ALI DI FARFALLA (A.ARIETANO)

il
16 maggio 2019
Buongiorno lettori! Oggi vi parlerò di un libro stupendo, ricco di colpi di scena e mai banale.
Il romanzo “Ali di farfalla” di Antonella Arietano, edito dalla Triskell Edizioni. È stato il mio primo approccio all’autrice e sono felice di non esserne rimasta delusa! Il titolo è rappresentativo e non lascia spazio ai dubbi, fin da subito.


ALI DI FARFALLA
ANTONELLA ARIETANO
Data pubblicazione: 18/04/2019 Editore: Triskell Edizioni Serie: standalone Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Quando Catherine si risveglia dal coma, a seguito di un incidente, si ritrova a confrontarsi con una realtà che non riconosce più. Nei cinque mesi di incoscienza, infatti, ha vissuto una vita completamente diversa e, soprattutto, aveva al suo fianco un uomo splendido, Michel, giovane e promettente chef. Nonostante tutti le dicano che deve essersi trattato di un sogno, Catherine è certa che fosse tutto vero, perché i suoi ricordi sono troppo vividi e corredati di emozioni troppo forti per essere solo frutto della sua fantasia. Insieme all’amica del cuore Colette decide quindi di mettersi alla ricerca di Michel in tutti ristoranti del Quartier Latin, rammentando che, nella sua “vita immaginata”, l’uomo lavorava in un locale in quella zona di Parigi. Le ricerche risultano infruttuose e Catherine decide quindi di lasciar perdere, mettendosi d’impegno per ricostruire la propria vita pesantemente segnata dall’incidente. Uno strano caso del destino, però, le mette tra le mani un volantino pubblicitario che annuncia l’inaugurazione del bistrot Le Chat Gourmand. Cathy non ha dubbi: la fotografia sul volantino ritrae il ristorante che ha visto durante il coma, quello in cu lavora Michel. La ragazza decide di partecipare all’evento, determinata a trovare l’uomo dei suoi sogni e avere finalmente la splendida vita che desidera. Il 18 dicembre la sua vita potrebbe cambiare. O forse è già cambiata, ma lei ancora non lo sa.
Ho letto un articolo, una volta. Un neurochirurgo americano raccontava di essere caduto in coma vegetativo e di aver visto il Paradiso, un luogo incantevole pieno di farfalle. […] Per quell’uomo, che è riuscito a fare un passo indietro di fronte alla pacifica bellezza dell’Aldilà, il Paradiso è un volo di farfalle. Milioni di farfalle. Per me, il Paradiso sta tutto negli occhi di Michel.
Catherine, la protagonista, vive a Parigi ed è stata vittima di un banale incidente con un ciclista, a causa del quale però è finita in un coma per cinque mesi. Durante questo stato vegetativo, Cathy ha vissuto una vita felice con Michel, l’uomo perfetto che l’amava in ogni modo; ci viveva insieme e aveva anche un cucciolo di cane di nome Joujou! La beffa? Tutto questo nella realtà non è mai accaduto, è stato solo, forse, un lungo e bellissimo sogno che, al risveglio, ha lasciato Cathy interdetta e a terra.
Michel è il mio volo di farfalle, il mio Paradiso dal quale ho fatto marcia indietro. Ancora mi chiedo con quale motivo io abbia deciso di rinunciare a lui per tornare a una vita il cui senso continua bizzarramente a sfuggirmi.
Cathy si è fisicamente salvata ma ha subito un trauma psicologico peggiore. Avendo poi perso anche il lavoro, perché impossibilitata ad andarci per il coma, ha tutto il tempo ora per rimpiangere la sua vita sognata, con l’ausilio anche della sua migliore amica, Colette. Le due amiche, pur con molti dubbi, provano insieme di esorcizzare l’accaduto, ma Cathy, non volendo rinunciare del tutto a quella vita, cercherà l’impossibile: trovare Michel e riprendersi il suo sogno!
Non sarà facile perché notevoli e numerosi sono i buchi nell’acqua ma, quando tutta sembra perduto, ecco che Michel si materializza e il sogno di Cathy sembra diventare molto più reale. I piani per conquistare il “Paradiso” però avranno molti intoppi e, nel frattempo, forse Cathy invece conquisterà qualcosa di migliore: una vita nuova, vera, con un ragazzo reale; troverà un nuovo impiego e un amico, il tutto condito da una spruzzata di pepe (per così dire) anche in ambito familiare, che Michel stesso e un prezioso gioiello (un ciondolo Triskell, che ho ipotizzato fosse un omaggio che l’autrice abbia voluto inserire per l’omonima casa editrice che l’ha pubblicata) le aiuteranno a scoprire. La “vita che non c’è” che Cathy ha vissuto durante il coma non è stata vana, anzi… I personaggi importanti sono tanti in questo libro, ma i principali e quelli davvero chiave sono essenzialmente quattro e non sono i più scontati (o almeno non tutti).
Riassumendo: una giovane squilibrata uscita dal coma, la sua migliore amica, un giovane uomo che si sta ricostruendo una vita e uno psicologo. Sembra il cast di una commedia tragicomica.
Cathy non ha propriamente ragione sulla commedia tragicomica, però non mi sento nemmeno di darle tutti i torti.
Le protagoniste sono palesi ma i ragazzi? Non sono sicuramente quelli a cui, di primo acchito, penserete.
C’è Alexandre che ha causato l’incidente di Cathy e dopo alcune vicissitudini i due riusciranno a diventare amici, nonostante le perplessità di Colette.
Daniel è invece uno psicologo, conoscente della madre di Catherine che, da amico più che da professionista, cerca di aiutare la protagonista nel suo percorso.
L’autrice ha creato per Cathy un gioco ricco di colpi di scena che, se dapprima sembrano voler far del male alla povera protagonista, in realtà non sono per niente quel che sembrano perché dalle sconfitte e dalla delusione si apre per lei un portone molto più bello e imponente di quello che il sogno aveva voluto offrirle.
Voglio vivere la mia vita serena, con Alexandre. Ma allo stesso tempo, voglio che Catherine viva tranquilla la sua, e che sia felice. Insomma, è chiedere troppo?
Mi sono immersa con lei e Colette in una Parigi che mi sembrava di toccare con mano: le ragazze passeggiano per i quartieri della capitale, nei tipici bistrot, persino a Disneyland, e l’esperienza di lettura è stata così forte da rendere il tutto vivido, reale, come se anche io fossi lì con loro! L’ambientazione è semplice ma d’effetto, i dettagli sono perfetti ed è impossibile non sentirsi, purtroppo solo con la mente, con i piedi nella bellissima Parigi.
L’io narrante è comunemente Catherine ma talvolta, e mai a sproposito, esso cambia in favore di quello di Colette o di Alexandre, mentre Daniel non ha un suo punto di vista ma appare solo attraverso gli occhi di Cathy.
In questo romanzo nulla è mai scontato, qualcosa può sembrarlo ma così non è, rendendo quindi la storia accattivante e allo stesso tempo precisa e giusta.
La Arietano mi ha sorpreso positivamente dall’inizio alla fine per cui non vedo l’ora di leggere, appena possibile, anche qualche altra sua opera. Lettura super consigliata!

[Copia arc ricevuta dall'editore]
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