[REVIEW PARTY] UN CATTIVO RAGAZZO COME TE (L.A.CASEY)

il
4 gennaio 2019
Buongiorno e ben trovate alla penultima tappa del tour dedicato al nuovo libro di L.A. Casey, uscito ieri in Italia grazie a Newton Compton. Si tratta di “Un cattivo ragazzo come te” o semplicemente “Until Harry”, come lo continuo a chiamare io (e dopo vi spiegherò anche il perché).
Aldilà di questo dettaglio, ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima la settimana scorsa e sono felicissima di potervene parlare stamattina.

UN CATTIVO RAGAZZO COME TE
L.A.CASEY
Data pubblicazione: 03/01/2018 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: Until Harry Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Tornare a casa è molto doloroso per Lane. Il suo adorato zio Harry, infatti, è morto improvvisamente. E fare i conti con la sua scomparsa significa accettare l’idea di incontrare di nuovo qualcuno che fa parte del suo passato. Kale Hunt è stato il migliore amico di Lane sin da quando erano bambini. Ma è stato anche il motivo per cui Lane ha deciso di trasferirsi a New York. Vedere Kale con un’altra non avrebbe dovuto ferirla, erano amici dopotutto. Ma la sofferenza con cui Lane si è trovata a convivere era così autentica e profonda da spingerla a un taglio drastico: raccattare le sue cose e chiudere il passato dietro una porta per sempre… Adesso che è tornata, anche i sentimenti sono gli stessi di sempre. Come se non se ne fosse mai andata. Le tragedie hanno un modo bizzarro di far riavvicinare le persone. E Lane non è l’unica a dover fare i conti con il passato. Perché gli anni trascorsi, forse, non sono bastati a cancellare l’amicizia con Kale…
“Until Harry” è la storia della 26enne Lane, originaria di York che, quando aveva vent’anni, credeva di rimettere ordine nella sua vita e dimenticare un grande amore scappando oltre oceano, a New York.
Ma il tempo e lo spazio non hanno guarito proprio nulla, semmai ha solo aggravato quelle ferite che si è portata dietro, e i rapporti con la sua bella e solida famiglia si sono ridotti immensamente. L’unico a restarle sempre accanto, anche se a distanza, è sempre stato Harry, lo zio materno.
Quando all’improvviso la giovane editor riceve la lettera di uno dei fratelli che gli comunica la morte dello zio, Lane è a pezzi e sa che deve salire su un aereo ed essere accanto alla sua famiglia per dire addio a colui che non era solo uno zio splendido, ma era un vero appiglio, un consigliere, un migliore amico.
Anche se mi ero allontanata di migliaia di chilometri per sfuggirgli, ogni giorno degli ultimi sei anni mi ero svegliata pensando a quegli occhi nocciola, e andavo a dormire con la sua voce suadente nelle orecchie. Non riuscivo a togliermelo dalla testa, che si trovasse all’altro capo del mondo o nella stanza accanto alla mia.
Vivevo e respiravo Kale Hunt, e la cosa mi stava uccidendo.
Tornare a casa vorrà dire anche incontrare Kale e affrontare il passato. Lui è stato il migliore amico di Lane per tutta la vita e la ragazza per lui, fin da piccolissima, ha nutrito un sentimento  forte che non si chiamava amicizia ed è colpa di Kale se a vent’anni è fuggita lontano.
Ma come dicevo tempo e spazio sono valsi a nulla, se non a spingerla a isolarsi ancora di più. Kale, di fatto, non ha mai lasciato il suo cuore e la sua mente e ora che Harry non c’è più e lei è rientrata a York, quei sentimenti sono tornati a galla, ancora più forti di un tempo, e nel dolore lei e il bellissimo Kale, dovranno trovare una soluzione. E forse, dopotutto, zio Harry sapeva che Lane sarebbe stata l’unica a poter salvare Kale dal suo dolore e Kale sarebbe stato l’unico a salvare il cuore ferito di Lane.
“Until Harry” non è il romanzo che mi aspettavo. Dico ciò nel senso positivo del termine perché questo libro è sorprendente. È una trama molto diversa dalla serie che ha portato l’autrice irlandese alla ribalta (la Love series o Slater Brothers series, come si preferisce chiamarla); questo libro è uno standalone romance contemporaneo, dove la Casey ha ribadito i concetti base che caratterizzano la sua scrittura: famiglia, amicizia e amore.
Lane è sempre stata insicura e le sue insicurezze sono state alimentate dai commenti malevoli di amiche crudeli e fino all’arrivo di Lavander, la sua vita è sempre stata chiusa come fosse in un bozzolo.
Con Lavander, aveva stretto una solida e profonda amicizia, interrotta da un mortale incidente che ha strappato la vita alla giovane e brillante Lav.
Ora che Lane di anni ne ha ventisei però non è più la ragazzina che è andata via in fretta e furia da York. È cresciuta, è diventata più sicura di sé… ma nel cuore ha due grandi vuoti: Lav e Kale… e ora anche lo zio Harry.
Incurvai le spalle. «È troppo difficile».
«La cotta per Kale ti passerà…».
«Non è una cotta. Io lo amo!», urlai.
Ridusse gli occhi a due fessure. «Hai vent’anni e non hai mai avuto una relazione. Cosa ne sai dell’amore?».
Le sue parole mi ferirono profondamente.
«So che guardarlo con un’altra donna mi sta uccidendo, è chiaro?», domandai con le lacrime agli occhi. «Mi. Sta. Uccidendo».
Kale per la famiglia di Lane è sempre stato come un figlio. Non è stato solo il migliore amico della “piccola Lane” (come l’ha sempre chiamata), ma da sempre è il migliore amico anche dei fratelli gemelli di lei, Layton e Lochan.
La sua vita sentimentale è sempre stata divisa in due, da una parte l’affetto per quella ragazza che ha visto nascere e sbocciare negli anni e dall’altro la sua coetanea, Drew, con cui per anni ha avuto una storia fatta di gelosia (di Drew) e tira e molla. Poi tutto è cambiato.
C’è stata una confessione, c’è stato il sesso… e il rimorso, la paura, che li ha allontani e c’è stato l’arrivo inaspettato di Kaden per lui e Drew. Quando Lane è poi partita, la sua vita è stata sconvolta. Non solo lei è scappata lontano, tagliando i ponti con la famiglia e con lui, ma con Drew le cose hanno preso una piega imprevista per ben due volte e lui è andato in pezzi, senza riuscire a riprendersi. È diventato l’ombra di se stesso, al suo dolore non c’è medicina… fino a Harry.
«Voi siete due facce di uno specchio. Tu sei come lui, ma rifletti cose diverse. Lo conosci, Lane, più di chiunque altro. Se c’è qualcuno che può aiutarlo, sei tu».
Quello zio di Lane tanto amato dalla ragazze e da tutta la comunità di York.
Harry che conosceva l’amore, Harry che capiva quella nipote ferita e che anche una volta passato nell’aldilà ha saputo essere presente e che con un subdolo ma simpatico ricatto, ha saputo mettere la ragazza dinnanzi alla scelta più logica. Lui la conosceva, sapeva che non era  e non è mai stata una debole. Lane è coraggiosa come poche persone possono essere.
«Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro, tesoro. Harry è l’esempio di come tutti noi dovremmo vivere il presente e smetterla di rivangare il passato. Ognuno è artefice della propria felicità, ma anche della propria rovina. Vivi la vita che desideri vivere».
“Until Harry” è un romanzo profondo e commovente la cui trama si sviluppa attraverso la voce di Lane tra passato e presente. Nel passato ci viene raccontato il rapporto della ragazza con kale, la sua crescita sempre nell’ombra di un amore inconfessabile, mentre il presente è rappresentato dall’elaborazione del lutto e dalla resa dei conti con il passato.
«Mi trasferirò sul serio a York. Non voglio più stare lontana da voi. La morte dello zio mi ha fatto capire che io appartengo a questo posto. Con tutti voi. Che questa è casa mia».
Quando ho iniziato questo libro non sapevo bene cosa dovermi aspettare e ci sono voluti tre o quattro capitoli per convincermi che stavo leggendo qualcosa che, aldilà della trama, mi sarebbe piaciuto.
Poi ho iniziato ad aver gli occhi velati dalle lacrime e sono capitolata. Più e più volte mi sono trovata nella condizione di dover interrompere la lettura per asciugarmi gli occhi e combattere con il magone.
“Until Harry” è un romanzo davvero bello che ha accompagnato le ultime nottate del 2018 e credo di essere stata fortunata a chiudere con questa storia ricca di emozioni e in cui “resilienza” è la parola e il concetto che tra le righe, a mio parere, oltre ai beni materiali, lascia in eredità Harry a Lane. Ma è un concetto che credo sia valido non solo per la nipote prediletta, ma per tutti i personaggi che intervengono nella storia e nel tempo interagiscono con la protagonista, siano essi marginali o più centrali.
Gli passai le mani lungo la schiena. «Abbiamo tutti dei mostri che ci raccontano tante bugie, dicendo che non possiamo avere quello che invece è già nostro. Il mio mi ha detto la stessa cosa, tanto tempo fa. A quanto pare i nostri mostri vanno molto d’accordo».
Mi diede un bacio sulla testa. «Sembra di sì».
L.A. Casey con questo romanzo si è mostrata come un’autrice di vero successo, in grado di conquistare le lettrici con storie profonde e cariche di positività che emerge dalle sofferenze. Un’autrice molto più matura di quella conosciuta con la serie sui fratelli Slater e che con “Until Harry” ha sfoggiato le sue capacità stilistiche con cura, equilibrio.
Mi spiace solo che in italiano il titolo originale sia stato cambiato, stravolto addirittura, allontanando la trama dal titolo stesso. “Until Harry” ha il suo perché, il suo significato, e ha senso così, perché tutto è accaduto in un determinato modo… “fino a quando Harry” (Until Harry).

[Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]



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