LA MUSA DEGLI INCUBI (L. TAYLOR)

il
9 maggio 2020
Ciao a tutti, con un po’ di ritardo vi porto la recensione del libro che conclude la splendida dilogia di Laini Taylor. Il finale del primo libro era stato straziante e magico, e per buona parte anche questo lo è.

LA MUSA DEGLI INCUBI
LAINI TAYLOR
Data pubblicazione: 14.02.2019 Editore: Fazi Titolo Originale: Muse of Nightmares Serie: Strange the Dreamer (#2) Finale: conclusivo Genere: fantasy
Trama: La peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l’unico capace di fronteggiare l’oscura Minya, animata dall’implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l’esperienza le ha insegnato che l’odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l’odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli? In questo atteso seguito del bestseller Il Sognatore va in scena lo scontro tra distruzione e salvezza: La Musa degli Incubi conclude in modo epico l’acclamata dilogia di Laini Taylor.
La storia continua a creare immagini bellissime nella testa del lettore, ma c’è un sottofondo di velata tristezza che ci accompagna per tutto il tempo. In questo secondo libro vengono introdotti nuovi personaggi, soprattutto due sorelle, Kora e Nova, che creano una doppia linea temporale che combacia con presente solo a un terzo dalla fine. Vengono approfonditi personaggi già presenti dall’inizio, che ho imparato ad apprezzare ancora di più.
Lei era un fantasma e lui un dio, e si baciarono come se avessero perso il loro sogno e lo avessero ritrovato.
Il confine tra buono e cattivo è molto sottile e si potrebbe rimanere sorpresi delle scelte di alcuni di loro. In questo romanzo c’è sete di vendetta perfettamente mischiato a sogni pieni di amore vestiti, creati, con i bagliori della luna, si passa da un estremo all’altro senza problemi e la scrittrice riesce a farlo con molta disinvoltura.
“La musa degli incubi” è una storia davvero straordinaria, come “Il sognatore” prima di questo. Lo stile dell’autrice è mozzafiato, infatti è stata bravissima in ogni aspetto della scrittura e della costruzione del romanzo. Si alternano scene molto drammatiche, ad alcune più leggere, o ricche di passione o ad altre più divertenti. In questo modo Laini Taylor ha reso la lettura ancora più piacevole, e come al solito è riuscita a catturare il lettore, ancorandolo alle pagine, rendendolo desideroso di leggere una pagina dopo l’altra nel suo mondo magico.
“Possiamo lasciarci il passato alle spalle?” domandò.
“Quello è un posto eccellente per il passato. Se non  lo lasci lì riempie tutto lo spazio alla rinfusa e tu continui a inciamparci.”
Il finale riporta le cose come sarebbero sempre dovute essere, ma è davvero un finale? Secondo me sentiremo ancora parlare di Lazlo e di Sarai o almeno lo spero! In conclusione, è stata una dilogia magica che consiglio a tutti, sono sicura che non ve ne pentirete.


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