LOVEBOOK (S.SPARACO)

il
27 giugno 2019
Buongiorno Lettrici,
Oggi vi parlo di un libro dolce come lo zucchero filato che mi ha fatto passare qualche ora spensierata: Lovebook di Simona Sparaco edito nel 2010 da Newton Compton Editori.
Seguitemi dopo la trama per saperne di più.

LOVEBOOK
SIMONA SPARACO
Data pubblicazione: 06.10.2010 Editore: Newton Compton Editori Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Solidea ha solo otto anni quando all’uscita di scuola incontra Edoardo, un adolescente sicuro di sé, dall’andatura spavalda e lo sguardo intrigante. Non è che una bambina con le trecce e i pon pon, ma non ha dubbi: Edoardo è il grande amore della sua vita. La differenza di età però, a quei tempi di scuola, si rivela una barriera insormontabile: possibile che il destino abbia intenzione di farli incontrare così presto? Quindici anni più tardi, dopo una lunga e disastrosa relazione sentimentale, nella mente di Solidea si riaffaccia il ricordo di Edoardo, e questa volta basta digitare il suo nome su una tastiera per dare una mano al destino e ritrovarlo su Facebook. Sembra facile ma, si sa, il destino ha i suoi tempi. Ha inizio così una romantica e divertente avventura, una storia raccontata a due voci, ricca di colpi di scena e imprevisti, perché anche ai tempi di Facebook, dove tutto si consuma in modo così rapido e bulimico, un amore può essere intenso e sofferto, come quando era necessario attraversare a vela gli oceani per ritrovarsi.
Leggere Lovebook è stato come fare un salto temporale all’indietro ed essere catapultata nel 2009, quando mi sono approcciata per la prima volta al mondo di Facebook.
Proprio come Solidea, la protagonista, che spinta dalla cugina e dalla sorella adolescenti, si convince ad aprire il proprio account, non sapendo bene cosa aspettarsi da questo nuovo mondo virtuale.
La storia con lo storico fidanzato è appena finita, non per suo volere, e il suo lavoro nella cartolibreria di famiglia la fa sentire bloccata in un limbo fatto di penne e fogli polverosi da cui non riuscirà mai a uscire.
Allo stesso modo, Edoardo sta attraversando un periodo decisamente no con la fidanzata – che vuole diventare il clone della suocera e far parte della sua famiglia facoltosa– e l’azienda famigliare di vini di cui sente tutto il peso sulle spalle.
Edoardo è stato per anni la cotta di Solidea, che fin da bambina fuori da scuola lo idolatrava e lo considerava il suo unico amore. Lui dal canto suo, è sempre stato affascinato da quella bambina bionda che dimostrava un interesse così genuino nei suoi confronti.
Chissà perché, mi torna di nuovo in mente la bambina del liceo. I suoi occhioni verdi, bellissimi, spalancati su di me, per anni sono stati una costante. Quando meno me lo aspettavo, la vedevo spuntare da qualche parte. Aveva una forza straordinaria, se non era amore era qualcosa che gli somigliava molto.
Inevitabilmente, i loro incontri sono destinati a diradarsi quando Edoardo inizia a frequentare l’università e Solidea appena adolescente incontra quello che sarà il suo fidanzato per nove anni, fino ad oggi. Fino a quando per varie coincidenze, o solo perché il destino ha voluto così, i due si ritrovano sul social network instaurando da subito un rapporto intimo e dolce, come se i quindici anni trascorsi non fossero mai passati.
Nonostante tutto, i due decidono di non incontrarsi di persona per lungo tempo, giocando un po’ a essere protagonisti di un remake del film Serendipity; se è destino accadrà, lasciando il lettore in balia dell’attesa.
Quando è destino che ti devi rincontrare, Facebook non serve.
Lovebook è una storia d’amore scorrevole che vi ruberà il cuore, ma non è solo il rapporto tra Edo e Sole a far da protagonista al romanzo!
Scavando a fondo, ma neanche troppo, è palese che una buona fetta del romanzo sia dedicata ai valori della famiglia e ai rapporti con genitori e nonni, nonché all’importanza di apprezzare i sacrifici che sono stati fatti in passato e che ci rendono ciò che siamo oggi.
Risulta altrettanto chiaro l’intento di mettere a confronto gli ideali di una volta con la modernità in cui ci hanno condotto i social network, e la possibilità di far coesistere le due cose senza troppe difficoltà.
La scrittura brillante dell’autrice mi è piaciuta, anche se a tratti è stata leggermente piatta, ma la storia è comunque avvincente e coinvolgente, e si fa leggere molto volentieri.
Ho apprezzato i riferimenti ai dettagli parigini, così amati da Solidea la sua vasca in soggiorno, la sua fissazione con la fotografia dell’Hotel de Ville e la sua semplice ignoranza in tutto ciò che è moderno, come gli slang del migliore amico.
Ovviamente a condire il tutto e a seminare un po’ di pepe nel romanzo ci penseranno i personaggi secondari che animano la scenografia di una storia altrimenti perfetta che aspettava solo una seconda occasione per essere vissuta e un finale da sogno.

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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