[REVIEW PARTY] LA GIARA DELLE IMPERFEZIONI (E. VANZIN)

il
26 novembre 2019

Salve Pieces! Grazie al blog ho avuto la possibilità di leggere e recensire in anteprima il nuovo romanzo di Erika Vanzin, un’autrice italiana davvero talentuosa che nuovamente, con questo libro, si è confermata tra le mie autrici preferite per quanto riguarda il genere romance.
È riuscita a toccare argomenti davvero delicati e ha colpito il mio cuore. Ho provato emozioni forti leggendo questa sua nuova storia ed è difficile trovare libri così belli in circolazione.
“La Giara delle Imperfezioni” è ciò che stavate cercando ma di cui non sapevate di avere bisogno!

LA GIARA DELLE IMPERFEZIONI
ERIKA VANZIN
Data pubblicazione: 29.11.2019 Editore: Self Publishing Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: new adult
Trama: Daisy è cresciuta in un paesino del sud degli Stati Uniti, ha una storia famigliare alle spalle che le ha reso la vita difficile. Le è sempre stato detto di essere imperfetta, inadeguata, una che non riuscirà mai a fare niente nella vita, e lei ha cominciato a crederci.
Scott è cresciuto nei salotti ricchi dell’Upper East Side di Manhattan. Un’intelligenza fuori dal comune l’ha portato fin da piccolo a essere considerato perfetto, costringendolo a bruciare diverse tappe e crescere in fretta.
Daisy è imperfetta, Scott è perfetto, non hanno niente in comune se non il fatto di ritrovarsi, a un certo punto della loro vita, a condividere l’ansa di un fiume in un paese sperduto nel sud degli Stati Uniti. Perfezione e imperfezione si incontrano facendo diventare sempre meno evidente quella linea sottile che rende le loro esistenze profondamente diverse.
“La Giara delle Imperfezioni” racconta la storia di due anime malinconiche che si incontrano e si fondono andando a mescolare le loro differenze fino a non distinguerle più. È una storia che parla ribellione verso quelle etichette che vengono attribuite alle persone, facendole diventare ciò che la società ha deciso al posto loro.
In questi momenti mi rendo conto di quanto sia difficile per me parlare di un libro che mi è piaciuto davvero tanto. Sì, perché quando leggo qualcosa che non mi piace o che ho apprezzato riesco facilmente a trovare le parole, invece quando rimango impressionata profondamente dalla lettura, mi sembra che le parole che scelgo non rendano chiaramente l’idea di ciò che voglio esprimere, ma ci proverò in questo post per convincervi a leggere questo gioiellino.
Daisy e Scott potrebbero sembrare completamente diversi tra loro.
Lei ha sempre vissuto in un piccolo paesino del Sud, circondata da pregiudizi e malelingue che l’hanno influenzata e scalfita nel cuore.
La vita non è stata molto clemente nei suoi confronti, ma dietro a tutta questa oscurità c’è chi condivide il suo peso: Josh, il suo migliore amico, la sua famiglia, su cui può contare sempre.
Scott invece è nato nei piani alti dell’élite newyorkese; ha un’intelligenza fuori dal comune che lo ha portato a raggiungere grandi traguardi fin dalla giovane età.
Tuttavia ha deciso di scappare dalla sua vita lussuosa e di rifugiarsi dai suoi demoni proprio nel paesino in cui abita Daisy.
Il loro primo incontro sarà particolare e piuttosto divertente, ma da quel momento in poi sarà difficile per loro trattenere l’attrazione che provano l’uno verso l’altra.
Josh cercherà in ogni modo di penetrare il muro che Daisy si è creata intorno - costruito sulle imperfezioni che lei crede di avere – ma è difficile lasciarsi andare dopo anni di cattiverie. Troverà il modo?
Daisy, vivere la propria vita lasciandosi trasportare dalle emozioni non è un difetto. Tu hai questa percezione di te come di una ragazza imperfetta, debole, che ha bisogno di essere corretta per fare la cosa giusta. Ma sei l’esatto opposto e non lo vedi.
Fin dalle prime pagine di questo romanzo possiamo avere ben chiaro cosa sia stata costretta a subire Daisy a causa dei suoi coetanei e concittadini.
Erika Vanzin riesce a portare alla luce una realtà che, chi vive in piccoli paesini di provincia, può senz’altro riconoscere.
La paura del diverso, di ciò che non si conosce, il bigottismo sono argomenti che ritroverete in queste pagine e sono talmente reali e vividi tra le sue parole che io non ho potuto non provare rabbia e dolore.
Protagonista – oltre Daisy – di queste grandi ingiustizie è sicuramente il suo migliore amico Josh. Tra i due è quello che paga di più il finto moralismo della sua cittadina: ragazzo di colore e omosessuale, deve nascondersi e far finta di essere ciò che non è per continuare a vivere una vita che potremmo definire tranquilla.
“Ma possiamo chiamare ‘vita’ un’esistenza fatta di nascondigli e che non ti permette di essere ciò che sei?” Daisy e Josh si pongono questa domanda e la risposta ovviamente è no.
Se almeno riuscissi a portarlo via di qui, fargli vivere un’esistenza migliore. Vorrei tanto riuscire a essere la roccia che lui è stato per me in questi anni. Se non lo avessi avuto al mio fianco sarei sicuramente impazzita o peggio, avrei ceduto a quella parte di me che mi ha sempre fatto credere di essere inutile. Lui è l’unica persona che mi resta al mondo, siamo una famiglia e della famiglia ci si deve prendere cura.
Vorrei riuscire a farlo portandolo via di qui e dargli quella felicità che merita, che entrambi meritiamo.
Ma come possono scappare da tutto questo senza soldi? Entrambi sono riusciti a trovare dei piccoli lavori che gli permettono di tirare avanti: Josh lavora nei magazzini mentre Daisy mentre studia per diventare infermiera, lavora da un benzinaio. L’unica fonte di sostentamento su cui può contare, perché i pregiudizi dei suoi concittadini sono talmente letali e influenti che non le permettono di fare altrimenti e le impediscono di essere assunta in qualsivoglia impiego.
Il suo più grande sogno però prima era diventare una costumista a Broadway.
Quando scopre che Scott arriva dalla città dei suoi sogni non può non fantasticare, pur sapendo benissimo che una ragazza come lei può solo sognare e che la realtà è ben diversa.
È sempre stato un mio sogno quello di fuggire da questa città e andare a vivere nella Grande Mela.
Assaporare quell’aria frenetica che mia madre mi descriveva quando ero solo una bambina e che mi raccontava con occhi sognanti. Anche lei avrebbe voluto vivere lì, al centro del mondo, dove tutto succede e dove sembra quasi che la vita abbia inizio.
Ho apprezzato moltissimo la protagonista, nonostante le sue titubanze, perché ogni sua reazione era una conseguenza di tutti gli anni passati a chiudersi in sé stessa e a soffocare.
ho amato il suo rapporto essenziale con Josh, entrambi necessari e vitali l’uno per l’altra. Non si può non amarli.
Dalla parte opposta invece troviamo Scott, bello e impossibile, all’apparenza il classico bad boy a cavallo della sua moto per portare guai.
Ha quell’aria da cattivo ragazzo che risveglia i miei punti più sensibili, fin troppo per i miei gusti. Tutti gli allarmi nella mia testa mi stanno gridando che un tipo così può portare solo pericolo, ma nessuna cellula del mio corpo li sta a sentire.
Invece – se all’esterno si mostra in questo modo – dentro è sicuramente un ragazzo molto tenero, a tratti quasi insicuro, nonostante la sua bellezza e intelligenza.
Nel cuore porta un peso enorme che l’ha spinto a lasciare la famiglia e a fuggire per non affrontare i suoi problemi.
Questa piccola cittadina gli sembra un posto tranquillo per non pensare, ma i fatti raccontano quanto si sbagliasse.
Nonostante la lontananza da New York i suoi demoni lo hanno inseguito, ma Daisy sembra l’unica cosa che gli dia respiro e che porti un po’ di luce nella sua oscurità.
Ma le voci sulla loro relazione iniziano a circolare e Daisy non può permettersi di soffrire ulteriormente. Per lei è già difficile la vita e non vuole che circolino altre dicerie sul suo conto.
Daisy e Josh erano le loro vittime preferite, gli appestati che tutto il paese denigrava, coloro che nessuno difendeva perché colpevoli del semplice fatto di esistere.
Scott è entrato nell’albo d’onore dei miei personaggi maschili preferiti. È perfetto e ha rapito anche il mio cuore.
Vedere il suo percorso di crescita mi ha aiutata molto e mi sono rivista nella sua sofferenza.
Il dolore bisogna viverlo, anche se tentiamo in ogni modo di sfuggirli.
Anch’io, come lei, a volte avrei voluto sparire.
Ho amato il modo in cui la loro storia tra Daisy e Scott nasce e si sviluppa, ho provato anche io le loro sensazioni e ho sentito le farfalle nello stomaco dall’emozione.
La penna di Erika Vanzin è sicuramente una delle mie preferite. Riesce a catapultarmi completamente nella trama e vengo assorbita da tutto ciò che accade ai protagonisti.
Ben scritto e scorrevole, i vostri occhi non vedranno altro che le pagine di questo libro.
Sono rimasta davvero colpita e penso sia uno dei suoi romanzi più belli.
Ne consiglio la lettura? Diamine si!!!
Non fatevelo sfuggire, io vi ho avvertiti.
Alla prossima Pieces.

 [Copia ARC digitale ricevuta dall'autrice]


Scrivi il primo commento!
Posta un commento