CERCASI AMORE A TEMPO PIENO (Z. RAHEEM)

il
28 agosto 2019
Cari lettori, eccomi tornata con una nuova recensione. Oggi vi parlerò di un libro che è giusto giudicare dalla sua copertina, perché è davvero bellissima. Sto parlando di “Cercasi amore a tempo pieno” di Zara Raheem. I grafici della Newton Compton questa volta si sono superati. Al di là dei ghirigori e della tonalità di giallo – entrambi, in ogni caso, azzeccatissimi – il punto di forza di questa cover è la clessidra che tiene in mano la ragazza col sari. Il senso di questo romanzo – che tra l’altro segna l’esordio da scrittrice della Raheem – sta tutto in quel piccolo oggetto di vetro. Vi siete mai sentiti come l’ultimo granello di sabbia che dall’ampolla superiore di una clessidra cade giù verso quella inferiore?

CERCASI AMORE A TEMPO PIENO
ZARA RAHEEM
Data pubblicazione: 25.07.2019 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: The Marriage Clock Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: narrativa contemporanea
Trama: I genitori di Leila Abid sono molto legati alla tradizione. Per loro è inaccettabile che la loro figlia, a quasi trent’anni, non sia ancora sposata con un bravo ragazzo. Ma Leila ha passato la vita a sognare un grande amore come quello dei suoi adorati film di Bollywood. Secondo lei la scintilla dovrebbe scattare prima del matrimonio, e non dopo! Il problema è che del colpo di fulmine ancora non si vede neanche l’ombra e l’insistenza dei suoi genitori comincia a renderla piuttosto nervosa. Possibile che il problema siano le sue aspettative troppo alte sull’amore? Forse è davvero arrivato il momento di guardarsi intorno. E così, stringe un patto con i suoi genitori: avrà tempo fino alla festa del loro anniversario di nozze, alla quale mancano tre mesi esatti, per innamorarsi. In caso contrario, accetterà un matrimonio combinato. In una corsa contro il tempo tra appuntamenti al buio, siti di incontri e speed date, Leila dovrà fare del suo meglio per trovare a tutti i costi “l’uomo giusto”.
Ecco la condizione – più che precaria – di Leila Abid, la protagonista della storia. Una ragazza vicina ai trenta anni che si ritrova a fare i conti con le tradizioni della cultura alla quale appartiene e della religione che professa. Nella sua testa c’è un tarlo con accento indiano, credo musulmano e la stessa insistenza di una goccia cinese: “una donna” – recita il pensiero fisso che la tormenta – “non può considerarsi completa senza un marito al suo fianco”. In casa, poi, nessuno le è d’aiuto. Suo padre e soprattutto sua madre tifano per l’avversario. Tarlo 1 – Leila 0.
A un tratto invidiavo quelle coppie carine che avevano un ricordo dolce e romantico del loro primo incontro. “Abbiamo allungato entrambi la mano per afferrare l’ultima copia di Jane Eyre in libreria e da lì lui è stato sempre il mio Rochester!”.
E intanto il tempo scorre. I granelli scendono giù dalla clessidra sempre più veloci, sembra quasi che qualcuno si stia divertendo a scuotere l’ampolla. Forse è la madre ad affrettare i tempi, incalzando la figlia e compilando assurde schede di potenziali mariti. O forse è il padre, che pur di assecondare la moglie dimentica che la scelta dello sposo rientrerebbe nelle prerogative della ragazza. In realtà, però, è la stessa Leila che – decisa a non deludere i genitori – finisce col convincersi di dover affrontare una corsa contro il tempo.
Come sarebbe stato il mio dolce racconto del primo incontro? “Oh, mia madre aveva avuto il numero da una sensale di matrimoni e, dato che era già passato un mese dei tre che avevo a disposizione e avevo esaurito tutte le altre risorse, ho pensato: perché no?”. Sospirai. Ma certo, ci pensano i sudasiatici a trovare il modo di spazzare via ogni briciolo di romanticismo dalla situazione.
Quindi iniziano gli appuntamenti al buio con una serie di ragazzi appartenenti a una cerchia ristretta della comunità indiana presente a New York. Sono esilaranti e paradossali: le pretese – piuttosto elevate – di Leila si scontrano con dei casi umani rari. E fa davvero ridere pensare che qualcuno li abbia persino selezionati per lei. La ragazza li depenna dalla lista e la madre condanna i suoi gusti troppo difficili. Così si arriva a un ultimatum. In pochissimi giorni Leila dovrà scegliere qualcuno, altrimenti ci penseranno i suoi genitori a farlo per lei.
Sospirai e chiusi gli occhi, cercando di immaginare come sarebbe stata la mia vita se non fossi stata indiana. Se non fossero stati posti dei limiti temporali al mio futuro, e se fossi stata libera di cercare l’amore a modo mio. Starei ancora cercando la stessa cosa? Pensai alla mia lista di quarantasei qualità. Il problema non era chi stavo cercando, ma come lo stavo cercando.
È proprio quando la situazione appare critica che il destino si diverte a renderla addirittura esasperante. La sorte spara sulla croce rossa e Leila si ritrova definitivamente k.o. E le cose di certo non migliorano quando la madre la trascina in India per partecipare al matrimonio della cugina. Quella che ha accettato un futuro marito che non ha mai visto in vita sua. Uno scenario che fa accapponare la pelle a Leila, sempre più preoccupata per il suo futuro. Ma sarà proprio nella terra d’origine di tutte le tradizioni e credenze che le hanno stravolto la vita che la nostra moderna eroina, non senza fatica, troverà l’aiuto che le serve per fare a pezzi – una volta per tutte – quella maledetta clessidra.
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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