[RECENSIONE DOPPIA] TIMELESS (J. ANASTAN)

il
23 ottobre 2018
Buongiorno! Jenny Anastan è tornata con un'altra bellissima storia, raccontata come solo Jenny sa fare.
Lori e Marta l'hanno letto, la prima in anteprima ricevendo la copia arc dall'autrice, l'altra acquistando subito dopo la pubblicazione la propria copia, e stamattina ci danno le loro impressioni :)
Avranno provato le stesse emozioni con questo contemporary? Continuate a leggere per scoprirlo.
TIMELESS
JENNY ANASTAN
Data pubblicazione: 15/10/2018 Editore: Self publishing Serie: spin off di King Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Ci sono traumi che col tempo sfioriscono e perdono il proprio potere. Poi ce ne sono alcuni che penetrano e germogliano, creando barriere, armature e finti sorrisi. Per Gwen vivere a Salem ha rappresentato un piccolo inferno fin da quando ha memoria: capelli rossi, carnagione chiara, una madre fuori dal comune. E un cognome, Parrish, che suona come una condanna. Negli anni ha imparato a mostrarsi forte, ma c'è una persona che puntualmente è riuscita a scalfire quella corazza e a tenere il suo cuore tra le mani in modo del tutto inconsapevole. Thomas Harrison è un rogo che brucia, una pira da cui scappare lontano, ma da cui Gwen è attratta come una falena. E le falene, si sa, corrono sempre il rischio di cadere, se troppo vicine al fuoco.
Timeless: 8 lettere, una parola, molteplici significati. Timeless, “senza tempo”, “eterno”… come l’amore, come i sentimenti di Gwen, come i ricordi che la legano a Salem, come Thomas “Tommy” Harrison. Timeless, come il nome del locale di Tommy stesso.
A volte cerchiamo la felicità in cose complicate quando le migliori, quelle che hanno la capacità di scaldarti il cuore, sono le più semplici.
Ho aspettato questo romanzo per sei lunghi mesi e a fine giugno, al RARE, ne ho avuto un piccolo assaggio. Un’attesa che è stata ripagata da un romanzo bello in modo inaspettato. Sapevo che Jenny Anastan era brava a narrare questo genere di storie, ma non credevo di uscire da questa lettura così carica di emozioni. Ma voglio andare con calma e spiegarvi un po’ di cose, la trama innanzitutto.
Gwen Parrish e Tommy Harrison li avevo già conosciuti marginalmente in King, la storia tra il bel calciatore inglese trasferitosi negli States e Thea Harrison, la babysitter della sua bambina.
Thea e Gwen sono amiche per la pelle dai tempi della scuola e la rossa protagonista di “Timeless” è cresciuta in casa Harrison come fosse una di famiglia. Protetta e amata come una figlia e una sorella. Con la famiglia di Thea ha un rapporto splendido, fatta eccezione per Tommy. Per lui ha sempre nutrito un sentimento che negli anni è cresciuto e al ballo del liceo c’è stato anche qualcosa tra loro, peccato che Tommy non se ne ricordi e che sia legatissimo all’acerrima nemica di Gewn, Mallory. Una viscida ragazza che da sempre ha reso la vita di Gwen un inferno in terra: angherie di ogni genere hanno torturato Gwen durante gli anni vissuti a Salem, gesti di cui nessuno ha mai saputo nulla, e ogni loro incontro evoca quei giorni da incubo.
Senza contare che tra Lory e Tommy c’è stato molto più di un’amicizia… sono stati una coppia e questo non ha fatto altro che ferire Gwen e alimentandone il rancore, apparentemente insensato, verso il fratello della sua migliore amica.
Quando al Timeless ci sono problemi però Tommy non può fare altro che rivolgersi alla rossa amica della sorella, nonché impiegata in una delle migliori banche di Boston, per ottenere un finanziamento ragionevole per ristrutturare il locale in tempi stretti.
Il loro incontro è un qualcosa che Gwen non si aspettava e rivedere quel ragazzo che è sempre stato come un fuoco incandescente, è come se in lei si fosse riaccesa una miccia. E Tommy? Beh, Gwen non è più la ragazzina che viveva a Salem. È una donna, bellissima e affascinante, una vera bomba con un’armatura rigida e che si è plasmata per chiudere con il passato.
Negli anni, da timida e spaurita è diventata una seria professionista sul lavoro e l’anima della festa nel tempo libero.
L’attrazione tra i due è tangibile e sempre più crescente, arrendersi ad essa non sarà facile ma nemmeno difficile, anche se scappare per Gwen è ormai impensabile ora che Thomas la vuole e anche se sa bene quanto sia rischioso lasciarsi coinvolgere dal fratello di Thea.
Senza che potessi bloccare i miei istinti, mi allungai per dargli un leggero bacio sulle labbra. Non dissi nulla e me ne andai con una certezza in più: sarei tornata da lui, sempre.
Ragazze, credetemi, parlerei di questo romanzo per ore ed ore. L’ho amato davvero in modo che non mi aspettavo e ho apprezzato ogni parola scritta.
Gwen e Thomas sono esplosivi ma nel loro rapporto, oltre a che una rovente elettricità e sensualità, si legge bisogno di amore. Quello vero, l’Amore, con tutte le romanticherie e la dolcezza che ne consegue. Spinti l’un l’altra dall’attrazione ma anche dalla rabbia, la stessa che li allontana e li accieca quando basterebbe solo ascoltare e capire, anziché fermarsi all’ascolto di una sola campana.
Di che parlo? Non voglio spoilerare nulla ma, ragazze, fidatevi quando vi dico che ho desiderato evirare Thomas Harrison per la sua ciecità intellettiva e allo stesso tempo costringere Gwen a raccontarsi senza filtri.
Mi sono emozionata nel profondo per la delicata brutalità con cui Jenny ha trattato un tema che mi sta a cuore: il bullismo. Quelle sevizie fisiche e psicologiche che hanno ferito Gwen e che mio malgrado ho rivissuto io attraverso i racconti e brevi flashback, attraverso stralci di diari che hanno fatto un male bestiale nella sottoscritta, ma che ho apprezzato perché ci voleva qualcuno che parlasse di bullismo, che oltre a parlare d’amore, accendesse la luce, la miccia, quel che vi pare, ma che comunque scrivesse queste cose. In Gwen mi sono rivista io e forse si rivedranno altre persone, altre ancora saranno solo spettatrici di un racconto, ma spero che certi frammenti siano un punto di partenza per riflettere su qualcosa che spesso è troppo sottovalutato. Forse chi è stato "carnefice" dimentica, ma state certi che le vittime non dimenticano mai e certe ferite non potranno mai guarire totalmente... per nulla potrebbero tornare a sanguinare, come sanguinano i cuori spezzati.
Tornando alla storia d’amore tra la Parrish ed Harrison: siete ancora qui a leggere la recensione? Forza forza… è ora di immergersi in una storia d’amore bella, intrigante, divertente e sensuale ma anche devastante e rischiosa come solo l’amore vero sa essere.
«Preferisco complicare ogni giorno la mia vita con te, piuttosto che annoiarmi nella mia fottuta semplicità»
Menzione speciale per la famiglia Harrison, con particolare riguardo a Dennis (di cui sentiremo ancora parlare) e agli strambi genitori di Gwen, mi riferisco principalmente alla signora Parrish. Una mamma che nonostante i momenti no della sua malattia, resta una mamma che ha saputo redimersi dai suoi inconsapevoli errori e ha saputo leggere il cuore della figlia come solo una mamma saprebbe fare, rischiando per lei quando Gwen stessa non era pronta più a rischiare.
Dolci e bollenti sono le scene che accompagnano questa coppia, ma arriverete alla fine desiderando ancora leggere di loro due. Adorerete il modo di fumare di Dennis, il suo coraggio (perché anche se la voglia di rovinarlo è stata tanta, alla fine non si può non amare il suo personaggio), la vivacità di Gwen e penso che l’alba al faro resterà sempre una delle scene più belle. Semplice, efficace e metafora di un inizio spettacolare… in una parola: Timeless, come Tommy, come Gwen.
Quello che provavo per lei era e sarebbe stato senza tempo.
Credetemi, parlerei di Timeless per ore e non mi stancherei… ma ora vi saluto e lascio la parola a Marta che, come me, ha atteso questo romanzo a lungo e non ha resistito a leggerlo immediatamente appena è venuto disponibile sullo store del suo Kindle. Continuate a leggere per conoscere il suo parere :D
 [Copia ARC ricevuta dall'autrice]


Dopo sei mesi dall’uscita di “King”, Jenny Anastan riprende i personaggi secondari della prima storia e ci racconta la loro. Questo libro non ha niente a che fare con lo sport, ma non è inferiore in qualità al primo volume.
I protagonisti di questa storia, sono molto legati emotivamente a Thea (la bella babysitter che ha fatto perdere la testa al calciatore King): Gwen, è la sua migliore amica da sempre, mentre Thomas è uno dei fratelli Harrison.
I due quindi, si conoscono da una vita; Gwen è una di famiglia, ma nonostante questo, i rapporti tra lei e Tommy non sono mai stati idilliaci, seppur Thomas rappresenti il primo amore della rossa.
Restava un mistero come avessi potuto tenerla intorno per tutto quel tempo, da sempre, senza mai spingerla contro il muro e scoparla.
Appena le è stato possibile, Gwen ha lasciato Salem, sua città di origine, per mettere distanza non solo da Thomas, ma da un’infanzia complessa, vissuta tra il bullismo e la malattia della madre. Thomas, al contrario, ama Salem, un luogo in cui ha tutto e che mai gli ha tolto qualcosa; a Salem c’è la famiglia, gli amici ed il suo locale, il Timeless.
Quando i due si rincontreranno, Gwen si troverà costretta ad affrontare tutti i sentimenti che aveva cercato di blindare per vivere tranquilla, dall’amore per Thomas alle vicende legate ai tempi della scuola.
Le angherie alla fine erano finite, ma i ricordi, il dolore, il sentirsi sempre così inadatta o strana, mi avevano lacerata dentro. Ero diventata più pragmatica, non mi affezionavo e non mi fidavo, i miei scopi nella vita erano avere successo e divertirmi. Riuscivo alla grande, in entrambe le cose.
Nonostante il suo passato, Gwen non è la ragazza, timida e chiusa che spesso troviamo nei romance, anzi, è una donna che ama divertirsi, generalmente è l’anima della festa. Apparentemente è aperta alla vita e alle sue possibilità. Ma lei stessa sarà l’esempio lampante di quanto non sia tutto oro quello che luccica e che costruirsi un’armatura, anche la più spessa, per nascondersi, non regala la serenità.
La storia tra il bel fratello di Thea e la rossa Gwen Parrish incontrerà diversi ostacoli. Riusciranno a superarli? Questo è qualcosa che sta a voi scoprire.
Stavo giocando un gioco pericoloso, ma non riuscivo più a tirarmi indietro. Fermarmi, giunta a quel punto, era fuori questione.
Quello che ci tengo a sottolineare è che anche questa volta, l’autrice non manca di parlare di argomenti delicati e seri. Come per l’AIDS in “King”, questa volta il bullismo, l’omofobia e le malattie mentali saranno raccontate da chi le ha vissute direttamente e indirettamente, offrendo i giusti spunti di riflessione. E poi ancora valori importanti come famiglia e amicizia.
La lettura scorre veloce, il pov si alterna tra Gwen e Thomas, permettendo di avere una visione globale sulle molte sfaccettature della storia.
«Vedi, il fatto che tu ce la possa fare da sola non significa che io sia disposto a lasciartelo fare o che sia giusto»
Ho apprezzato lo stile dell’autrice e tecnicamente non manca nulla. Piccante senza esagerazioni, temi importanti, eppure, emozionalmente parlando, non mi ha dato la forte scossa che avevo ricevuto con “King. Resta comunque un libro che consiglio, perché si sa, le emozioni durante la lettura sono assolutamente soggettive, e questa è solo un’opinione personale.
Continuare a respingere qualcosa per timore di soffrire era comunque sempre soffrire.
Sono curiosa di scoprire se avremo da leggere anche su Dennis, uno dei fratelli di Thomas, nonchè grande e importante amico di Gwen. Il suo personaggio mi è piaciuto davvero tantissimo. Sicuramente un libro su di lui lo leggerò.

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