LENA E LA TEMPESTA (A. GAZZOLA)

il
21 ottobre 2019

Buongiorno amici del blog!
Oggi vi parlo di un libro breve ma intenso, uscito lo scorso maggio ma che io letto solo in questi ultimi giorni, “Lena e la tempesta” di Alessia Gazzola, edito Garzanti.

LENA E LA TEMPESTA
ALESSIA GAZZOLA
Data pubblicazione: 06.05.2019 Editore: Garzanti Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: narrativa contemporanea
Trama: Si dice che ciascuno di noi, nel corso della propria vita, accumuli in media tredici segreti. Di questi, solo cinque sono davvero inconfessabili. Lena ne ha soltanto uno, ma si fa sentire dentro come se ne valesse mille. E per quanto si sforzi di dimenticarlo, è inevitabile per lei ripensarci mentre dal traghetto scorge l'isola di Levura, meta del suo viaggio. Levura, frastagliata e selvaggia, dove ha passato le estati indimenticabili della sua giovinezza. Dove non ha più rimesso piede da quando aveva quindici anni. Da quando ogni cosa è cambiata. Ora suo padre le ha regalato la casa di famiglia e lei ha deciso di affittarla per dare una svolta alla sua esistenza. Perché si sente alla deriva, come una barca persa tra le onde. Perché il suo lavoro di illustratrice, che ama, è ad un vicolo cieco. Lena non sarebbe mai voluta tornare a Levura, non sarebbe mai voluta tornare tra quelle mura. Ma è l'unica possibilità che ha. Mentre apre le finestre arrugginite e il vento che sa di mare fa muovere le tende, i momenti trascorsi dell'ultima vacanza lì riaffiorano piano piano: le chiacchierate, gli schizzi d'acqua sul viso, le passeggiate sulla spiaggia. E insieme il ricordo di quel giorno impresso a fuoco nella sua mente. II suo progetto è quello di stare sull'isola solo qualche giorno, trovare degli affittuari e ricominciare altrove tutto quello che c'è da ricominciare. Eppure nulla va come aveva immaginato. Lena non sa che quei giorni che abbronzano il suo viso chiaro e delicato saranno per lei molto di più. Ancora non sa che ci si può proteggere dalle emozioni con una corazza, ma c'è sempre qualcuno pronto a scalfirla, come Tommaso l'affascinante ragazzo che giorno dopo giorno la aiuterà a capire chi vuole essere davvero. Non sa che la verità ha mille sfumature. Che nulla è davvero inconfessabile perché la colpa spesso non è dove credevamo che fosse.
Lena ha trent’anni e un segreto tenuto ben stretto da quindici. È una disegnatrice ma ora, vittima di una crisi di idee, sta per trasferirsi nel luogo dove quel segreto è nato; è l’isola di Levura, vicino a Palermo, dove trascorreva da piccola le sue estati nella villa di famiglia, e in cui non mette piede proprio da metà della sua vita. Il padre le ha donato proprio quella casa e ora è anche la sua unica salvezza (economica più che altro).
Lena poi, sentimentalmente, ha poco da dire ma molto da dare, per cui quando a Levura incontra il suo nuovo vicino, il giovane medico Tommaso, nuovi spiragli di felicità sono all’orizzonte, ma i segreti – suoi e altrui – non sono certamente da meno.
Una storia breve ma forte, potente, poco prevedibile e che non lascia spazio all’immaginazione ma solo alla riflessione.
La Gazzola ha creato una Lena consapevole delle sue virtù ma anche dei suoi difetti (forse anche troppo), che vive da anni con un grosso trauma emotivo e fisico, e averlo reso anche un segreto, per tutti tranne che per sé stessa, ne ha aggravato il peso. La protagonista però non è l’unica che ha vissuto e tenuto quel segreto per anni, infatti, è alla fine il “coup de théatre” inaspettato che svolta la situazione.
Gli indizi non mancavano nel testo, però portavano a una netta direzione rivelatasi poi fallace, e ciò ha rivoluzionato in meglio l’intera storia.
I personaggi secondari sono dediti a uno scopo ben preciso, non sono creati a caso, anzi partecipano attivamente al percorso di crescita della protagonista. Tommaso è la parte amorosa e sentimentale che manca alla ragazza, ma non è solo quel che sembra, ha difetti e segreti anche lui e saranno questi stessi a convincere Lena della sua bontà. Tutti alla fine soffriamo (o soffriremo) ma sta nell’accettarlo che giustifica e gratifica il tutto.
L’ambientazione è perfetta. L’isola è protagonista indiscussa e ammirarla con Lena è un vero spettacolo anche per gli occhi se si provano a immaginare i disegni creati dal suo genio e dalla sua matita. Sembra di essere lì con lei e i suoi antagonisti; sembra che il caldo, il mare, le case colpiscano anche chi li sta solo leggendo, per cui è impossibile non sentirsi turisti o nativi di Levura.
Questo breve romanzo è scritto con un linguaggio semplice ma giusto, uno stile dettagliato come doveva essere nelle descrizioni di paesaggi e personaggi, ma soprattutto è pungente: non c’è una frase lasciata al caso, tutto è studiato per creare un determinato sentimento o emozione.
Il libro è diviso in tre sezioni e lette separatamente contribuiscono ancor più a dar forza al messaggio sottotesto dell’intera stesura. L’autrice è famosa per una serie letteraria, che ha anche varcato i confini televisivi, ma io della sua penna ho letto solo questo romanzo che si discosta completamente dai soggetti di quella serie.
Ho voluto provare a scoprirla di là dai suoi personaggi più conosciuti per apprezzare la sua scrittura senza celebri l’hype. Non so se ho peccato o se abbia fatto davvero la scelta giusta, ma con questo romanzo ho comunque trovato del talento, una penna che non mi ha lasciato indifferente e che probabilmente mi porterà a leggere anche le sue opere precedenti e successive.
Il libro mi è piaciuto molto perché seppur mi sembrasse scontato in taluni casi, in realtà poi mi ha colpito positivamente proprio per averlo fatto. Ve lo consiglio se siete in cerca di riflessioni ma allo stesso tempo di nascondervi su un’isola in santa pace; di rilassarvi ma anche di mettere da parte voi stessi per apprezzare meglio chi vi circonda. Un libro davvero bello che sicuramente porterò nel cuore.

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