[REVIEW PARTY] FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE (P.DUCHAMP)

il
18 maggio 2019

Buongiorno lettori, sto adorando sempre di più la collana Historical Romance della Dri Editore che ogni volta sforna dei piccoli capolavori e mi fa conoscere nuove e talentuose autrici.
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Pitti Duchamp: Frittelle al miele e altre dolcezze, perciò seguitemi dopo la trama per saperne di più.

FRITTELLE AL MIELE E ALTRE DOLCEZZE
PITTI DUCHAMP
Data pubblicazione: 07/05/2019 Editore: Dri Editore Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Historical Romance
Trama: Londra, 1818. Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose.
Ammetto che leggendo le primissime pagine ho faticato a capire di cosa si stesse parlando, ma superato questo primo blocco la storia è partita alla grande.
La scrittura di Pitti Duchamp è scorrevole e allo stesso tempo elegante, rispetta perfettamente tutti i canoni e le articolazioni dell’epoca pur rimanendo semplice e frizzante e la narrazione in terza persona è decisamente azzeccata.
I personaggi sono descritti in modo splendido e mi rimarranno nel cuore per un bel po’; ho adorato il cambiamento del Duca che in compagnia di questa ragazza non perfetta si scioglie come burro al sole grazie a queste speciali frittelle al miele.
“Io mi alzo alle sei di mattina solo per sentire il vostro profumo di frittella, milady. Ed è un profumo adorabile” C'è mai stato al mondo poeta pià soave? No, penso Lisette.
Magnus, duca di Camden è un trentenne di bell’aspetto corteggiato da ogni dama in età da marito, ma non ama la mondanità, predilige la sua comoda dimora e le passeggiate nella natura con il suo cagnolino George. Cerca di essere sempre attivo in politica come il suo titolo richiede e anche se non è tra le sue priorità, sa che ben presto dovrà trovarsi una moglie bella e adeguata che porti avanti il suo ducato. Il suo attaccamento al ton e ai suoi doveri da Duca, a volte gli fanno perdere di vista cosa è veramente giusto, e soprattutto cosa realmente desidera il suo cuore.
Lisette non è la protagonista che tutti siamo abituati a leggere nei regency. Non è alta né leggiadra, è morbida come le frittelle e i dolci che ama tanto cucinare, sfoggia lunghi e soffici capelli neri e la sua unica arma è il sorriso. Lisette sorride sempre, sia che l’occasione lo richieda, sia quando subisce un torto. Non si atteggia mai a dama, non perde mai la pazienza e pur rispondendo per le rime addirittura al Duca, accompagna qualsiasi situazione con un sorriso (e con qualche bon bon cucinato da lei sempre pronto nelle sue tasche).
Durante il loro secondo incontro, a casa di Lisette, il Duca pur costringendosi a non apprezzare l’aspetto della ragazza, così lontana dai canoni che lui stesso predilige per una sua ipotetica futura moglie, deve ammettere a sé stesso di esserne rimasto incantato, soprattutto dal suo essere e dalla sua personalità.
Eppure non smise di sorridere, perché il sorriso è un'arma da un lato ma un seme dall'altro. Chi semina sorrisi ne raccoglierà quattro volte tanto, così le diceva suo padre.
La ragione comunque, gli ricorda che è lì per un motivo ben preciso, ossia scoprire se il padre della ragazza è quel traditore che tutti sospettano e se davvero stia cospirano con i francesi a discapito dell’Inghilterra.
Rincontrare per caso Lisette durante le sue camminate mattutine, liberi da ogni vincolo del ton e da occhi indiscreti, sembra un segno del destino. Perché non approfittare di questa fanciulla così interessante per avvicinarsi al padre e scoprire così la verità? Due piccioni con una fava.
E se Lisette capisce ben presto che il Duca le ha rubato il cuore, il nobile rifugge i suoi sentimenti finché la simpatica e pettegola sorella, il cui personaggio secondario è decisamente rilevante per la coppia e per la narrazione, trova un modo decisamente efficace per fargli capire cosa vuole davvero e che soprattutto, a volte l’apparenza inganna. Non sempre la donna più interessante e perfetta, si nasconde in un guscio impeccabile con la faccia d’angelo, anzi.
Credendo di agire come gli si conviene, per non pensare a Lisette, Magnus sceglie una delle avvenenti fanciulle come futura moglie. Ma proprio nello stesso momento, anche Lisette si ritrova circondata da molti corteggiatori e con una proposta di matrimonio. Che fare?
Il dilemma qui è uno solo: ascoltare il cuore o agire come gli inglesi si aspettano che faccia?
Gelosie, segreti, complotti, traditori, amanti, frittelle, baci rubati… amerete questo libro!
C’è solo una cosa che manca alla fine di questo libro e che ero convinta di trovare: la ricetta delle mitiche frittelle al miele.
Dopo letto del magico effetto che fanno e tutte le sensazioni che suscitano a chi le assaggia, anche io vorrei tanto provare a cucinarle. La mia fervida immaginazione mi spinge a credere che ci sia qualche aneddoto o curiosità dell’autrice dietro a questo manicaretto. Chissà.
Spero vivamente di leggere un seguito di questo romanzo, il finale sembra abbastanza aperto a un futuro libro sulle avventure di Arabella, la sorella del Duca. Io ci spero!
Buona lettura
 [Copia arc ricevuta dall'editore]
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