TUTTI I TUOI RESPIRI (B. CIPRIANO)

il
15 settembre 2018
Era una notte insonne di fine agosto, quando ho deciso, dopo settimane d’indecisione di cominciare una lettura presente nella mia wishlist. Si trattava di Tutti i tuoi respiri, la pubblicazione più recente dell’autrice self Benedetta Cipriano. Un music romance uscito a inizio giugno e che ho iniziato a leggere in un momento stranissimo e ritrovarmi tra le mani questo libro, mi ha dato una scossa.
Si tratta di uno standalone bellissimo, ma all’inizio non sapevo cosa aspettarmi esattamente. Sono bastati due minuti per capirlo e sei ore per arrivare all’ultima pagina. Ero tutta lacrime ed emozioni variegate.
Seguitemi per saperne di più su questo straordinario romanzo che è musicale, tanto quanto è contemporaneo e storico (seppur una storia contemporanea e drammaticamente recente).

TUTTI I TUOI RESPIRI
BENEDETTA CIPRIANO
Data pubblicazione: 05.06.2018
Editore: Self publishing
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: contemporary/music romance
Trama: Mi chiamo Amélie e ho negli occhi il ricordo di una notte senza stelle, fatta di grida strazianti e di silenzi interminabili. Lui si chiama Jace ed è stato il mio cavaliere. Tra le sue braccia ho lasciato che il mondo scomparisse e il dolore si affievolisse lentamente. Quella notte il mio cuore si è fermato e adesso è immobile, trapassato da una miriade di spilli. Sanguino, ma non è Jace a curare le mie ferite. Eppure io lo desidero, lo bramo. Voglio sentire le sue mani raccogliere pian piano i cocci di una notte che ha frantumato la mia vita. Voglio dissolvere il tormento perdendomi nel suo sguardo. Voglio intrecciare le dita nelle sue e sentire il mio cuore tornare a battere. Mi chiamo Jace e, no, non sono un cavaliere. Quella notte ho lasciato che Amélie spegnesse il mio dolore. L’ho avvolta tra le braccia e ho sentito il battito del suo cuore contro il mio petto. L’ho salvata e sono fuggito. Eppure oggi lei è qui, pronta a confondermi, e io non posso cedere. Lei è il ricordo di qualcosa che provo a dimenticare, giorno dopo giorno, e il suo sguardo è in grado di farmi esplodere in mille pezzi. Il mio cuore è malconcio, le mie canzoni sono aride e le mie note pronte a perdersi nel vento. Bramo il suo corpo e la sua anima, ma resto immobile e combatto contro quell’unica parte di cuore ancora intatta che, alla vista dei suoi occhi, batte inarrestabile. Una sola notte li ha avvicinati Una sola notte li ha spezzati. Una sola notte li ha uniti, per sempre. Ma questa non è solo una storia d’amore.
Jace è un giovane americano con un grande talenot per la musica e le parole. Non è però interessato alla carriera musicale quanto più invece seguire la proficua attività che gestisce con la madre e lo zio. Non ha un padre, o meglio lo ha, naturalmente, ma quest’uomo non sa dell’esistenza di Jace e il ragazzo non sa chi sia. È stato cresciuto dalla mamma e dallo zio Hunter. Quando però nel 2015 la madre muore per un brutto male, il ragazzo è devastato. Risistemando le cose di Grace, sua mamma, trova il diario che la donna teneva da giovane e il segreto più grande che gli ha taciuto. È per questo che si reca a Parigi nel novembre dello stesso anno.
Un ragazzo diffonde la sua rabbia nell’aria, e le urla sono puro dolore che si disintegra in una notte senza stelle. Il cuore non lo sento più.
Amèlie ha una vita non perfetta ma comunque felice. Vive a Parigi dove è nata e cresciuta e ha una grande amica, che è come una sorella: Camille. Con lei divide ogni cosa, ogni istante della sua vita, anche se sono due persone profondamente differenti: Amèlie soffre di agorafobia, Camille è una vivace aspirante scrittrice, una sognatrice romantica.

Incontra Jace tra le strade di Parigi, in uno dei giorni più bui per la capitale francese e per il mondo intero: il 13 novembre 2015, quando la crudeltà e l’ignoranza hanno portato via la vita a 130 persone e ne hanno ferite oltre 350, senza contare tutte le conseguenze indirette, i drammi famigliari  che ne sono seguiti.
In quella serata che doveva essere di musica e gioia, Jace stava fuggendo dal Bataclan, Amèlie stava raggiungendo Camille al concerto. Lui la salva, trascinandola via da quella strada, dai quei luoghi dove la follia umana sfidava l’innocenza. E nelle ore successive l’allontana dal dolore, portandola con sé verso la passione carnale.
<<Ce soir prends tous mes respires>> […] <<Stasera prendi tutti i miei respiri. Prendi tutti i miei respiri, Jace, e dammi parte del tuo coraggio.>>
Il turbamento di quella notte di dolore e passione però lascia segni indelebili. Il rimorso e la paura portano Jace a fuggire immediatamente da Parigi, abbandonando Amèlie e la loro possibilità.
Amèlie dopo quella notte ha perso tutto e giorno dopo giorno viene mangiata, fagocitata quasi, dal senso di colpa per non essere stata al fianco di Camille in quei drammatici momenti che l’hanno strappata alla vita.
Gli addii non hanno il sapore degli arrivederci. Gli addii sono come lo strappo di un cerotto, come un cordone ombelicale che velocemente si recide.
Dopo un anno di sofferenza Amèlie è ormai diventata il fantasma di se stessa e ha deciso di vivere quel che Camille sognava. Si trasferisce a New York, a Brooklyn per l’esattezza, in una piccola casa  di cui ridipinge le pareti come avrebbe fatto e voluto l’amica, continua a scriverle lettere che Camille non leggerà mai.
New York è la capitale dove l’impossibile diventa possibile e quando incontra Jace nel pub che fa i tacos più buoni di Brooklyn quasi non ci crede nemmeno lei. Jace rivedendo quella donna che tormenta la sua memoria, i ricordi di quella notte di follia e dolore da cui è fuggito come un codardo.
Sei il passato da cui fuggire e il presente da evitare
Jace è scosso, ma Amelie è determinata a riavvicinarsi a colui che gli ha portato via il dolore per alcune ore nel giorno di dolore più profondo e inaspettato. Ma Jace è trincerato dietro un muro di paura e rimpianti.
Sei un ricordo da dimenticare
Il loro rapporto lo scoprirete fatto di alti e bassi, giornate no e giornate ni, perché giornate davvero felici Jace e Amèlie non riescono proprio a viverle al 100%. Ma è una storia, la loro, che è in contemporanea un crescendo, perché i loro sentimenti prendo sempre più forma, man mano che le settimane passano.
Non voglio scrivere ancora parole sulla trama di questo romanzo perché ritengo giusto che i lettori affrontino questo viaggio nelle emozioni e nella storia umana senza particolari preparazioni.
È una lettura che vi aprirà il cuore in 130 frammenti, riportandovi con la memoria a quelle immagini che per giorni abbiamo tutti, chi più e chi meno, visto attraverso gli occhi delle telecamere, attraverso le voci dei testimoni e dei sopravvissuti.
Intorno a me c’è un silenzio assoluto, l’unico rumore che sento è quello della sola parte ancora intatta del mio cuore, che sull’asfalto nero lentamente va in pezzi.
Benedetta Cipriano ha raccontato una storia di dolore e resilienza, di vite che s’incrociano e momenti mancati per un soffio. Leggendo queste pagine ho incontrato un’autrice che non pensavo potesse scrivere poesie in prosa. Il suo stile infatti è un incrocio tra poesia e narrazione perché è delicato i versi di un sonetto, ma ha la forza emotiva della prosa.
Perchè quando la musica si accende, la mente si spegne, perché da sempre tra quegli accordi ritrovo un cuore spezzato, dimenticato, ma che ha ancora la forza di battere.
Un viaggio di rinascita, accettazione, ricordo, vita e storie che s’incontra e si ripetono. Leggendo Tutti i tuoi respiri ho scoperto una narrazione dolce e potente in maniera devastante, che trascina il lettore nella storia e ne fa sentire ogni sfumatura sulla pelle e nel cuore.
Quando si leggono queste pagine si ha come l’impressione che sia un continuo pizzichio delle dita sulla chitarra, dove le dita sono le emozioni e la chitarra il cuore.
Mi ha sorpresa tantissimo l’ultima pagina del romanzo e firma che porta, ho realizzato dopo tante ore chi è quella firma ed è stato da brividi, a dimostrazione che tutto torna, in tante forme.

Di questo romanzo vi restarà ogni parola, ogni emozione, ogni sentimento, ogni sfumatura della personalità dei protagonisti, diretti e indiretti, presenti e non.
Sorriderete con Camille e quelle che sarebbero state le sue riflessioni, darete di matto e impazzirete per la testardaggine di Jace e vi scioglierete con la sua passionalità, e verrete trascinati nel dolore lancinante dell’anima con Amèlie.
La storia in cui tutto finisce, ma tutto inizia.
Oltretutto, ho letto questo romanzo in una domenica d’agosto in cui ero tormentata dalle domande, ho trovato una sorta di risposta dal destino e un ricordo difficile da digerire. Per molti non avrà senso quanto sto per scrivere ma il 20 gennaio 2017 per me è stato un giorno difficile, ne ricordo ogni istante e ogni parola, e ritrovare quella data in queste pagine mi ha rincuorata del fatto che non solo per me, quello è stato un giorno difficile. È stata una sorta di risposta a una domanda che non ho ancora fatto al fato, ma per la quale, il fato mi ha già risposto (forse).
Ho imparato che la vita non ti regala mai ciò che vorresti, ma che anche quando il sole tramonta non si dimentica di te.
Tornando al romanzo, leggetelo, vi prego, fatelo per voi stessi, per la vostra memoria e il vostro cuore. Felici o infelici, rancorosi o benevolenti, sereni o tormentati… leggetelo, perché vi cambierà la prospettiva di tutto.
Chiunque poteva essere a Parigi in quelle ore di umana follia.
Parigi, Londra, Madrid, Istanbul, Berlino, Nizza, San Pietroburgo, Stoccolma, Manchester… e tutti quelli che ho dimenticato… essere qui oggi, è un dono e non va sprecato, questo libro lo ricorda in modo lampante e scusate se sono andata fuori tema con la recensione, ma se mi seguite sapete anche, che certe volte, quando sono particolarmente toccata dai romanzi, parlo più del quadro generale che non del libro e basta.
Il romanzo non è perfetto, qualche refuso è scappato alla correzione e per questo non mi sento di dare il voto che diversamente, questa storia raccontata da Benedetta, meriterebbe.
L’amour est inguérissable.
Ora vi saluto e vi auguro un ottimo sabato sera, fatto di gioia ma anche di memoria. Io intanto vado ad asciugarmi le lacrimucce (facciamo anche lacrimoni visto che ormai è tutto offuscato) che ripensando a Jace, Amèlie e Camille sono tornate, sognando le melodie di Jace che racconta le sue emozioni più vere con le sue meravigliose canzoni.
PS. Qualcuno dia voce ai testi delle canzoni che ha scritto Benedetta in questo libro. Vi prego!


15 commenti on "TUTTI I TUOI RESPIRI (B. CIPRIANO)"
  1. bellissima la trama mi piace troppo, voglio assolutamente leggerlo

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    1. Fammi sapere poi cosa ne pensi:) Mi piacerebbe potermi confrontare con altre lettrici:) Inoltre sono sicura che anche l'autrice sulla sua pagina fb e sul gruppo dedicato, sarebbe felice di aver il parere di altre lettrici. Benedetta è una persona adorabile!:)

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  2. Il tuo racconto è ancor più la tua passione nel raccontare il libro e di parlare di tematiche così importanti mi ha toccata. Leggerò sicuramente il libro. Grazie

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  3. A volte conoscere la trama dei libri e utile in questo caso grazie alla tua recensione ha capito cosa mi va di leggere in questo periodo almeno per me è così e a momenti è una cosa personale

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    1. La lettura è soggettiva, come anche il parere che ne deriva e assolutamente, il mood emotivo che ogni persona vive nel momento in cui l'affronta, ne influenza il giudizio :)

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  4. mi hai incuriosita.. appena riesco lo leggo

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  5. Grazie per la tua recensione, è davvero completa. Ad una mia amica piace questo genere e le regalerò questo libro.

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  6. Non è il mio genere preferito ma dalla tua recensione sembra così intenso che mi ha incuriosita. Lo metto in wish list .. visto mai ..

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    1. Aldilá del genere spero possa piacerti tanto quant’é piaciuto a me :)

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  7. Le tue recensioni mi mettono una gran voglia di andare in fondo alla lettura. Mi sembra un'opera interessante, c'è dentro tanta vita. Grazie per questa segnalazione

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    1. Grazie x il complimento Meggy ������
      Questo romanzo fa amare la vita ed è speranza pura, nonostante tutto il dolore che racconta.

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  8. Sembra un libro molto intenso. Mi hai incuriosita!

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