Salve lettrici! Oggi vi parlerò della nuova edizione di “Rock You” di Mia Another, da pochi giorni pubblicata grazie a More Stories. Il libro è il primo volume di una dilogia music romance.
Se amate il genere, non potete perdere l’occasione di leggerlo.
ROCK YOU
MIA ANOTHER
Data pubblicazione: 04.10.2019 Editore: More Stories Serie: Rock You (#1) Finale: Cliffhanger Genere: music romance
Trama: La vita di Veronica scorre monotona, intrappolata in una routine grigia fatta di mille regole da seguire, tailleur eleganti, locali costosi e amici poco sinceri. Le uniche cose che le permettono di riprendere fiato sono il suo amato violino, la passione per la musica e l'affetto incondizionato del padre, che farebbe di tutto pur di renderla felice.
Il suo equilibrio di cristallo, però, va totalmente in frantumi quando è costretta a sposare Kain, il suo amico di infanzia.
Carisma da leader, maniere impertinenti, inchiostro sulla pelle e una band al seguito, Kain Valentine è una vera rockstar, e non ha bisogno di chiederle il permesso per abbattere le barriere del suo cuore di ghiaccio.
Kain Valentine e Veronica Sovereign sono due ragazzi più che diversi: lui è un chitarrista scanzonato e cantante rocker con tatuaggi, “bad boy” dal carattere forte; lei invece, bambolina “perfettina”, un po’ snob e un’ottima violinista. Se non fosse per i loro padri, collaboratori in affari, difficilmente avrebbero avuto occasioni di conoscersi.
Da piccoli, infatti, trascorrevano le estati insieme solamente perché i genitori erano ottimi amici. Col tempo però, le strade delle loro famiglie si sono divise permettendo così di seguire percorsi ben distinti. Nel presente però Kain e Veronica si troveranno, senza potersi realmente opporre, di nuovo insieme grazie a un piano ben orchestrato del padre di lei. Henry Sovereign, infatti, memore della vecchia amicizia con Vance Valentine, che sta morendo senza lasciare una solida eredità al figlio, propone alla figlia Veronica di acquistare all’asta la vecchia villa dei Valentine, contrarre matrimonio con Kain e poi, a divorzio ottenuto, abbonargli la proprietà di parte della casa come risarcimento. I ragazzi non sono molto propensi a prestarsi a quest’accordo ma, alla fine cedono: la loro “storia d’amore” è dunque forzata e il solo talento musicale potrebbe accomunarli davvero; vecchi sentimenti ed emozioni represse torneranno a galla. Basteranno per farli “suonare insieme” come da bambini?
Avevo letto già in precedenza il romanzo quando l’autrice l’aveva pubblicato come self e mi era piaciuto molto: i personaggi hanno delle personalità nette ben definite che tuttavia nascondono sfumature che li rendono complessi e veri, da scoprire a tutto tondo. Veronica, ad esempio, appare debole, priva di una vera autostima, spesso sottomessa al volere degli altri più che al suo, ma ciò è dovuto a un’educazione familiare rigida e ad amicizie che hanno approfittato delle sue debolezze.
Il doppio punto di vista contribuisce perfettamente a rappresentarli ed esprime bene l’evoluzione della loro storia che è parallela a quella dei loro caratteri personali.
L’Another li ha descritti benissimo senza, come suo solito, smentirsi. Le loro emozioni sono nette e difficilmente fraintendibili per cui è facile anche immedesimarsi in essi per meglio capirne le azioni. L’ambientazione non è invece improntata su un luogo preciso, ma ciò non è un vero difetto perché si è puntato più sui caratteri dei personaggi, tralasciando quindi i dettagli ambientali.
La storia di Kain e Veronica in questo libro però è all’inizio ma non al suo culmine; la fine del romanzo è per loro un altro inizio perché, seppure abbiano raggiunto un equilibrio, esso non è solido, è ancora precario e a rischio. Kain e Veronica hanno molto ancora da dire e lo faranno nel volume successivo.
La personalità di Kain, giudicata, forse troppo dura per essere un modello da seguire, è stata limata e ridimensionata e ciò ne ha intaccato la sua essenza: è sempre lui ma, a volte, sembra anche perdersi. Veronica, invece, appare ancor più debole anche se non lo è realmente perché è stata privata di molti suoi pensieri che contribuivano a spiegare le sue paure; in tal modo, è comunque evidente la sua forza interiore ma così sembra più sottotono di quel che è.
E lasciatemi dire qualcosa anche sulla cover. La copertina nuova è totalmente incoerente e, rispetto versione self, non esprime per nulla l’essenza della storia che va rappresentate. I libri non si giudicano solo dalla copertina, è vero, quindi si può soprassedere per salvaguardare il contenuto ma, se avesse avuto anche un solo dettaglio inerente veramente attinente alla personalità dei personaggi, sarebbe stato meglio. Diciamo che questa cover è un troppo “country” per una storia “rock” e potente come questa.
Il romanzo è comunque consigliato, non potete perdervi l’opportunità di conoscere questi ragazzi così promettenti. Mia Another ha talento e, che pubblichi da self o con l’ausilio di tutti i benefici di una casa editrice, la sua verve non viene mai meno.
Da piccoli, infatti, trascorrevano le estati insieme solamente perché i genitori erano ottimi amici. Col tempo però, le strade delle loro famiglie si sono divise permettendo così di seguire percorsi ben distinti. Nel presente però Kain e Veronica si troveranno, senza potersi realmente opporre, di nuovo insieme grazie a un piano ben orchestrato del padre di lei. Henry Sovereign, infatti, memore della vecchia amicizia con Vance Valentine, che sta morendo senza lasciare una solida eredità al figlio, propone alla figlia Veronica di acquistare all’asta la vecchia villa dei Valentine, contrarre matrimonio con Kain e poi, a divorzio ottenuto, abbonargli la proprietà di parte della casa come risarcimento. I ragazzi non sono molto propensi a prestarsi a quest’accordo ma, alla fine cedono: la loro “storia d’amore” è dunque forzata e il solo talento musicale potrebbe accomunarli davvero; vecchi sentimenti ed emozioni represse torneranno a galla. Basteranno per farli “suonare insieme” come da bambini?
Avevo letto già in precedenza il romanzo quando l’autrice l’aveva pubblicato come self e mi era piaciuto molto: i personaggi hanno delle personalità nette ben definite che tuttavia nascondono sfumature che li rendono complessi e veri, da scoprire a tutto tondo. Veronica, ad esempio, appare debole, priva di una vera autostima, spesso sottomessa al volere degli altri più che al suo, ma ciò è dovuto a un’educazione familiare rigida e ad amicizie che hanno approfittato delle sue debolezze.
Quella ragazza era chiusa in una gabbia di insegnamenti severi e buonsenso. Si muoveva come un burattino e non aveva mai il coraggio di spezzare i fili che la tenevano prigioniera. Ma non toccava a me salvarla. Io volevo solo che mi ascoltasse suonare.Kain invece ha la pelle più dura; non si lascia scalfire facilmente, eppure ha punti deboli anche lui: la sua situazione familiare non è delle più rosee (padre truffatore e detenuto, madre schizofrenica), sono stati la sua musica e il duro lavoro per poterne vivere a farlo andare avanti e a renderlo il duro che appare.
Lo invidiavo, lo odiavo, ma al tempo stesso lo ammiravo e avrei dato qualsiasi cosa per avere un po’ della sua sfacciataggine.Insieme, i due ragazzi si aiuteranno a vicenda a scoprirsi e a capirsi per esprimere al meglio le proprie personalità migliorandosi a vicenda. Impareranno a suonare all’unisono, creando una melodia che racchiuda le migliori qualità di entrambi.
Il doppio punto di vista contribuisce perfettamente a rappresentarli ed esprime bene l’evoluzione della loro storia che è parallela a quella dei loro caratteri personali.
L’Another li ha descritti benissimo senza, come suo solito, smentirsi. Le loro emozioni sono nette e difficilmente fraintendibili per cui è facile anche immedesimarsi in essi per meglio capirne le azioni. L’ambientazione non è invece improntata su un luogo preciso, ma ciò non è un vero difetto perché si è puntato più sui caratteri dei personaggi, tralasciando quindi i dettagli ambientali.
La storia di Kain e Veronica in questo libro però è all’inizio ma non al suo culmine; la fine del romanzo è per loro un altro inizio perché, seppure abbiano raggiunto un equilibrio, esso non è solido, è ancora precario e a rischio. Kain e Veronica hanno molto ancora da dire e lo faranno nel volume successivo.
Lui prendeva tutte le mie insicurezze e le frantumava, le trasformava in musica. Faceva di me una bellissima canzone, che nessun altro sapeva suonare.Questa nuova edizione di “Rock You” ha mantenuto l’essenza dell’edizione self, non è cambiata molto in termini di trama e scene, però ha anche qualche difetto evidente che in precedenza non c’era. Il punto debole della vecchia edizione era, a mio parere, l’estrema ricchezza di dettagli che rendevano spesso alcuni capitoli un po’ opprimenti, quasi pesanti. Un buon editing avrebbe sicuramente giovato alla base già più che buona; sembra invece che abbia peggiorato le cose in molti frangenti. I dettagli sono stati limati, ma forse troppo; i capitoli adesso sono brevi e sembrano quasi troncati.
La personalità di Kain, giudicata, forse troppo dura per essere un modello da seguire, è stata limata e ridimensionata e ciò ne ha intaccato la sua essenza: è sempre lui ma, a volte, sembra anche perdersi. Veronica, invece, appare ancor più debole anche se non lo è realmente perché è stata privata di molti suoi pensieri che contribuivano a spiegare le sue paure; in tal modo, è comunque evidente la sua forza interiore ma così sembra più sottotono di quel che è.
E lasciatemi dire qualcosa anche sulla cover. La copertina nuova è totalmente incoerente e, rispetto versione self, non esprime per nulla l’essenza della storia che va rappresentate. I libri non si giudicano solo dalla copertina, è vero, quindi si può soprassedere per salvaguardare il contenuto ma, se avesse avuto anche un solo dettaglio inerente veramente attinente alla personalità dei personaggi, sarebbe stato meglio. Diciamo che questa cover è un troppo “country” per una storia “rock” e potente come questa.
Il romanzo è comunque consigliato, non potete perdervi l’opportunità di conoscere questi ragazzi così promettenti. Mia Another ha talento e, che pubblichi da self o con l’ausilio di tutti i benefici di una casa editrice, la sua verve non viene mai meno.
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