Buongiorno sono nuovamente qui per raccontarvi le mie impressioni su un’autrice in vetta alla classifiche oltreoceano che ho già apprezzato per le altre sue produzioni, da sola ma anche a quattro mani con Vi Keeland. In questa sua opera intitolata “Nei tuoi occhi c’è tutto”, edito da Tre60, ha saputo affrontare in modo splendido, due tematiche dolorose e difficili, senza banalizzarle, intrecciandole ma mai sormontandole o ridurre tutto a qualche soluzione semplicistica.
NEI TUOI OCCHI C'è TUTTO
PENELOPE WARD
Data pubblicazione: 19.04.2018
Editore: Tre60
Titolo Originale: Gemini
Serie: standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: New adult
Trama: Tutto ciò che Allison desidera è diplomarsi per curare i bambini affetti da autismo. E non le importa se, per pagarsi gli studi, deve lavorare come cameriera in un ristorante: sa che aiutare gli altri è il suo destino, e pazienza se deve aspettare un po'. Poi, un giorno, gli occhi azzurri di Cedric Callahan si fissano nei suoi. E Allison si convince che il destino le abbia riservato una magnifica sorpresa. Tanto inaspettata quanto travolgente. Invece il destino non c'entra affatto. Perché Cedric ha pianificato con estrema cura quell'incontro. E ha pianificato anche il seguito... tranne innamorarsi di quella ragazza dolcissima. Perché l'ha voluta conoscere? E perché le farà credere che sia stato tutto casuale, anche quando l'amore e la passione saranno dirompenti? Ma non si può mentire all'infinito e, quando la verità verrà a galla, la vita di entrambi cambierà per sempre...
Ma andiamo con ordine. Cedric e Allison vivono entrambi a Boston, il loro sembra un incontro casuale, ma non è così perché lui conosce molti aspetti del suo passato che lei stessa ignora.
Il pov alternato ci permette di capire che per entrambi è un autentico colpo di fulmine. Cedric è un agente televisivo, un uomo bellissimo, molto legato alla famiglia, ma con un grosso rimpianto legato al periodo del college a Chicago. Allison è la dolcezza fatta persona, lavora in una tavola calda in attesa di poter riprendere gli studi e dedicarsi alle persone disabili. È sola da quando è rimasta orfana, nonostante sia stata adottata. Quando le viene offerta la possibilità di assistere due adulti autistici rivelerà tutta la sua capacità di “comunicare” con loro.
Quello dell’autismo è un mondo vastissimo, ricco di sfaccettature. Ogni persona ha bisogno di attenzioni speciali, di persone che vogliono loro bene, che li aiutino a essere nei limiti della malattia, sempre più autonomia. Non è un argomento facile, soprattutto da inserire in un romanzo rosa, perché necessita di un giusto spessore, ma l’autrice è stato qui gestito non come un trattato di psicopedagogia, ma nemmeno una piccola immagine tra una scena hot e l’altra e in questo l’autrice è stata davvero molto brava.
Il romanzo, ambientato tra Boston e Chicago e penso proprio che valga la pena di essere letto per la competenza con cui sono state trattate le tematiche, adozione e autismo, che portano alla luce problemi che Allison affronta con grande serenità, ma mai in modo semplicistico.
Il pov alternato ci permette di capire che per entrambi è un autentico colpo di fulmine. Cedric è un agente televisivo, un uomo bellissimo, molto legato alla famiglia, ma con un grosso rimpianto legato al periodo del college a Chicago. Allison è la dolcezza fatta persona, lavora in una tavola calda in attesa di poter riprendere gli studi e dedicarsi alle persone disabili. È sola da quando è rimasta orfana, nonostante sia stata adottata. Quando le viene offerta la possibilità di assistere due adulti autistici rivelerà tutta la sua capacità di “comunicare” con loro.
La mia vita era così semplice prima di incontrare Allison: lavoro superficiale, fidanzata superficiale... Vita superficiale nessun rischio di farsi male di nuovo.Il libro, come ho detto, affronta la tematica dell’autismo, patologia gravissima che “cambia” da persona a persona che impedisce a chi ne soffre di relazionarsi con il mondo. Sono persone adulte quelle che incontra Allison ma hanno lo sviluppo intellettivo di bambini piccoli; comunicare con loro attraverso i giochi, i fumetti, i video, entrare nel loro mondo, non sconvolgere la loro routine diventa per la nostra protagonista un’occasione di crescita e di consapevolezza della sua vocazione.
Quello dell’autismo è un mondo vastissimo, ricco di sfaccettature. Ogni persona ha bisogno di attenzioni speciali, di persone che vogliono loro bene, che li aiutino a essere nei limiti della malattia, sempre più autonomia. Non è un argomento facile, soprattutto da inserire in un romanzo rosa, perché necessita di un giusto spessore, ma l’autrice è stato qui gestito non come un trattato di psicopedagogia, ma nemmeno una piccola immagine tra una scena hot e l’altra e in questo l’autrice è stata davvero molto brava.
Non voglio che se ne stia seduta lì a dondolarsi, a guardare video online, come fa quando è sola. È molto difficile farla uscire dal suo guscio. Voglio che provi a giocare con lei… a farla parlare… so che non è facile richiamare la sua attenzione per via dell’autismo.Come dicevo l’infanzia di Allison non è stata semplice. Adottata da una madre single, non sa assolutamente nulla dei genitori biologici, né di eventuali altri fratelli o sorelle. La sua è stata una adozione chiusa e un ragazzo adottato dovrà sempre affrontare l’abbandono, così come il genitore biologico il sottile senso di colpa per quel figlio perduto. Tutta questa questione della situazione famigliare della protagonista è un fattore importante ai fini della narrazione quindi non si deve sottovalutare minimamente.
Non aveva una famiglia. Era sola. Da una donna così bella ci si sarebbe aspettati che fosse superficiale e materialista, e che pur essendo una cameriera sembrasse irraggiungibile. Invece era vero l’opposto.Non voglio fare spoiler, ma la trama si sofferma a lungo su molti aspetti legati all’adozione di Allison, su eventi che non sono dipesi da lei e che dovrà necessariamente affrontare e accettare.
Il romanzo, ambientato tra Boston e Chicago e penso proprio che valga la pena di essere letto per la competenza con cui sono state trattate le tematiche, adozione e autismo, che portano alla luce problemi che Allison affronta con grande serenità, ma mai in modo semplicistico.
Non riuscii quasi a parlare quando lui mi fissò di nuovo con quegli occhi penetranti e color del cristallo.Non mancano le immagini hot, piuttosto esplicite, ma, per una volta, c’è anche molto altro. Insomma un romanzo non semplicissimo, ma molto valido e che sa tener compagnia al lettore dall’inizio alla fine.
Non avevo pensato a nient’altro che ai miei problemi finchè non si era presentata la distrazione di Occhi Azzurri… Cedric.
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