[ANTEPRIMA] L'INCANTESIMO DELLA SPADA (A. HARMON)

il
5 luglio 2018
Lettori, quest’oggi vorrei parlarvi di un romanzo che ho amato tantissimo e che ho potuto leggere in anteprima, grazie alla Newton Compton. Si tratta de “L’incantesimo della spada” scritto dalla fantastica Amy Harmon, una storia che racchiude in sé più generi: avventura, romantico, storico, fantastico. Non la saprei collocare in un gruppo preciso, ed è proprio questo uno dei motivi per cui ho adorato il romanzo, è completo! Ma andiamo a scoprire qualcosa in più della trama...

L'INCANTESIMO DELLA SPADA
AMY HARMON
Data pubblicazione: 05.07.2018 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: The Bird and the Sword Serie: The Bird and the Sword Chronicles (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Fantasy
Trama: Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell'ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell'avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l'unica magia rimasta potrebbe essere l'amore. Ma chi potrebbe mai amare... un uccellino?
Il libro è ambientato in un regno che non accetta nessun tipo di magia, quindi è piuttosto difficile sopravvivere per Lark, figlia di un’Indovina, con l’abilità di muovere oggetti e animali grazie all’uso delle parole.
«Lui è un principe»
«Davvero?»
«Sì. Il Principe delle bamboline. E può volare.»
«Senza ali?»
«Sì. Non c’è bisogno di ali per volare,» cinguettò ripetendo una frase che le avevo detto io.
«E di cosa c’è bisogno, Figliola?», la interrogai.
«Di parole», replicò, e i suoi grandi occhi grigi brillarono, consapevoli.
Il suo potere sarà causa della morte della madre, uccisa dal Re davanti ai suoi occhi e a quelli di suo padre. Da quel giorno Lark non parlerà più, ma questo non le impedirà di fare ricorso alla sua abilità, quando sente di averne bisogno. Comunica con gli animali attraverso il pensiero, imprimendo in loro determinate parole, così da aiutarli. Con gli esseri umani, invece, non comunica più se non attraverso i gesti.
Luce. Sentii quella parola levarsi dall’uccello. Luce. Mi chiesi se bramava la luce del giorno, se il chiarore poteva salvarlo dal suo destino, come se la notte fosse responsabile della sua morte.
Con il trascorrere del tempo, la protagonista sentirà sempre meno di appartenere alla casa di suo padre, quel genitore che non la ama davvero ma che la protegge perché c’è una maledizione che lo lega a lei. La svolta arriverà il giorno in cui Re Tiras, figlio del vecchio re che ha ucciso la madre della piccola Lark, prenderà in ostaggio la ragazza e la terrà prigioniera nel suo palazzo.
«Potrete tornare a casa con quel cavallo grigio, quando vostro padre avrà ottemperato ai suoi obblighi», mormorò il re, e persino il destriero grigio sbuffò in segno di scherno.
Pian piano, i due impareranno a conoscersi meglio, ad aprirsi all’altro e a salvarsi a vicenda. Insieme combatteranno anche contro i Volgar, creature metà uomini metà animali che cercano di distruggere il regno.
«Aspettatelo»
Chi devo aspettare?
«Il re, milady»
Per quanto tempo?
«Per tutto il tempo che sarà necessario»
Ho già letto altri libri di Amy Harmon e li ho amati in egual misura, ma credo che questo superi di gran lunga gli altri. È molto poetico e profondo, dà alle parole un valore immenso e i protagonisti sono persone molto forti, dolci e caparbi.
Lark mi è rimasta nel cuore, con quel suo esprimersi a gesti, la sua anima pura e la sua determinazione. Re Tiras, invece, non è quello che sembra. È diverso dal padre, nonostante a volte possa apparire severo come lui, ma ha anche un cuore e lo dona a Lark.
Il loro amore nascerà lentamente, com’è giusto che sia, e si rafforzerà nel corso della storia. Un amore che ti farà sciogliere e sognare, ma anche imprecare.
«Hai tutto questo potere: tu guarisci, convinci, persuadi e distruggi; ma mi vuoi far credere che non provi niente», mormorò. «Ma io so che non è così»
Io ho tutto il potere, ma tu mi distruggerai.
«Solo le tue mura, Lark»
Vorrei complimentarmi con la Newton anche per la traduzione. Di solito mi lamento dell’editing fatto male, delle traduzioni che non sono perfette, ma con questo romanzo hanno fatto davvero un buon lavoro. Quindi grazie di aver portato in Italia il primo romanzo di una duologia meravigliosa, attenderò con ansia il secondo libro!
«Benvenuta a Jeru, Lady Corvyn» mormorò il re, e l’orgoglio si levò dai suoi pori come profumo. Mi scostai e feci del mio meglio per non respirare quell’odore. La bellezza della città, e dello stesso re, mi confondeva. Non mi parve notare la mia schiena rigida e il mento ostinatamente puntato in avanti; e se lo fece, non diede importanza a quei gesti.
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