MY UNEXPECTED TIARA – PRINCIPESSA A SORPRESA (S.Y. MARCHETTI)

il
11 aprile 2019
Buongiorno lettori! Vi parlo oggi di un romanzo carinissimo e al contempo riflessivo di una giovane autrice che ha scelto il self publishing per mostrare le sue doti; si tratta di “My Unexpected Tiara- Principessa a Sorpresa” di Samila Yumi Marchetti. Questo è il mio approccio all’autrice e sono stata più che felice di averla scoperta.

MY UNEXPECTED TIARA – PRINCIPESSA A SORPRESA
SAMILA YUMI MARCHETTI
Data pubblicazione: 26/02/2019 Editore: Self publishing Serie: standalone Genere: young adult
Trama: A diciassette anni suonati, Daphne Altavilla non ha grandi aspettative per il futuro: con i suoi mediocri risultati scolastici e delle ancor più scarse capacità sociali, la ragazza si è rassegnata a un'esistenza fatta di bassi e, be'... altri bassi. Le uniche cose in cui eccelle sono le maratone di serie TV, i sonnellini per recuperare le notti passate a leggere e le scuse raccontate ai professori per giustificare i suoi continui ritardi. Tutto cambia quando Daphne riceve una lettera dalla Barèvia, piccolo Regno incastonato tra Repubblica Ceca, Germania e Austria, di cui lei, apparentemente, è Principessa. Suo padre non è infatti un delinquente carcerato, come mamma Clara le ha fatto credere per tutti questi anni: è un Re, Re di quel paesino che Daphne non ha mai sentito nominare, e adesso apparentemente ha bisogno di lei. Sebbene sua madre l'abbia strappata alla vita di corte prima ancora di nascere, infatti, Daphne non ha mai rinunciato al suo titolo... cosa che la rende a tutti gli effetti la legittima erede al trono. È perciò costretta a partire alla volta della Barèvia per partecipare alla Cerimonia di Rinuncia, così che la figlia adottiva di Re Albrecht, Isabella, possa prendere il posto che le spetta. Daphne è determinata a rendere tutto il più veloce e indolore possibile, ma una volta lì le cose subiscono una svolta inaspettata: Albrecht è davvero il mostro senza cuore che non ha voluto riconoscerla? Perché Isabrutta sembra fare di tutto per aiutarla a migliorare? E soprattutto cosa vuole da lei Maximilian Schneider, Conte di Dreisendorf e promesso sposo di Isabrutta? E così, tra figuracce colossali, lezioni di etichetta e Gran Balli a palazzo, Daphne inizia a destreggiarsi in questo mondo che non le appartiene affatto, certa che presto tornerà alla solita vita di sempre... Ma rinunciare alla corona che le è capitata tra capo e collo sarà davvero quello che vuole?
Questo libro racconta la storia di Daphne, una liceale diciassettenne, romana che vive con la mamma nella Capitale. Non è una studentessa modello in tutte le materie, ma se la cava. È la tipa un po’ nerd e anche goffa per cui involontariamente è spesso vittima di atti di bullismo, ma non è questo il suo problema più grande: ha scoperto da poco, tramite una missiva, di essere la figlia e, quindi erede al trono, del Re Albrecht di Barèvia, il monarca di un piccolo regno posto tra Germania, Austria e Repubblica Ceca. Lei è richiesta a palazzo per rinunciare al trono, così che la figlia adottiva del Re possa salire al trono. Daphne è incredula, sua madre non le aveva detto nulla riguardo suo padre, anzi…
Seppur restia Daphne si ritroverà costretta ad andare in Barèvia perché lei la principessa non la vuole fare.
Non riesco a gestire i miei capelli, come pensi che potrei gestire un intero Regno?
Qui, alla corte del re, oltre suo padre conoscerà anche la sorellastra Isabella, figlia adottiva del Re, e sua madre e moglie di Albrecht, Lady Emma. Isabella ha anche un promesso sposo, il conte Maximiliam Schneider, che toccherà varie corde della giovane “nuova” principessa Daphne.
Dopo aver trascorso l’estate palazzo e appreso l’etichetta di corte, Daphne potrà prendere la sua decisione definitiva: rinuncerà davvero preferendo tornare alla vita romana o la realtà di corte sarà l’elemento non previsto che le farà cambiare idea?
La giovane autrice, probabilmente anche mia coetanea, ha ideato una storia su Re, Regine, Conti e Principesse che seppur sembri qualcosa già narrato in realtà ha qualcosa di nuovo. Daphne è una principessa diversa, che non vuole esserlo e che non ha nemmeno il profilo che di solito si addice a un membro di una famiglia reale. Daphne è vissuta lontano da palazzo per cui deve imparare a conoscere qualcosa che le spetta di diritto di nascita ma cui potrebbe anche rinunciare.
La protagonista è moderna, fedele a sé stessa in ogni momento e anche intelligente: la sua ironia e il suo “essere nerd e fan girl” portati a palazzo sono quel tocco che ha reso lei e la sua storia, divertente e naturale.
L’autrice ha scritto una storia dove il buon senso fa da padrone; i personaggi descritti hanno personalità evidenti, spiccate e coerenti che donano all’intera vicenda narrata, una nota di spontaneità che le rende ancor più genuine.
Ho trovato divertenti i titoli dei capitoli sempre in linea con la personalità ironica e gioviale di Daphne, unico punto di vista narrante. Le sue emozioni sono semplici e magistralmente messe in evidenza, anche con pochi ma giusti dettagli. L’amore non manca ma ha diverse forme che tratteggiano maturità e cambiamenti tanto in Daphne, quanto in chi ha a che fare con lei: l’amore di un padre, quello di una sorella e quello dello scoprire di avere un corteggiatore; l’amicizia sincera e quella opportunista; l’odio ingiustificato di una matrigna. Daphne cresce fino a divenire ciò che credeva non essere ma era già, e non perché nata principessa, piuttosto perché ha tutte le carte in regola e il carattere per poterlo essere.
Ho trovato un posto in questo mondo caotico che sembrava non volermi accettare, e l'ho fatto restando la solita, vecchia Dee. Be', più o meno.
La Marchetti è stata brava perché il messaggio che voleva trasmettere è più che evidente e giustamente giunto al mittente: si può imparare o no a essere principesse, ma è solo con una buona dose di carattere e intelligenza che si accetta per quello che si è, anche di essere una futura regina!
Mi sono divertita leggendo la storia di Daphne, ho appreso tanto di lei e della sua creatrice e non vedo l’ora di poter nuovamente scoprire qualsiasi altra cosa sia già fluita o nascerà dalla sua penna. Vi consiglio perciò di provare a dare una chance a questi personaggi, perché vi arricchirà molto più farlo che non, e l’autrice, seppur giovane, merita di essere scoperta: il suo stile semplice vi conquisterà e non potrete farne a meno. Provate a scoprirla e non ve ne pentirete!
 
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