Buon sabato, in questo giorno di metà mese vi parlo di "Se tu vai via, porti il mio cuore con te", il romanzo di Silvia Gianatti uscito a inizio agosto per Leggereditore.
SE TU VAI VIA, PORTI IL MIO CUORE CON TE
SILVIA GIANATTI
Data pubblicazione: 10.08.2018
Editore: Leggereditore
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: Narrativa contemporanea
Trama: Manca solo un mese alla nascita del suo primo figlio, quando Valeria sente pronunciare dai medici le parole che nessuna madre vorrebbe mai sentirsi dire: “Non c’è battito.” Anche se non ha mai visto la luce, al bambino che per otto mesi è cresciuto nella sua pancia Valeria ha quotidianamente rivolto parole, pensieri, racconti, sogni… Come può accettarne la morte?Editore: Leggereditore
Serie: Standalone
Finale: Autoconclusivo
Genere: Narrativa contemporanea
Per un genitore la perdita di un figlio è una tragica sovversione del ciclo naturale della vita, un’ingiustizia inaccettabile, una sofferenza atroce che congela ogni cosa e da cui sembra impossibile poter riemergere. Lacerata dal dolore e dalla rabbia, Valeria si chiude in sé stessa, finché un giorno non prende in mano carta e penna e inizia a scrivere. E così, pagina dopo pagina, ristabilisce, quasi senza rendersene conto, il legame violentemente interrotto con il suo bambino, e con sé stessa. La vita riprende il suo corso, il sole ricomincia lentamente a illuminare le giornate di Valeria, il mondo recupera colore e calore. E anche se è un buco nero in fondo al cuore, avviene che un giorno il dolore fa spazio ad altre felicità. Bisogna solo avere la pazienza di saper aspettare, il coraggio di farsi aiutare, la speranza che a poco a poco si ritrovi un senso a tutto. Un libro toccante e delicato su un tema difficile: la morte perinatale, un fenomeno diffusissimo ma di cui si parla ancora troppo poco. Ma Se tu vai via, porti il mio cuore con te è anche e soprattutto un libro sulla perdita e sul superamento del dolore, perché alle lacrime e alla rabbia seguono prima o poi la pace e la forza di ricominciare.
Romanzo veramente intenso che colpisce il lettore come un pugno nello stomaco, sia per il tema trattato che per il modo in cui è trattato.
Il tema di fondo è il lutto e la perdita, partendo dall'esperienza di Valeria con la perdita del suo bambino dopo il terzo mese di gravidanza, fino ad arrivare alla perdita del padre di Valeria per un tumore mentre lei è incinta.
Il romanzo infatti diventa davvero un colpo duro per chi ha passato le stesse esperienze perché la descrizione e la narrazione è davvero realistica.
Una storia forte che a fine lettura ti lascerà sconvolto, spaccato in due e distrutto.
Il tema di fondo è il lutto e la perdita, partendo dall'esperienza di Valeria con la perdita del suo bambino dopo il terzo mese di gravidanza, fino ad arrivare alla perdita del padre di Valeria per un tumore mentre lei è incinta.
Quando si diventa una mamma?Le due perdite sono descritte a fondo, specialmente dal punto di vista sentimentale, che penetra nel profondo del lettore coinvolgendolo nel dolore della protagonista, e facendolo immedesimare se, come me, ha passato esattamente le stesse esperienze.
È quando nasce un bambino?
Tu non sei nato.
Io sono la tua mamma.
Il romanzo infatti diventa davvero un colpo duro per chi ha passato le stesse esperienze perché la descrizione e la narrazione è davvero realistica.
Una storia forte che a fine lettura ti lascerà sconvolto, spaccato in due e distrutto.
[Copia arc ricevuta da Leggereditore]
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