NON SO PERCHÈ TI AMO (M. ZAPATA)

il
21 maggio 2019
Buongiorno, oggi vi parlo dell’ultimo libro di un’autrice che ho già avuto modo di apprezzare quando Newton lo scorso anno ha pubblicato “L'infinito tra me e te”, ma a mio parere questa volta non è stata all’altezza delle aspettative.
Come dice il banner, il titolo del libro in questione è “Non so perché ti amo”, dell’autrice americana Mariana Zapata.

NON SO PERCHÈ TI AMO
MARIANA ZAPATA
Data pubblicazione: 14.05.2019 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: From Lukov with love Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Sport romance
Trama: Jasmine Santos ha trascorso quasi tutta la vita sul ghiaccio: è una campionessa di pattinaggio in coppia. Ma, ora che il suo partner l’ha scaricata, non ha molte possibilità: per quanto sia talentuosa, il suo caratteraccio è un vero ostacolo a trovare qualcuno disposto a fare coppia con lei. Forse è arrivato il momento di dire addio ai pattini? Quando il campione del mondo in carica, Ivan Lukov, le chiede di diventare la sua nuova partner, Jasmine sa che potrebbe essere un’occasione unica e irripetibile. Il problema è che lei e Ivan non si sopportano e non fanno che litigare da quando erano adolescenti. Ma, se vogliono che la coppia funzioni, devono provare ad andare d’accordo… o almeno a cercare di non uccidersi durante gli allenamenti. Perché il pattinaggio è una questione di fiducia e per Jasmine e Ivan è impensabile vincere senza fidarsi l’una dell’altro. Se Jasmine vuole davvero tornare in pista, dovrà rimettere tutto in discussione. Persino il suo odio per Ivan. 
Il romanzo è lunghissimo, oltre quattrocento pagine e la trama si trascina molto lenta, senza particolari colpi di scena o momenti degni di nota.
Jasmine è la quinta figlia di una mamma single e ha un gran talento sui pattini. In queste pagine ci racconta in prima persona le sue disavventure sul ghiaccio, nella vita, in famiglia… E le prime cento pagine sono un susseguirsi di lamentele sul suo fisico (dato che tende a ingrassare), sulla madre che è una sorta di MILF, sui quattro fratelli maggiori che hanno una vita apparentemente perfetta, sulle malefiche compagne di corso e soprattutto sul suo acerrimo nemico, Ivan Lukov, anch’esso pattinatore.
L’ansia, un malessere tangibile che mi annodò le budella e mi trapassò lo stomaco, si impossessò di me. Mi strinsi nelle spalle.
È una persona indisponente come poche, depressa, arrogante, complessata e piena di manie persecutorie. Il rapporto con Ivan è contraddittorio, si punzecchiano e si odiano cordialmente per poi rendersi conto di comprendersi e amarsi.
Ivan è figlio di una facoltosa famiglia di immigrati russi, proprietari del palazzetto (dove si allenano sia lui che Jasmine), dov’è ambientato il romanzo. È bellissimo come un dio greco, sempre perfettamente allenato e in ordine. È “costretto” a essere amico di lei, a frequentare la sua casa, i suoi fratelli, a farla diventare la sua partner sui pattini, per vincere il campionato.
Volevo quell’uomo che non si sarebbe mai fatto trattare male da me, che non mi avrebbe mai permesso di mollare, e avevo la sensazione che non mi avrebbe mai lasciata.
Il romanzo è ambientato quasi completamente nel palazzetto dello sport dove dovrebbero allenarsi i campioni olimpici, ma sembra più un centro di pattinaggio di qualche quartiere di periferia. Mi sarebbe piaciuto, visto che si tratta di uno sport romance, qualche dettaglio in più sulle gare o sugli allenamenti, ma tutto viene liquidato frettolosamente per lasciare spazio alle profonde inquietudini di lei. La casa della madre di Jasmine è un ambiente confusionario, dove tutti sembrano non avere altro da fare che mettersi a tavola per sentire le lamentele della pattinatrice che è la vittima sacrificale per eccellenza.
Ma il punto era che non avevo mai dubitato del fatto che volessero il meglio per me. Io volevo onestà. Avevo bisogno che mi amassero più di quanto sentissi, perché volevo essere la migliore. Volevo essere la migliore.
Un po' di respiro lo troviamo, finalmente, nella seconda parte del romanzo in cui, Jasmine, con l’aiuto di Ivan, trova  un senso a ciò che le è accaduto nel passato, ma anche nel presente, acquisendo nuovo vigore e consapevolezza. Il romanzo non è male, l’idea di fondo è carina, ho trovato però un po' troppo noiosa e  prolissa la prima parte, inoltre mancano colpi di scena degni di nota.


[Copia arc ricevuta dall'editore]
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