[I COME... INTERVISTA] Andrew Levine, una penna maschile per il romance italiano

il
9 marzo 2018

Ciao Andrew! Finalmente ho l’onore di ospitarti sul blog aldilà delle mie confusionarie, super emotive, chilometriche recensioni…. quindi grazie per aver accettato il mio terzo grado!:) In secondo luogo grazie anche per essere stato (inconsapevolmente) fonte d’ispirazione per il nuovo concept del blog… Frammenti di un addio mi ha segnata in ogni modo possibile :D

Sono legata a Drew & Co e “recentemente” ho trovato in Krane un nuovo idolo, un nuovo elemento in grado di emozionare… i tuoi libri, del resto, si amato a 360° e non sono l’unica a pensarlo! Sei amato da noi blogger e dalle semplici lettrici. Come ti fa sentire tutto questo affetto?
Che sono amato da tutti, non ci giurerei  di certo è qualcosa che apprezzo molto e che non do per scontato. Mi fa sentire bene e mi spinge a voler migliorare sia me che i romanzi che scrivo.

Quando hai cominciato a scrivere? Com’è nata la passione per i libri e la scrittura?
Ho cominciato a scrivere a 16 anni, ma diciamo che è durato poco perché a ogni parola che scrivevo, mi dicevo che non ero bravo abbastanza e che non ci sarei mai riuscito davvero. Poi a 18 anni ho ripreso insieme a un amico come un progetto divertente da portare avanti e non sono più riuscito a smettere. Ciò che è rimasto costante, dentro di me, è la voglia di creare una storia che sapesse emozionare, come succede a me quando leggo o guardo un film. È ciò che mi ha portato a iniziare, ciò che mi ha fatto riprende e ciò che mi spinge a continuare ancora oggi. La passione per la lettura invece è colpa di Nicholas Sparks, scrittore che ammiro molto.

Chi è Andrew Levine quando non indossa l’armatura dello scrittore sotto copertura? Sei giovanissimo… studi? Lavori? Hobby? Se ti va, raccontaci un po’ di te, senza svelarci la tua identità!
Chi sono, eh? Sono un appassionato di film, serie tv e libri, quindi tutto quello che ruota intorno alla creatività. Mi piace tenermi in forma allenandomi un paio di ore al giorno e sono un grande appassionato di sport, calcio in particolare. Ultima cosa, ma non meno importante, sono innamorato dell’America, della lingua inglese e della sua cultura e come se fosse scritto nel mio destino sono nato il 4 luglio, giorno dell’indipendenza Americana.

Il tuo pseudonimo spesso è  affiancato a quello di Jay R Law, avete mai pensato a un libro a 4 mani?
Sì, è con lui che ho iniziato a scrivere e ci abbiamo anche provato, ma abbiamo idee e modi di scrivere diversi. Non credo possa funzionare, non ancora almeno.

Perché la scelta di uno pseudonimo?
Ho scelto lo pseudonimo per paura del giudizio delle persone che mi leggono e delle persone che mi circondano ogni giorno. Sono molto insicuro soprattutto quando si tratta di qualcosa di così intimo come le emozioni che cerco di trasmettere. Non sono ancora pronto per mettermi sotto i “riflettori”.

Pensi mai di rivelarti al pubblico? Se sì cosa pensi che potrebbe cambiare?
Penso di farlo ogni giorno, ma come detto sopra, non sono ancora pronto. Non sono come molte persone che vivono la vita fregandosene, e molto probabilmente dovrei imparare a farlo. Purtroppo però a me importa sempre troppo, più di quanto dovrebbe. Per quanto riguarda cosa potrebbe cambiare, onestamente non lo so. Forse tutto, forse niente. È difficile dirlo ora.

Hai mai incontrato le tue fan/supporter senza che loro fossero a conoscenza del tuo segreto?
In realtà, sì, anche se molto prima che io publicassi. Una ragazza che ha letto il mio primo romanzo e che fa parte di molti gruppi che seguo è la nipote di un mio zio. (Lato della moglie quindi non siamo cugini ahahahah)

Chi legge per primo/a le tue storie? Hai a parte quest’ipotetica figura, un gruppo di beta readers?
Le beta sono le mie prime vere lettrici. Se l’editor conta, allora la mia prima lettrice è l’editor

Quando scrivi ti lasci trasportare o sono i tuoi personaggi a parlarti e a guidare le tue mani sulla tastiera?
Diciamo che prima che inizio ho già in mente come procederà la storia. Poi ci sta che qualcosa cambi mentre scrivo.

Scegli una canzone per ogni tuo romanzo…
Questa è dura. Allora:
“Saturn degli Sleeping at last” per Love in the scars, perché la uso come sottofondo al loro primo ballo e ogni volta che l’ascolto mi ricorda di loro.
“Light degli Sleeping at last” per Frammenti di un addio perché le parole mi sembrano cantate da Drew per Lily.
“Devil on fire” di Halsey per Krane, il male puro perché il titolo dice già tutto.
“Light a fire” di Rachel Taylor per Krane il bene puro.

Quali progetti vorresti realizzare nel prossimo futuro? Se puoi anticiparci qualcosa, ovviamente!
Ho un paio di progetti che vorrei realizzare e che non so se posso rivelare. Di certo voglio che sempre più persone possano leggere i miei romanzi perché credo in loro.

A Proposito di Krane. Hai annunciato il seguito durante i mesi passati e a giorni arriverà il seguito.  Cosa bisogna aspettarsi da Sebastian & co?
Beh, aspettatevi di tutto e il contrario. Sebastian farà i conti con nuovi sentimenti senza dimenticare ciò che è stato. E Hailee subirà le conseguenze del suo ritorno dai morti. Sarà un viaggio speciale, senza dimenticare la resa dei conti.

Siamo da poche settimane entrati nel nuovo anno… cosa ti aspetti e cosa ti sei lasciato nel 2017.
Mi aspetto una svolta, un cambiamento, qualcosa che mi porti al livello successivo e mi lascio dietro sei mesi di black out, persone o cose che hanno dimostrato di non poter restare con me.

A fine novembre è stato l’anniversario dell’uscita di Frammenti di un addio e molto più recentemente, quello di Love in the scars. Cos’è cambiato dalla pubblicazione di LITS e cosa dopo il grandissimo, enorme boom di FDUA e Krane?
Principalmente sono cambiato io come giusto che sia. Spero di essere diventato uno scrittore migliore, una persona migliore per chi mi circonda anche se dovrò lavorare ancora molto su entrambi 

Fare lo scrittore non è un mestiere facile (suppongo) e tu sei tanto giovane, cosa ne pensa la tua famiglia di questa tua scelta?
La mia famiglia c’è sempre stata. Sono fortunato perché mi permettono di seguire i miei sogni e credono in me, anche se non gli permetto di leggere nulla di mio. Spero di ricambiare la loro fiducia un giorno.

Il libro che ti ha cambiato la vita, e perché, è stato…
Cambiato la vita è una bella affermazione. Direi I passi dell’amore perché mi è restato dentro così profondamente che mi ha spinto a voler scrivere e provare a tramettere emozioni simili. E questo mi ha cambiato la vita, in un certo senso.

Come hai scelto e scegli, i nomi dei tuoi protagonisti? Casualità o hanno un significato specifico?
Sono sempre alla ricerca di nomi che siano eleganti e che quando li abbino ai personaggi, nella mia testa, sembrino perfetti. È qualcosa che sento dentro. Non c’è un percorso specifico.

Cosa rappresenta per te la lettura? E la scrittura?
Sono ossigeno. Creare è la mia vita, è tutto ciò che riesco a fare. Lo stesso vale per la lettura, anche se sono un lettore lento, anzi lentissimo. 

Frammenti di un addio non ha il finale che ci si aspetta, in un certo senso nessuno dei tuoi libri lo ha ma in Frammenti di un addio è molto molto molto evidente. Hai ricevuto mai critiche per questo (o anche su gli altri)? Come hai reagito?
Ho ricevuto molte critiche. Alcuni non l’hanno capito, altri lettori lo hanno trovato adatto. Era una cosa che dovevo fare. Era un messaggio che volevo dare. “Non cercare di scappare perché è inutile. E quando il mostro ti raggiunge, le conseguenze possono essere peggiori.” Purtroppo è un problema cosi attuale che mi fa stare male. Non ho avuto chissà che reazioni. Ho cercato di spiegare il mio punto di vista, ma alla fine ognuno ha la sua opinione e io posso solo accettarla e andare avanti.

Questa domanda, Andrew, era l’ultima.. se vuoi lasciare, per così dire, dichiarazioni spontanee, hai tutto lo spazio che vuoi, ma nel frattempo ti ringrazio ancora per la disponibilità infinita, il tempo e la pazienza :D
Non ho nessuna dichiarazione XD Ti ringrazio per la fiducia che riponi in me e per il tempo che mi doni leggendo i miei romanzi o facendomi queste domande. Sappi che lo apprezzo molto e non lo do per scontato. Spero che il mio prossimo romanzo possa piacere e, come sempre, possa donare qualche emozione bella! Un abbraccio, Andrew


Grazie ancora a Andrew per il suo prezioso tempo e non dimenticate che da oggi il suo nuovo romanzo è disponibile su Amazon e nelle prossime settimane ve ne parlerò ;D

Alla prossima,
Lori


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