[RECENSIONE DOPPIA] SHE'S MY DRAMA (A. CONTINI)

il
27 maggio 2021

 
Bentrovati lettori! Avete mai avuto un libro nel Kindle che sembrava friggere per la fretta che avevate di leggerlo? A me è capitato nel momento stesso in cui Angela Contini – che ringrazio – mi ha inviato la copia arc di “She’s my drama”. Seguitemi dopo la scheda e venite a scoprire sia il mio parere che quello di Michela.

SHE'S MY DRAMA
ANGELA CONTINI
Data pubblicazione: 17.04.2021 Editore: Self Publishing Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: La vita di Cassie, figlia di un'algida avvocatessa che tiene le redini della sua esistenza fin dalla nascita, è organizzata nei minimi dettagli. Sa quando dovrà sposarsi, con chi e quanti figli avere, ma il suo fidanzato pare non pensarla allo stesso modo e quando la lascia per una ballerina di pole dance, crea il caos totale. Cassie è costretta a fare i conti con sé stessa e con quello che vuole davvero. Ad aiutarla nell'impresa, suo malgrado, ci penserà Joon-jae, collega di lavoro coreano, dal taglio d'occhi penetrante, trasferito a Napoli dalla lontana Asia, che prima le offrirà vitto e alloggio e in seguito le proporrà di seguirlo in Corea per cominciare una nuova vita, continuando a lavorare per la multinazionale coreana in cui era impiegata a Napoli. Cassie, da sempre appassionata della cultura dell'intrattenimento televisivo e musicale coreano, non ha dubbi: il suo è un sì, ma una volta in Corea, scoprirà che Joon-jae non è chi dice di essere e, soprattutto, che sta per sposarsi con Min-ji, una ricca ereditiera. È proprio un peccato, perché nel frattempo Cassie si è presa una bella cotta per lui.Min-ji dal canto suo, sa benissimo cosa non vuole: il matrimonio con un uomo che non ama. Da anni è innamorata di Raeon, leader dei Cosmo, un gruppo di affermati idol che domina le scene del K-pop, ma la loro è una storia impossibile, osteggiata dal severo padre di lei, che la vuole sposa di Joon-jae per convenienza.È possibile che il vero amore trovi comunque la strada per affermarsi, nonostante matrimoni combinati e cotte impreviste? Cassie avrà tutto il tempo per scoprirlo, in un viaggio che la condurrà esattamente dove avrebbe voluto essere: nel suo personale drama.
Perché ero così curiosa di leggerlo? Be’, innanzitutto perché come già sapete, aspetto sempre i libri della Contini (li ho letti tutti), ma soprattutto perché questo prometteva un’ambientazione unica e non vedevo l’ora di scoprire come l’autrice avrebbe gestito un personaggio così lontano dai canoni occidentali a cui siamo abituate, per di più affiancandolo a una calorosa napoletana, senza trovarsi ingarbugliata in stereotipi di ogni sorta. E poi c’era il surplus di un’altra coppia, tutta orientale.
L'autrice sarà riuscita a variegare le sottotrame e allo stesso tempo intrecciarle in modo avvincente?
Con i libri della Contini mi succede sempre una cosa fantastica: lei è la mia garanzia, è quel libro che prenderò sempre e comunque per leggerlo, certa che non mi deluderà; è la storia che adoro scoprire pagina per pagina, evitando come la peste recensioni e spoiler prima di leggere il libro.
Se seguite l’autrice sui social, non avete potuto non notare la sua passione per il kpop e i drama, passione che si riversa completamente in questo suo ultimo romanzo e che non si limita ai protagonisti, ma che avvolge le ambientazioni, le tradizioni, che scoperchia tutto quello che non sappiamo su questo mondo.
Lascio scorrere la mia esistenza così, senza che possa fare nulla per fermare gli eventi.

Io stessa non ho mai visto un drama, né seguivo i cantanti illuminati dal Sol levante, ma nonostante questo non ho avuto problemi di nessuna sorta a entrare in empatia con i personaggi di questa storia.
Ero fuori di me ed ero tutta dentro di lui.

Quello che più ho amato è stata l’innovazione e la spontaneità con cui la Contini ci ha trascinato in questo mondo. Niente elenchi né storie prolisse raccontati dai personaggi o chi per loro. Conosciamo tradizioni, modi di pensare, l’eleganza dei gesti e dei costumi attraverso i fatti e i dialoghi.
Caratteristica comune delle storie dell’autrice e uno dei suoi tratti distintivi per eccellenza: Angela fa dello show don’t tell il suo marchio di fabbrica.
Battute sagaci, dialoghi e interazioni tra le parti costruiti con attenzione, descrizioni mai eccessive, fanno scorrere le pagine come davanti al susseguirsi dei fotogrammi di una pellicola, dove non c’è bisogno di altro oltre il sedersi e gustarsi la storia. Le emozioni dei personaggi, i loro caratteri si delineano con una velocità impressionante, e non mancano mai i colpi di scena, il colpo di testa, proprio come non mancano nell’animo umano.
Questo romanzo per me prende il massimo dei voti perché mi ha trascinata senza fatica e senza scadere in banalità di ogni sorta in un mondo che non conoscevo, ma anzi spingendomi a capire quanto lavoro, sacrificio, rinunce ci siano dietro certe carriere, quanto un mondo così tecnologicamente avanzato sia ancora a volte ancorato a vecchie tradizioni difficili da scrollarsi di dosso come i matrimoni combinati; dove gli interessi economici sono importanti quanto per gli occidentali, dove anche il mondo orientale è costruito semplicemente da uomini e quanto sia facile invece idealizzarli diversamente, vittime di un retaggio che ancora oggi spesso ci influenza e devia.
Sorride e accade. Quella cosa, quella per cui la terra sembra tremare all’improvviso e ti scuote fin dentro le ossa, mentre i brividi di non si sa bene cosa, fanno su e giù per la schiena, e poi si spostano verso l’ombelico.

Quindi il mio personalissimo plauso alla Contini, che nonostante le tante storie scritte riesce sempre a essere originale, attenta, scrupolosa, spaziando da un genere all’altro senza perdere un colpo.
I pov sono quattro e secondo me scelta non poteva essere più azzeccata per offrire al lettore un focus a trecentosessanta gradi sul contesto in cui si svolgono i fatti e per variegare e movimentare la narrazione.
Lo porto ancora sulle labbra quel bacio, lo tengo tra le pieghe del cuore come una reliquia preziosa. Lo tiro fuori quando non sono in grado di affrontare i ricordi. Ne faccio il mio scudo quando lui mi guarda con disprezzo.

I sentimenti sono come sempre genuini, così come le scelte dei personaggi sono sempre coerenti e credibili.
L’idea di un protagonista non convenzionale mi spaventava un pochino, forse perché anche io sono stata vittima di un’ ideologia senza neanche rendermene conto, ma Joon-jae ha saputo disintegrare ogni mia remora e ha conquistato tutto il mio sostegno e non solo.
Questo splendido esemplare di maschio coreano talmente bello da far male agli occhi mi sta conquistando pezzo per pezzo e devo impedirlo a tutti i costi. Ha cominciato a conquistare i miei occhi. È passato subito dopo al tatto. Ora sta conquistando il mio cervello con il suo modo di fare così privo di affettazione, così da gentleman, da sembrare quasi un uomo d’altri tempi, un Darcy coreano.

Cassie, dopo un inizio tutto in salita – perché fidatevi se vi dico che è spocchiosa e insopportabile – mi ha scatenato un’empatia e una tenerezza come poche volte mi è capitato. La sua forza di spirito mi ha piacevolmente stupita, così come il suo mantenersi saldamente aggrappata alla sua dignità di donna
Min-ji e la sua trasformazione sono stati la sorpresa più grande e ho adorato Raeon e la sua passione mascherata da silenzi e self control.
Una lettura che non potete perdervi, soprattutto se nutrite pregiudizi, ho la certezza che ne verrete conquistate.
Sono contento se riesci finalmente a capire cosa vuol dire non abituarsi mai all’altro. Sorprendersi sempre, dall’inizio alla fine.


 [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]
 
 
Angela Contini non sbaglia un colpo,ha ragione Marta. Ogni sua pubblicazione è una garanzia di successo e anche stavolta non si è smentita. Non è la prima autrice italiana ad ambientare un romanzo in una nazione così lontana per usi e costumi. Il filo conduttore del romanzo sono i drama coreani, con i loro drammi che, a volte, non eguagliano la realtà. Il libro è a quattro voci, sono due storie d’amore che si intrecciano, un matrimonio di convenienza, legato a interessi economici, la scoperta del vero amore e la lotta per ciò che si vuole porterà a due epiloghi distinti, ma in qualche modo simili.
Cassiopea è una giovane napoletana, laureata in lingue orientali che lavora presso una multinazionale coreana della sua città. Ha una madre che un avvocato brillante, un futuro già scritto con un uomo che non ama, un’amica (Marika), molto pazzerella, e un supervisore (o almeno quello che lei crede tale), Joon- Jae, che in realtà è l’unico figlio di potente industriale coreano.
Joon–Jae è promesso sposo di Min-Ji, ragazza dolcissima che è innamorata, corrisposta, di un famoso musicista (Reon).
La vita ha decisamente uno strano modo di dirmi che ha senso dell’umorismo. Un pessimo senso dell’umorismo.

L’amore negato, il bisogno di compiacere i genitori, invadenti e dispotici, porterà i protagonisti ad interrogarsi su sé stessi, sul loro vissuto e su cosa vogliono realmente dalla vita. Cassie a Seoul troverà una nuova strada da percorrere, Joon- Jae capirà che il potente impero di cui è CEO non è l’unica cosa che conta nella vita, Reon forse dovrà rinunciare a un contratto importante con le case discografiche per amore della sua adorata Min-Ji.
Decisamente un ottimo romanzo, pieno di colpi di scena e ricco di spunti di riflessione, desideri piuttosto opprimenti della madre di Cassie che non si discostano molto dalle pretese assurde del padre di Min-Ji e dai bisogni di prevalere della madre di Joon-Jae.
È curioso che abbia preso così a cuore il benessere di Cassie. È un uomo buono, dopotutto, nonostante nasconda il suo lato dolce dietro una maschera di eccessivo rigore, che credo venga dall’educazione ricevuta.

Ho amato entrambe le coppie, anche se il mio tifo è andato decisamente a Cassie e Joon-Jae. Hanno saputo aiutare i loro compagni d’avventura, dimostrando una maggiore maturità. Decisamente un romanzo che consiglio per la novità della location, per l’intreccio, per la capacità dell’autrice di dare voce a un mondo ancora di nicchia per quanto così conosciuto nella nostra contemporaneità. Come tutti avevo sentito parlare dei drama coreani, anche se non ho mai approfondito, ma ora mi è venuta voglia di guardarne qualcuno.

1 commento on "[RECENSIONE DOPPIA] SHE'S MY DRAMA (A. CONTINI)"
  1. Ragazze mi avete sciolto il cuore con le vostre recensioni. Grazie per ogni singola parola che avete scritto!

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