DOVE SORGE IL SOLE (L.CARNEVALE)

il
13 maggio 2019
Salve Pieces!
Oggi vi porto a conoscenza del primo volume della serie “Notti d’Oriente” di Lia Carnevale: “Dove sorge il sole”.
È stata la mia prima esperienza con quest’autrice e devo dire che sono rimasta soddisfatta, ma alcune cose non mi hanno convinta pienamente. Ora vi spiego.

DOVE SORGE IL SOLE
LIA CARNEVALE
Data pubblicazione: 12.02/2019 Editore: Self publishing Serie: serie Notti d’Oriente (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Due mondi lontani, un’amicizia sbagliata, un amore proibito. Cosa succede quando due cuori battono all’unisono? Nasce un sentimento.E se quel sentimento fosse sbagliato? Laila e Dave si incontrano la notte del Festival delle Luci a Gerusalemme. Lei appartenente a una famiglia islamica radicale, lui americano e aspirante rock star. Cosa c’è che li accomuna? Nulla, se non la fiducia che entrambi ripongono l’un l’altro. Molte volte però gli eventi portano a tradire tale fiducia e questo è proprio quello che accade a Laila. Rabbia, tormento, ricordo e soprattutto passione. La vita continua ma ogni emozione provata e vissuta non lascerà mai la loro anima. Sarà una lunga battaglia e il confine tra odio e amore è davvero sottile.
Un’incontro di sguardi può cambiarti la vita?
È proprio vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, le emozioni nascono dal cuore e muoiono negli occhi.
Chi lo sa, ma sembra essere ciò che accade tra Laila e Dave.
Lei, una ragazza quattordicenne che vive una vita già scritta e programmata, come tutte le donne della sua famiglia perché i suoi genitori fanno parte della percentuale più radicale dei musulmani, che seguono fermamente il Corano, e per questo la donna è costretta a vivere sotto la padronanza dell’uomo.
Ma per Laila non è così: dentro di lei vive uno spirito ribelle e guerriero che vorrebbe ribellarsi a questa realtà.
E ogni anno, durante il Festival delle Luci, riesce ad essere quella ragazza ribelle e libera.
Ed è proprio in questa occasione che farà un incontro che cambierà per sempre la sua esistenza: Dave, una rockstar esordiente, che nasconde un grande vuoto dentro di sé, in cui l’unico raggio di sole è la musica.
Laila noterà subito questo tratto non appena i loro sguardi s’incroceranno;lui si sentirà nudo davanti agli occhi di lei e desiderando comprendere il perché quella ragazzina riesce a sconvolgerlo così profondamente.
Mi chiedo come una perfetta sconosciuta possa farmi avvicinare così tanto alla realtà che tento con tutto me stesso di nascondere. Come ci riesce? Come?
Dopo quella notte promettono di rivedersi e passeranno insieme una giornata che li cambierà per sempre, ma le cose belle sono destinate a finire e i due saranno inevitabilmenteseparati.
Passano gli anni, ma il legame che li unisce è indistruttibile anche se non possono vedersi.
Ma il destino sembra riservar loro delle sorprese. Possono due mondi così diversi trovare il modo di unirsi e coesistere?
Ho provato subito una forte empatia per Laila, che nonostante la vita a cui è destinata, non smette di cercare degli attimi in cui possa sentirsi libera. Il suo coraggio nel trasgredire le regole ferree, potrebbero rovinarla se venisse scoperta, ma questo non le impedisce di sperare e ritagliarsi questi attimi di gioia.
Con Dave invece è stato un rapporto di odio e amore: all’inizio non mi è piaciuto per niente, non so perché, ma mi risultava un po’ troppo esagerato nelle sue esternazioni e in quello che sentiva nei confronti di Laila.
Ma dopo un centinaio di pagine il suo personaggio ai miei occhi è migliorato e l’ho trovato piacevole anche se verso la fine ho avuto di nuovo dei dubbi in quanto ha un atteggiamento, verso una situazione che lo vede coinvolto, che ho trovato incoerente con l’idea che mi ero fatta sul suo essere.
Pioggia e fulmini: questa è la mia vita.
Poche sfumature contornano la mia esistenza, l’unico arcobaleno è la musica.
Il romanzo è ben strutturato e ha una scrittura molto scorrevole e semplice.
Le descrizioni sono ben fatte e aiutano il lettore a immergersi completamente nella storia.
Per me non è stato difficile immaginare gli odori e i colori di Gerusalemme… Era come se li avessi davanti ai miei occhi.
Mi è piaciuto il fatto che l’autrice abbia posto l’attenzione sulla realtà che sono costrette a vivere le donne in questi paesi, in famiglie, in cui la religione è vissuta in modo estremo, ma tra le righe sono riuscita anche a vedere la bellezza delle diverse culture, sia con i lati negativi che con i lati positivi.
Sono musulmana, prego cinque volte al giorno, seguo alla lettera il Corano e ne vado fiera.
Chi dice che la mia religione è solo odio si sbaglia. Noi amiamo la vita, tanto quanto un Cristiano, la veneriamo come un Buddista e la rispettiamo come un Ebreo.
Ho trovato il finale un po’ troppo frettoloso, secondo me poteva essere sviluppato meglio e con qualche dettaglio in più di cui ho sentito l’assenza nella narrazione, mi ha lasciata un po’ insoddisfatta. Nonostante ciò il libro mi è piaciuto e sono curiosa di leggere il seguito, in uscita a giugno, che vedrà come protagonista la sorella di Laila.


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