in minigonna e scarpe col tacco… ah, e non dimentichiamo la borsa gigante in cui conserva merendine di tutti i tipi. A questo pacchetto dobbiamo aggiungere delle battute intelligenti e pungenti, un tono sarcastico e l’atteggiamento da maestrina Insomma è proprio una rompi… scatole di prima categoria e mi ha fatta divertire tantissimo durante la lettura!
È raro che le protagoniste femminili mi stiano simpatiche fin da subito, ma con lei c’è stato subito un feeling particolare che l’ha resa indiscutibilmente la mia eroina.
Un sacco di atleti presuntuosi radunati in uno spazio stretto. Nella stanza manca l’ossigeno, deve essere per questo che si comportano come dei coglioni.
Simpatica sì, a meno che non siate due atleti che tentino di affascinare le loro prede e, la suddetta ragazza non vi stia rovinando la piazza, smontando in quattro e quattr’otto il vostro sudato operato fino a quel momento.
È quello che succede durante la festa al Jock Row – la casa del baseball – e così i due atleti sono costretti a chiedere aiuto a Rowdy, il supervisore per quella sera, che avrà il compito di cacciare Scarlett dalla festa.
Imponente ed intenso, abbassa lo sguardo su di me mentre mi stringe leggermente la spalla con le dita, facendomi concentrare l’attenzione sul suo viso.
Ha gli occhi verdi chiari, con le pieghe di espressione agli angoli, come se sorridesse con facilità quando non sta guardando male la gente.
Labbra morbide, atteggiate in una piega imperscrutabile e infelice: è irritato, ma non come i suoi amici. Capisco immediatamente che è più socievole, ma in questo momento sta facendo decisamente sul serio.
Porca miseria se è intenso.
Pensierosa, mi chiedo quale sia il suo problema e perché stringa la mia spalla in una morsa. Cos’hanno questi maledetti ragazzi che giocano a baseball? Perché sono così scorbutici? Qualcuno ha pisciato sui loro trofei da terzi classificati?
Rowdy Wade è il capitano della squadra di baseball. Imponente, sguardo irritato che lo rende ancora più sexy e pronto ad accompagnare gentilmente la “Signorina so tutto io” all’uscita. Secondo voi, Scarlett rinuncerà così facilmente? Ovviamente no!
Rowdy, perciò, si trova costretto a fare da babysitter a quella strana ragazza che non smette di parlare e lo farà anche le sere successive, che diventeranno un appuntamento non programmato tra loro.
Durante il romanzo Rowdy si dimostra un ragazzo avvenente, pieno di carisma, oltre che intelligente e dolce. E poi ha una madre che scrive historical romance e prende appunti mentre il figlio si confida con lei; ditemi se non sarebbe un perfetto fidanzato.
«Che c’è? Mi hai visto dall’altro lato della stanza e hai deciso che ero irresistibile? Che mi dovevi assolutamente parlare?». Ah ah. «Non me lo dire, non riesci a resistere a un soffice maglione marrone?». Cerco di fare la spavalda, ma la tensione mi tradisce e mi trema la voce.
Ehm… sono un attimo perplessa dopo la fine di questo romanzo e, vi spiego il perché facendo finta di dividerlo a metà, come se fossero due libri separati. La prima parte mi è piaciuta moltissimo e ho ritrovato i tratti distintivi di una delle mie autrici preferite: la sua spiccata ironia, il suo modo di raccontare le storie, i personaggi spiritosi e sexy, lo stile brillante, insomma tutto quello che mi piace di Sara Ney.
La seconda parte, invece, è leggermente piatta. I protagonisti iniziano una relazione e da quel momento la storia perde un po’ di brio, le battute divertenti non sono più così frequenti e ci si concentra solo sullo sviluppo della storia d’amore. Nei ringraziamenti (sì leggo anche i ringraziamenti) l’autrice afferma di aver voluto creare una storia d’amore senza drammi; ci può stare, ma la mancanza di un colpo di scena finale si sente, c’era bisogno di un qualcosa che facesse fremere il lettore fino al tanto sospirato lieto fine.
Quindi facendo una media tra il voto della prima parte e quello della seconda, non mi sento di dare più di quattro cuoricini poiché questo libro mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca per come potevano andare le cose e per qualche refuso disseminato qua e là che non fa mai piacere.

[Copia arc ricevuta dall'editore]
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