[RECENSIONE DOPPIA] PAZZA DI TE (D. PRESCOTT)

il
5 novembre 2019

Buongiorno!
Nuova recensione doppia, con Francesca, del secondo volume della serie Amore ad alta quota di Daisy Prescott.
La serie, arrivata in Italia grazie a Hope Edizioni, prosegue e se il primo libro mi era piaciuto, questo l’ho trovato ancora più bello.

PAZZA DI TE
DAISY PRESCOTT
Data pubblicazione: 07.08.2019 Editore: Hope Edizioni Titolo Originale: Crazy over you Serie: Un amore ad alta quota (#2) Finale: Autoconclusivo Genere: contemporary romance
Trama: Il mio salvatore non è il Principe Azzurro. Non sono così fortunata. Lui è il mio peggior incubo. La mia avventura di una notte, di due anni fa. E non si ricorda di me. Quello che succede in vacanza non sempre resta in vacanza. E questo vale soprattutto per una località come Aspen. Mi sono trasferita tra le montagne per svolgere il lavoro dei miei sogni, come veterinaria. Non mi sarei mai aspettata di imbattermi nell’uomo dei miei sogni. Di nuovo. *** Non avrei mai pensato di rivederla. La mia Cenerentola non mi aveva lasciato nessuna scarpetta affinché la potessi ritrovare. Non che mi sarebbe servita una calzatura per riconoscerla. Il suo bacio è stato qualcosa che non dimenticherò mai. Lavoro duro. Gioco duro. Vengo pagato per fare il mio dovere sulle piste, ma ciò che faccio nel mio tempo libero non è sempre... la scelta migliore. È questo il bello di vivere in una città sciistica. Io resto, mentre le donne vanno e vengono.
Incontriamo Mara, la nuova formosa e impacciata veterinaria della città, e Jesse, sexy guardia sciistica. L’incontro tra i due però non è la loro prima volta.
Mara si è trasferita ad Aspen perché è la nuova veterinaria del Hawks Creek Ranch (gestita da Elizabeth e Sage). Un trasferimento che segna un nuovo l’inizio. Vuole lasciare la sua vecchia noiosa vita per viverne una ricca di avventure. Per questo motivo decide di scendere da una delle piste più ripide del complesso sciistico della località ma, allontanandosi dalla zona di sicurezza viene colta da un attacco di panico, bloccandosi sulla pista. Nonostante il tragico momento veniamo coinvolti nella sua pazzia. La sua mente “parte” in discorsi con sé stessa.
Mentre resto bloccata e sdraiata su un cumulo di neve, col gelo che filtra attraverso i miei pantaloni da sci, un orso mi è salito addosso furtivamente.
A essere onesta, ho sempre pensato che gli orsi, specialmente quelli selvatici, avessero un odore migliore.
Non posso nemmeno essere Riccioli D’Oro nella mia versione distorta dei Tre Orsi. Figuratevi.
Con un brivido, riesco a succhiare abbastanza aria nei polmoni da espanderli, portando ossigeno al sangue e al cervello. Avvertendo almeno il quaranta per cento in meno di probabilità di svenire, apro gli occhi.
Non c’è nessun orso.
Jesse è un membro della pattuglia sciistica ed è proprio lui a rispondere alla chiamata di soccorso per aiutare la ragazza, da cui rimane subito affascinato, e la trae in salvo rassicurandola.
È della squadra di soccorso per sciatori.
Grazie a Dio.
«Sei ferita?» mi domanda.
«Solo nell’orgoglio» mormoro nella giacca.
«Qualcosa di rotto?» continua, come se non avessi parlato.
«No, sto bene» alzo la voce in modo che possa sentirmi.
«Non sembri star bene. Pensi di poterti sistemare e salire su? Arrampicarti fino a me?» Non riesco a vedere i suoi occhi dietro gli occhiali riflettenti, ma sono in grado di sentire il sorriso nella sua voce. Non capisco se sia amichevole o condiscendente.
Mara si rende conto che Jesse altri non è che il ragazzo che due anni prima, durante una vacanza, ha incontrato in un locale e con il quale ha avuto un’avventura di una notte. C’è però un problema: non ricorda molto; i postumi dell’alcool le hanno fatto dimenticare buona parte della serata e crede che tra i dettagli mancanti ci possa essere stato anche del sesso tra loro.
I due cominciano a frequentarsi consci di avere di fronte la persona conosciuta in passato, ma pensando che l’altro si sia dimenticato del loro precedente incontro.
«Una volta capito che non fai schifo a letto, ho deciso che dobbiamo fare sesso più volte possibile.»
Lui si ferma. «Per due anni hai pensato che fossi terribile a letto?»
Annuisco ed evito di parlargli della mia teoria del micropene.
La narrazione si divide tra il racconto della loro serata nel passato e la storia presente. Esilarante è conoscere la pazzia di Mara. Ha un caratterino frizzante, senza peli sulla lingua, è ironica, divertente e per queste peculiarità si trova spesso di fronte a situazioni imbarazzanti. Anche i suoi animali la rispecchiano: ha due gatti e un cane… che li tiene sotto controllo.
Jesse ha una personalità più solitaria; la tragedia che lo ha colpito in passato lo ha reso schivo, anche se ha molti amici e una vita appagante, ma quando incontra Mara viene travolto da questo terremoto pieno di riccioli.
Baci travolgenti e paesaggi innevati fanno da cornice a una travolgente storia d’amore.
Jesse mi bacia, proprio nel bel mezzo de La Belle Femme. Bloccando la porta principale. Davanti a tutto il ristorante.
Non è un bacio sulle labbra. Oh, no. Mi avvolge con un braccio, premendomi l’avambraccio contro la schiena e spostandomi in modo da potermi baciare come si deve. […] È il tipo di bacio che mi fa sentire le scintille su tutto il corpo, accendendo le zone dormienti, infiammandole.
Il mio corpo ricorda questo bacio. Siamo ancora anime gemelle per quanto riguarda i baci.
Mi sono piaciuti molto il modo con il quale l’autrice ha trattato argomenti non sempre piacevoli e l’ironia con la quale ha reso i protagonisti unici e fuori dal comune.
Il doppio punto di vista in prima persona coinvolge il lettore completamente nella vita di Mara e Jess e le parentesi dei capitoli in cui viene raccontato il loro primo incontro, sono alternate alla storia al presente e ci permette di capire meglio le loro reazioni.
Come in ogni serie che si rispetti troviamo ancora Sage e Lee, i protagonisti del primo libro, i quali fanno qualche comparsa ma senza approfondimento alcuno.

[Copia arc digitale ricevuta dall'editore]


Nella recensione del primo volume “Vicino a te” (che trovate nel blog) vi dissi che all’inizio la lettura non mi aveva convinta del tutto perché mi dava l’impressione che la storia si stesse svolgendo troppo in fretta.
In questo romanzo però ho notato un netto miglioramento rispetto al precedente, sia per la storia in sé ma anche per lo stile e la narrazione.
Prima di entrare nei particolari però facciamo un focus sui nostri protagonisti e la trama.
«Sono pazza» gli dico. «Dovresti considerarti avvisato.» […] «Va bene, perché io sono pazzo di te.»
Mara e Jesse condividono una notte abbastanza alcolica e dopo quella serata però non si sono mai più rivisti A distanza di due anni Mara si trova ad Aspen come veterinaria dell’Hawks Creek Ranch quando su una pista sciistica viene colta da un attacco di panico e indovinate chi sarà il suo salvatore?
Proprio lui, Jesse.
Lei di quella notte non si ricorda praticamente nulla tranne dei baci infuocati che si sono scambiati, ma data l’amnesia non dev’essere stato un granché. Jesse invece ricorda tutto di quelle ore, ogni particolare anche se all’inizio non riconosce Mara, ma successivamente capisce dove ha già visto quegli occhi celesti e quei riccioli biondi.
Entrambi faranno finta di non essersi riconosciuti e man mano che i giorni passano ritroveranno quella fiamma che si era accesa ventiquattro mesi prima.
La lasceranno bruciare o la spegneranno?
«L’amore non dimora nel passato. Vive nel presente, nei nostri cuori e nei ricordi che portiamo con noi. Risiede nel sole e nelle risate. Ovunque guardiamo, in ogni meraviglioso panorama, sentiamo l’amore.»
Come vi dicevo ci ritroviamo di nuovo nella nevosa e suggestiva Aspen.
Se il primo volume non mi aveva convinta al cento percento, questa volta sono stata conquistata pienamente!
Mara è sicuramente una tosta e mi è piaciuta da matti. È simpatica, irriverente e spiritosa oltre che bellissima, ma è stata la sua indole a conquistarmi; il prototipo di donna che mi piacerebbe trovare più volte nei romance.
Anche Jesse è riuscito a conquistarmi con la sua dolcezza e il romanticismo che sono pian piano venuti fuori grazie a Mara.
Un evento tragico ha cambiato la sua vita, ma nonostante questo ha cercato sempre di vivere al massimo.
Questa donna mi ucciderà. Abbatte ogni muro che ho costruito e non lo sa nemmeno.
Ho trovato che lo stile dell’autrice sia nettamente migliorato rispetto al precedente, mi sono piaciute molto le descrizioni che mi hanno permesso di immaginare molto bene gli scenari e le ambientazioni.
Sempre scorrevole e mai pesante, mi ha tenuto piacevolmente compagnia.
Non è un romanzo con particolari colpi di scena, è abbastanza lineare, ma la storia d’amore tra Mara e Jesse riuscirà a conquistarvi completamente e poi, non siete curiosi di sapere cosa è accaduto quella fatidica notte di due anni prima?
Leggere per credere!
Alla prossima Pieces.

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