SURRENDER (J.ANASTAN)

il
2 aprile 2019
Buongiorno Pieces! Sono felicissima e orgogliosa di parlarvi dell’attesissimo Surrender, il nuovo romanzo della prolifica Jenny Anastan.
Ho potuto leggerlo in anteprima all’inizio della settimana scorsa e con orgoglio ve ne parlo dopo lo stacco della trama.

 
SURRENDER
JENNY ANASTAN
Data pubblicazione: 30/03/2019 Editore: Self publishing Serie: The Showdown series (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: A volte fidarsi del prossimo è più facile che perdonare se stessi. Eppure Kian Sullivan, detective di Detroit, non riesce a fare nessuna delle due cose. Fuggito in Alabama per tentare di riconciliarsi con il mondo, dopo un caso particolarmente difficile e lacerante, è a malapena pronto a respirare.
Galleggia, naviga a vista, ma non vive.
Almeno finché non entra in rotta di collisione con la figlia del suo futuro cognato, una vera e propria spina nel fianco. Più giovane di lui di qualche anno, Ivy rappresenta quella spensieratezza che Kian forse non ha mai sperimentato. La ragazza è animata da un’innocenza che lo travolge e sconvolge. Ma il buio che il detective si porta dietro è troppo profondo, troppo logorante, così come i segreti del passato che sono sepolti nel suo cuore, al sicuro e lontani da chiunque.
Ivy nei due ventiquattro anni vive un’esistenza tutto sommato tranquilla. Certo, a ventidue anni ha lasciato il college per ereditare l’attività della defunta mamma e ha un difficile rapporto col padre e la nuova compagna, ma tutto sommato – sofferenze a parte – è felice della sua esistenza; un lavoro che ama (gestisce con orgoglio il negozio di fiori della mamma), due amiche meravigliose (Abby che vive a New York e Gaby che lavora nel campo editoriale) e una storica e stabile relazione con Harry, suo fidanzato dai tempi del liceo. Poi qualcosa si spezza in quest’equilibrio: Harry di punto in bianco va via, ad Atlanta, lasciandola sola con la sua scelta messa nero su bianco in un foglietto lasciatole a casa. Non delle scuse, solo la scelta di andare via alla volta di una nuova vita senza di lei.
Piena di rabbia e con la voglia di fare qualcosa di mai fatto, si lascia andare in un pub di Mobile dove incontra un uomo sexy e tenebroso che la porta presto a desiderare un’intimità maggiore, seppur temporanea. Ha bisogno di una boccata d’aria nella sua ordinaria vita e l’affascinante sconosciuto sembra il primo passo verso la rinnovata libertà.
Ero un agnello pronto al sacrificio.
Kian era il lupo, d’accordo, ma io ero pronta a farmi sbranare?
Le promesse, fuori dal locale, promettono una grande nottata, ma Kian – questo il nome dello sconosciuto – non è propriamente dello stesso avviso. La desidera, certo, ma quello che le lascia non è piacere, bensì una lezione sul fidarsi del prossimo.
Kian è appena arrivato a Silverville, in Alabama. A Detroit, nel Michigan, lavorava come detective e l’ultimo caso lo ha portato al limite. In attesa che l’ennesima mente criminale venga giudicata, Kian è stato costretto a un periodo di riposo e quale posto migliore per allontanarsi dalla disastrosa Detroit, se non la cittadina dove Charlotte, sua sorella, si è trasferita con il nuovo compagno?
Kian è un uomo maturo, ha trentasei anni e nonostante la sua imponenza fisica e la tempra caratteriale, è un uomo in fuga. Quando a Mobile si trova davanti Ivy, ne rimane affascinato, ma lei è una ragazzina in confronto a lui; lei non ha quella scaltrezza di chi il mondo lo ha visto, per lei è facile fidarsi di tutti.
Sapevo quanto fosse sbagliato anche solo ipotizzare di afferrare ciò che in tutti i modi mi stava offrendo, eppure Ivy era un bicchiere di acqua fresca dopo mesi trascorsi ad arrancare nel deserto. Era il sole dopo settimane di pioggia. Era la ragazza giusta per l’uomo sbagliato.
Quando dopo giorni da quell’incontro si ritrovano inaspettatamente alla stessa tavola, tante certezze iniziano a vacillare e quell’alone di attrazione si fa sempre più presente, facendoli incontrare e scontrare nelle settimane a venire. Ivy, con la sua genuina spontaneità si lascia andare con Kian, coinvolgendolo in attività semplici, talvolta banali, cercando di superare il muro di silenzio che lui ha messo davanti a sé.
Non volevo restare più al buio da solo, mi serviva un po’ della luce che lei emanava, che emetteva senza neppure accorgersene.
Le differenze però potrebbero allontanarli e spezzarli, riusciranno ad andare oltre quel numero che li divide? Ce la farà Kian a superare il suo lato oscuro, quello che lo frena ad aprirsi con le persone? E chi è Danielle? Forse Kian, tra i suoi segreti e incubi, nasconde anche un’altra donna che non fa che cercarlo da Detroit.
Quando ho iniziato a leggere Surrender onestamente non ero certa di cosa aspettarmi. Jenny da quando ho iniziato a leggerla, poco meno di un anno fa (quando è uscito King, per intenderci), la sua scrittura è cambiata molto. La sua stilistica è mutata, si è evoluta in meglio, step by step ed è un processo che si sta ancora compiendo, ne sono certa. I testi sono molto più curati, è innegabile. Non solo nell’aspetto grafico esterno ed interno, ma proprio a livello di studio dei contenuti.
Surrender rappresenta un altro passaggio di questo mutamento. È un romanzo forse non completamente nuovo, nel senso che dopo Save me (uscito a febbraio), Jenny è tornata un po’ a quel lato più spensierato della sua scrittura, ma un po’ di quel lato intimo, profondo, lo ha mantenuto. Ecco, per farvi capir meglio forse potrei definire questa nuova pubblicazione così: Surrender è l’incontro tra la nuova e la vecchia stilistica dalla signora Anastan. Un concentrato di sentimenti, passione e spensieratezza.
«Afferra la vita, Ivy. Non basta esistere, devi brillare»
Un testo in cui il buio totale, incontra la luce accecante e in cui i due elementi si equilibrano alla perfezione. Il costrutto dei personaggi l’ho trovato molto molto buono, non eccelso, ma davvero notevole. Due opposti che si attraggono senza vere vie di scampo.
Ivy è scaltra e irriverente, una ragazza solare che nasconde la sua sofferenza dietro la rabbia. Una donna matura, ma con un lato ancora molto fanciullesco; bella e curata, memorabile per chi la incontra casualmente, com’è accaduto a Kian, o come chi l’ha vissuta per anni in modo totalizzante, come Harry. La sua vita e quella della cittadina dell’Alabama, vista dagli occhi di Kian, è quasi irreale: Silverville è un po’ il paesino dove le famiglie sono quelle alla Mulino Bianco. Nulla di brutto accade, tutti si conoscono e collaborano nei casi di necessità. Una ferita come lasciata dall’uragano Katrina li ha uniti ancor di più e Ivy è nata e cresciuta in questo clima comunitario, abbastanza sereno. Certo la compagnia delle pettegole non manca, ma senza di loro forse nemmeno esisterebbe la tranquillità del paese. Loro sanno tutto di tutti, vedono tutto e non mancano di tenerne conto.
«Non è il tempo a stabilire un sentimento o a farti innamorare. È una questione di chimica, almeno lo è stato per me… con te»
Per Ivy è facile e naturale come respirare fidarsi degli altri, ed è così che si pone con Kian. Lo vuole scoprire, senza particolari filtri. In sé nasconde una sorta di spirito da crocerossina che la porta a voler aiutare Kian ad aprirsi per superare i propri ostacoli mentali. Innamorarsi di lui sarà la logica e inevitabile conseguenza di tutto il tira e molla che lui fa con questa ragazza moderna, ma che potrebbe più sembrare d’altri tempi.
Kian è inebriante, macho e a tratti snervante. Chiuso nei suoi schemi mentali e nei suoi incubi, nel senso di colpa per Charlie e nel dubbio di non aver fatto abbastanza. Gli ultimi eventi lo hanno portato a lasciare Detroit, il suo partner lavorativo e la misteriosa Danielle, di cui non parla mai che lo tempesta di chiamate pregandolo di tornare.
Fin qui potreste pensare che Surrender sia qualcosa di già visto e già letto. In realtà così non è. Molte sorprese vi spiazzeranno e per questo voglio dirvi di non fermarvi alle apparenze: dalla situazione di Ivy con la sua famiglia al limbo di incertezze di Kian. Neanche Danielle è chi vi aspettate che sia.
Vi ho detto già troppo.
L’amore non cresce piano, è una cazzata. L’amore divampa, brucia, e lo fa da subito. Uno sguardo, un bacio, una carezza… basta così poco perché si prenda tutto di te.
Non lo credevo possibile, ma questo era prima. Prima di incrociare Kian sulla mia strada.
Quando ho iniziato a leggere Surrender ho avuto per po’ il timore che il libro sarebbe stato statico perché ci ho messo un attimo a farlo mio, ad assorbirlo. Fino al 30% ero un po’ titubante, poi improvvisamente è decollato e staccarmi da quelle pagine è stato pressoché impossibile.
Il livello di intimità che Jenny Anastan narra è altissimo e davvero hot. Ivy e Kian si troveranno a consumare la loro passione in situazioni normali ma anche rischiose, quasi pericolose. La storia, narrata attraverso le dirette voci alternate dei protagonisti, ha la forza di un uragano. Sai cosa aspettarti ma non puoi prepararti più di tanto perché è imprevedibile la potenza con cui si abbatte e gli effetti non si potranno che riscontrare solo alla fine, quando la tempesta sarà passata.
Con lui avevo capito una cosa importante: innamorarsi significava arrendersi in modo incondizionato.
Innamorarmi di lui era stato folle e sconsiderato, ma inevitabile.
In Surrender nulla è come sembra. Bè non proprio nulla, quasi nulla.
Vi consiglio di leggere questo libro perché rappresenta sul serio un nuovo inizio per l’autrice della zona del Verbano e sono certa che prossimamente ci regalerà nuove, emozionanti sorprese!
Menzione speciale a Catnip Design che ha realizzato una cover bellissima, valorizzando un’immagine niente male per gli occhi, rendendola speciale e rappresentativa dei due protagonisti.
Piccola nota sul voto: essendo un percorso di evoluzione quello che sto riscontrando lettura dopo lettura, voglio potermi permettere di migliorare il voto più in là, un po’ come fanno i professori a scuola.

https://open.spotify.com/playlist/63uDgLq4NsAXrKILf0w6Qq

[Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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