Salve lettori!
Oggi vi parlerò dell’ultima fatica di Sarah Arenaccio che con Dri Editore nei giorni scorsi ha pubblicato il suo nuovo romanzo “Specchio riflesso”, un chick lit divertente e appassionato.
SPECCHIO RIFLESSO
SARAH ARENACCIO
Data pubblicazione: 29.10.2019 Editore: Dri Editore Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Roma. Oggi.
Cosa può succedere se nell’albergo più prestigioso di Roma ti capita di incontrare la tua gemella cattiva e il suo capo affascinante che sembra provarci proprio con te?
Se a questo aggiungiamo l’imprevisto ritorno del grande amore della tua vita, la ricetta per il disastro è fatta.
Ed è proprio ciò che accade a Diletta, receptionist sconclusionata e sempre in ritardo, con un figlio preadolescente che si comporta da adulto, una migliore amica iperprotettiva e un responsabile che la tratta da irresponsabile.
Riuscirà Diletta a trovare una via di fuga dal caos della sua vita?
Diletta e Dalila hanno trent’anni e sono gemelle, fisicamente identiche ma caratterialmente agli antipodi.
Diletta è disordinata e tende spesso a buttarsi giù perché – avendo avuto un figlio in giovane età (Pietro) che ora ha dodici anni – non ha continuato a studiare e non ha una laurea. Lavora alla reception di uno degli alberghi più famosi e rinomati di Roma ed è single.
Dalila, invece, è sempre al top: organizzatissima, laureata e affermata manager in un’azienda correlata al campo della moda, è fidanzata con Stefano e sta per sposarsi.
Le due sorelle però non si sopportano a stento soprattutto perché Dalila è sempre pronta a mettere nei guai Diletta con i loro genitori, facendola apparire come la pecora nera della famiglia. Perciò, quando nella vita di Diletta ritorna, dopo dodici anni Gabriele, il padre di Pietro, e poi entra in scena Francesco – il capo di Dalila – a farle la corte, ecco che i sentimenti di Diletta vanno in tilt: rimettersi con il padre di suo figlio per il benessere psicologico di Pietro o assecondare il cuore scegliendo un nuovo amore, scontrandosi anche con le emozioni contrastanti di sua sorella? La scelta è ardua ma, nel complesso, nemmeno così difficile.
L’Arenaccio è la regina dell’ironia. I suoi personaggi sono sempre puri e verosimili, usano l’ironia al meglio rendendosi così impossibili da non amare. Sono umani e riflessivi, ma sanno porsi agli altri in un modo scanzonato.
Diletta, protagonista indiscussa, ad esempio, ha i difetti umani ma sa mitigarli con l’uso sapiente di sarcasmo e citazioni da serie tv. È un personaggio complesso pur apparendo frivolo, è difficile non volerle bene o non immedesimarsi in lei. Incasinata com’è poi, è come se il figlio crescesse lei e non il contrario. Ciò potrebbe metterla in cattiva luce, ma in realtà è solo una falsa impressione: lei è semplicemente una mamma che fa del suo meglio con quello che ha a disposizione. Chi, nella realtà, non fa lo stesso? Nessuno.
Dalila invece, essendo il suo opposto, una vera stronza, appare come il nemico da battere e stendere al tappeto ma, in verità, ha le sue colpe sì, però è umana anch’essa. Va capita perché in fondo nasconde altro nel suo animo, oltre l’apparenza.
I personaggi maschili, i due contendenti del cuore di Diletta, sono anch’essi ben caratterizzati: sono apprezzabili pur essendo diversi; si comportano egregiamente, corteggiano la loro amata come possono e, seppur con mezzi opposti, non devono rimproverarsi nulla.
Il romanzo si legge velocemente e volentieri perché lo stile scanzonato e semplice ma non banale, permette una lettura scorrevole. Ho apprezzato anche l’ambientazione romana, non indispensabile davvero ai fini della trama, ma comunque giusta e ben inserita ove servissero dettagli maggiori.
“Specchio riflesso” è un libro carino che sa farsi amare, non pecca di presunzione e piacerà sicuramente agli amanti del genere. Ve lo consiglio perché la penna dell’Arenaccio sa conquistare.
Diletta con i suoi casini sicuramente vi conquisterà senza alcun dubbio, non potete lasciarvela scappare!
Diletta è disordinata e tende spesso a buttarsi giù perché – avendo avuto un figlio in giovane età (Pietro) che ora ha dodici anni – non ha continuato a studiare e non ha una laurea. Lavora alla reception di uno degli alberghi più famosi e rinomati di Roma ed è single.
Dalila, invece, è sempre al top: organizzatissima, laureata e affermata manager in un’azienda correlata al campo della moda, è fidanzata con Stefano e sta per sposarsi.
Le due sorelle però non si sopportano a stento soprattutto perché Dalila è sempre pronta a mettere nei guai Diletta con i loro genitori, facendola apparire come la pecora nera della famiglia. Perciò, quando nella vita di Diletta ritorna, dopo dodici anni Gabriele, il padre di Pietro, e poi entra in scena Francesco – il capo di Dalila – a farle la corte, ecco che i sentimenti di Diletta vanno in tilt: rimettersi con il padre di suo figlio per il benessere psicologico di Pietro o assecondare il cuore scegliendo un nuovo amore, scontrandosi anche con le emozioni contrastanti di sua sorella? La scelta è ardua ma, nel complesso, nemmeno così difficile.
L’Arenaccio è la regina dell’ironia. I suoi personaggi sono sempre puri e verosimili, usano l’ironia al meglio rendendosi così impossibili da non amare. Sono umani e riflessivi, ma sanno porsi agli altri in un modo scanzonato.
Diletta, protagonista indiscussa, ad esempio, ha i difetti umani ma sa mitigarli con l’uso sapiente di sarcasmo e citazioni da serie tv. È un personaggio complesso pur apparendo frivolo, è difficile non volerle bene o non immedesimarsi in lei. Incasinata com’è poi, è come se il figlio crescesse lei e non il contrario. Ciò potrebbe metterla in cattiva luce, ma in realtà è solo una falsa impressione: lei è semplicemente una mamma che fa del suo meglio con quello che ha a disposizione. Chi, nella realtà, non fa lo stesso? Nessuno.
Dalila invece, essendo il suo opposto, una vera stronza, appare come il nemico da battere e stendere al tappeto ma, in verità, ha le sue colpe sì, però è umana anch’essa. Va capita perché in fondo nasconde altro nel suo animo, oltre l’apparenza.
I personaggi maschili, i due contendenti del cuore di Diletta, sono anch’essi ben caratterizzati: sono apprezzabili pur essendo diversi; si comportano egregiamente, corteggiano la loro amata come possono e, seppur con mezzi opposti, non devono rimproverarsi nulla.
Il romanzo si legge velocemente e volentieri perché lo stile scanzonato e semplice ma non banale, permette una lettura scorrevole. Ho apprezzato anche l’ambientazione romana, non indispensabile davvero ai fini della trama, ma comunque giusta e ben inserita ove servissero dettagli maggiori.
“Specchio riflesso” è un libro carino che sa farsi amare, non pecca di presunzione e piacerà sicuramente agli amanti del genere. Ve lo consiglio perché la penna dell’Arenaccio sa conquistare.
Diletta con i suoi casini sicuramente vi conquisterà senza alcun dubbio, non potete lasciarvela scappare!
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