LOVING THE ANGEL (N. TESO)

il
30 settembre 2020

Salve Pieces!
Oggi torno qui per parlarvi del secondo volume della serie dark romance “Loving the demon” dell’autrice italiana Nicole Teso.
La recensione di “Loving the Angel” potrebbe contenere spoiler sul primo volume, vi consiglio quindi di leggerla solo dopo la lettura del primo volume.

LOVING THE ANGEL
NICOLE TESO
Data pubblicazione: 28.09.2017 Editore: Self Publishing Serie: Loving the demon (#2) Finale: Cliffhanger Genere: dark romance
Trama: La mia vita ha raggiunto il capolinea quando sono stata rapita. Jake Evans, l'uomo che mi ha tolto tutto, non solo mi ha costretta a sopportare un dolore devastante, ma si è anche preso una parte della mia mente, piegandomi al suo desiderio. Ero convinta di potermi salvare, ma mi sbagliavo: quello era solo l'inizio. La mia vita è finita il giorno in cui ho rapito la schiava che ora ossessiona la mia mente. Brittany Moore, l'unica donna che sia stata in grado di farmi conoscere la luce, mi sta distruggendo, facendomi impazzire giorno dopo giorno. È giunto il momento della resa dei conti, prima che i miei demoni mi sottomettano per sempre.
“Loving the demon” si è concluso con un finale ad alta tensione e tumultuoso.
Brittany è rimasta ferita da un colpo di arma da fuoco sparato da Nancy, colei che considerava un’amica e collega. In realtà è sempre stata complice di Jake ed è colei che si occupava di “reclutare” le donne per il bunker.
Ferita sia nel corpo che nell’anima, Brittany accoglie quasi con gioia la morte dopo tutto quello che ha dovuto passare, ma Jake non è pronto a lasciarla andare.
Se nella sua testa infatti la soluzione migliore sarebbe stata quella di lasciarla andare via per sempre, il suo istinto l’ha portato ad agire subito per portarla in salvo il prima possibile.
Al risveglio Brittany non può credere di trovarsi fuori da quella maledetta cella, sembra quasi un sogno, finalmente è libera e può vendicarsi di Jake raccontando la verità alla polizia.
Questo però è solo l’inizio del suo nuovo incubo.
Come si può definire il dolore?
Il dolore è capace di spezzarci, di minare la nostra sanità mentale e renderci completamente pazzi. Talvolta si appropria dell’anima, soffocando ogni parte di noi e facendoci dimenticare chi siamo e qual è il nostro scopo nel mondo. Ci lacera, ci rende aggressivi, crudeli, senza scrupoli. A volte è così soffocante da portarci via tutto.

Ci ritroviamo nuovamente con Jake e Brittany, in una nuova fase del loro rapporto tormentato e malato.
Lui non può permettersi che la verità possa venire a galla, che tutto il suo impero crolli, di conseguenza attua un piano malvagio nei confronti di Brittany, rinchiudendola in un istituto psichiatrico.
All’interno di quel posto iniziano una sorta di lavaggio del cervello, in modo tale che la ragazza possa rimuovere ogni ricordo legato a Jake.
Ma i due è come se fossero legati da una catena che tanto l’uno quanto l’altra sembrano faticare a lasciare andare. Sembra sia un’impresa impossibile.
Las Vegas rappresentava un nuovo inizio, un’occasione per dimenticare il dolore della perdita della mia famiglia. Erano tutte fottutissime bugie, da cui mi sono lasciata trarre in inganno.

In “Loving the Angel” lo stile della narrazione rimane immutato tranne che per una nuova introduzione: conosciamo sempre i pov di Brittany e Jake; sappiamo come cerchino di contrastare questa strana connessione che passa tra loro, come provino a tenersi l’uno lontana dall’altra ma che inspiegabilmente li porta sempre più vicini che mai.
I flashback sul passato di Jake sono sempre presenti e questa volta veniamo a conoscenza del fatto che lui stesso ha provato nella pelle tutte le esperienze che Brittany si è ritrovata a vivere ma moltiplicando il dolore e la perversione. Soprattutto perché è chiaro più che mai quanto la totale pazzia del padre di Jake lo abbia corroso all’interno ma ancora non sappiamo cosa sia successo realmente e cosa abbia fatto cambiare la natura di Jake.
Abbiamo però ricevuto degli indizi e sicuramente nel prossimo volume tutto sarà chiarito!
L’ulteriore novità è l’aggiunta del pov di Jason, braccio destro di Jake, che conosceremo più da vicino e che amplierà ulteriormente il quadro generale.
Scelta secondo me assolutamente azzeccata, conoscere un terzo punto di vista, esterno alla coppia, rende la narrazione più ricca di particolari.
Lui è il mio incubo, tanto quanto io sono la sua ossessione.
Adesso, amiche lettrici, mi fiondo subito nella lettura del terzo volume, “Loving the Darkness” e prestissimo vi farò conoscerete il mio parere…
Alla prossima Pieces!
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]
 
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