SCRITTO SULLA NEVE (J.ANASTAN)

il
5 gennaio 2019
Buongiorno ragazze, nelle ultime settimane del 2018 ho avuto modo di leggere il nuovo romanzo di Jenny Anastan edito da Amazon Publishing. S’intitola “Scritto sulla neve” ed è una storia dal tipico profumo invernale; uno standalone incentrato sulle seconde possibilità; una storia d’amore e perdono ambientata ad Andalo, nel periodo natalizio.
“Scritto sulla neve” è la storia di Matteo ed Elisa.


SCRITTO SULLA NEVE
JENNY ANASTAN
Data pubblicazione: 04/12/2018 Editore: Amazon Publishing Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Possono le parole di un testamento far diventare realtà ciò che era scritto sulla neve?
Elisa è figlia di un importante notaio di Trento ma la vita che il padre ha pensato per lei non è quella che vuole vivere. Quella l’aveva trovata ad Andalo, nella magia dei paesaggi innevati delle Dolomiti, dove aveva incontrato Matteo e l’amore vero. Ma proprio quando sta per sposarsi, la sua famiglia la fa rientrare a casa facendo leva sui suoi sensi di colpa. Così da tre anni vive in gabbia: ha perso le adorate montagne, ma soprattutto l’amore del suo ragazzo e l’amicizia di una donna speciale, Anna, la zia di Matteo.
Un giorno, però, nello studio un notaio deve confrontarsi con due novità sconvolgenti: Anna non c’è più, portata via da un tumore, e le ha lasciato in eredità il negozio e la sua casa ad Andalo. Elisa capisce che deve seguire la volontà della zia di Matteo anche se questo significa andare contro tutto e tutti. La scelta di Anna le darà la forza di lottare per una seconda possibilità, di fronteggiare momenti bui e scoperte sconvolgenti per fare in modo che la sua vita segua la strada che era scritta indelebilmente sulla neve.
Una storia d’amore durata alcuni anni e che sembrava destinata a durare per sempre, senza intoppi di nessun tipo, ma che in modo totalmente brusco e inaspettato si è interrotta nel 2013 quando Elisa ha abbandonato la località trentina.
È solo nel dicembre 2017 che le loro strade tornano a incontrarsi; Elisa scoprie di aver ereditato il negozio di souvenir di Anna, la zia di Matteo mancata da pocoper una malattia. La nuova condizione costringe la protagonista di questa storia a tornare ad Andalo, a un passo da quelle piste da sci tanto famose e affascinanti da essere indimenticabili, come indimenticabile è la vita lasciata in quella località che per tanto tempo è stata la sola casa che ha avuto. Andalo… dove c’era e c’è tutto il suo mondo: Matteo.
La vita è fatta di bivi, incroci, salite e discese. Per tutta la mia esistenza avevo imboccato la strada sbagliata, e forse Anna era stata una sorta di navigatore.
Ma tornatre in quel posto no è semplice: il suo improvviso abbandono nel 2013 ha creato nei cittadini e in chi la conosceva bene, non poca delusione e ha ferito immensamente Matteo, che a distanza di quattro anni ha deciso di chiudere Elisa nel passato per andare avanti. Sta infatti per sposare Angelica (una vera arpia, credetemi!), la ragazza che c’era prima di Elisa e che c’è stata sempre dopo che lei è fuggita da Andalo. Certo, ad Elisa delle scelte di Matteo non dovrebbe importare, infondo anche lei è andata avanti, abbracciando lo stile di vita voluto dalla sua famiglia e per buona pace di tutti ha intrapreso una piatta relazione con Oliver, un uomo più grande di lei di undici anni e che rappresenta il suo esatto opposto.
Ma Andalo è Andalo e non sarà facile restare razionale, lei non ha mai dimenticato quel posto e quelle persone, non ha mai dimenticato Matteo e nessuno, nel bene e nel male, ha dimenticato lei, inclusa la dolce zia Anna che forse più di tutti ci aveva visto lungo su Elisa.
Ci sono odori e profumi che fanno così parte di te che, nonostante il tempo, appena li risenti, ogni ricordo torna prepotente nella tua mente spazzando via qualsiasi cosa a cui stavi pensando fino ad allora.
I vecchi sentimenti saranno davvero sopiti e facili da ignorare o il clima più o meno ovattato di Andalo e la vicinanza forzata con l’ex saranno propizie?
Il destino a volte è scritto nelle stelle, come dice il proverbio, ma questa volta –forse – è stato scritto sulla neve.
L’amore non si impara, l’amore nasce all’improvviso dentro di noi, non lo si può comandare, figuriamoci sceglierlo.
Jenny Anastan è una scrittrice prolifera, ma avendola scoperta solo da pochi mesi ho letto pochissime delle sue molteplici pubblicazioni. Questa storia però l0ho trovata particolarmente bella, perché rispetto a quel che ho letto nei mesi scorsi e che mi è piaciuto molto, “Scritto sulla neve” è profondamente più romantica e avvolta nella “magia”.
In queste pagine leggiamo la storia di Elisa e Matteo dalla diretta voce dei protagonisti che si alternano, dando spazio alle proprie emozioni, ai propri tormenti, al risentimento, al dolore, all’amore.
Per tutto quel tempo era come se non fosse più esistita, l’avevo accantonata, nascosta in un angolo remoto della mia mente e avevo continuato a vivere. Non era stato semplice, ma lo avevo fatto. Questo suo comportamento aveva consolidato quello che pensavo su di lei.
Non avrei mai potuto credere che sarebbe bastato rivederla una volta per far sì che tutto tornasse a galla.
Il loro, appare subito chiaro, è un amore senza fine, interrotto da Elisa in modo anomalo e stupido – questo è chiaro – ma è un sentimento insuperabile al di là dello spazio e del tempo e che non può chiudersi a chiave nel passato, perché la relazione di Eli e Matt è presente, passato e futuro.
La loro è una relazione fatta di dolcezza, dolore e rivalsa, ma è anche crescita e consapevolezza. Elisa e Matteo affrontano separati e insieme il “percorso dell’eroe” e ne escono forti e vincenti senza dubbio, aldilà della struttura narrativa.
Non è un romanzo lungo e visto anche il clima, rappresenta un’ottima lettura per una serata o un pomeriggio d’inverno.
Nella vita c’erano cose e persone di cui potevo aver bisogno, che potevano essermi utili o che mi aiutavano a vivere meglio. Poi c’era Matteo, il mio essenziale. L’unica persona in grado di ridarmi ossigeno con un solo tocco, di riportarmi alla vita con un solo bacio.
I personaggi di Jenny Anastan sono sempre interessanti e psicologicamente ben strutturati, oltre che molto affascinanti e bellissimi dal punto di vista fisico.
Elisa e Matteo sono accompagnati nel loro percorso da figure emblematiche come la defunta zia del ragazzo, che pare quasi rincarnata nel corpo di Marta, la nuova amica e dipendente, nonché alleata di Elisa. Anna è un personaggio che non c’è fisicamente ma la sua presenza è tangibile nelle scelte di chi, come i protagonisti, l’hanno avuta vicino.
Angelica e la famiglia di Elisa, di contro, sono i grandi antagonisti: in apparenza fortissimi della loro cattiveria e della loro influenza, ma a conti fatti sono l’emblema della “pochezza” umana.
Avevo mandato all’aria la mia esistenza perché pensavo che dovessi sempre comportarmi in modo da non ferire le altre persone, senza pensare che stavo mandando in pezzi non solo me stessa ma anche l’uomo che amavo.
Era il momento di pensare a me, e a nessun altro.
Via via scopriamo anche come, in realtà, quasi nessuno si fosse in qualche modo arreso all’abbandono di Elisa, trovandolo razionalmente contro tendenza e contro senso rispetto alla sua personalità.
Le emozioni in questo romanzo si rincorrono, si sovrappongono e quasi lasciano senza fiato, soprattutto quando viene messa in luce la scelta di Anna quand’era ancora troppo giovane e immatura.
Insomma, Jenny Anastan in queste pagine ha saputo emozionare ancora, lasciandomi avvolta dal clima magico di Andalo e dei suoi dolcissimi e coraggiosi protagonisti.
Era il primo di dicembre… ma forse era il primo giorno anche di qualcos’altro.
Qualcosa che aveva il profumo di cannella, zenzero, limone e di seconde possibilità.
[Copia ARC ricevuta in omaggio dall'editore]

Scrivi il primo commento!
Posta un commento