LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI (M. CHIAROTTINO)

il
25 settembre 2019

Cari lettori, qualche mese fa dovetti sostenere un esame universitario di “Economia e gestione delle imprese editoriali” e la materia appariva più complessa di ciò che era in realtà. In pratica, infatti, quel giorno mi sedetti davanti alla professoressa e in poco tempo finimmo col parlare di libri come faccio con voi.

LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI
MANUELA CHIAROTTINO
Data pubblicazione: 08.07.2019 Editore: More stories Serie: Standalone Finale: Autoconclusivo Genere: narrativa contemporanea
Trama: Per Stella, cresciuta in una famiglia di antichi stampatori, i libri sono come degli amici. Non solo ama leggerli, ma li conosce profondamente, riuscendo a distinguerli dall’odore e dalla grana delle pagine, capacità fondamentali per lavorare, insieme al padre, nella libreria di famiglia. La vita tranquilla di Stella subisce un brusco cambiamento quando la ragazza riceve in eredità dal nonno un libro molto antico e una strana lettera. In essa si parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto. Sta a lei risolvere l’enigma del nonno e ritrovarli. In una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante e ambiguo restauratore, Stella si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina.
Le dissi che sono una lettrice digitale accanita e che non saprei stare al mondo senza il mio e-reader. Lei mi rivolse il classico sorriso d’intesa di chi soffre della stessa patologia. Poi, però, mi fece una domanda: “C’è qualcosa che le manca dei libri cartacei?”. “Il profumo”, risposi istantaneamente. “Intende l’odore?”, mi chiese. “No, intendo proprio il profumo”. Beh, se solo avessi letto “La bambina che annusava i libri” di Manuela Chiarottino prima di quell’esame, avrei saputo spiegarmi meglio.
Non so come la pensiate a riguardo, ma personalmente credo che la differenza tra un semplice odore e un profumo stia nel naso di chi annusa. Mi spiego: Stella afferra uno dei libri di suo nonno e alle narici di chi le è vicino arriva un semplice odore di tabacco, perché, la Chiarottino è stata formidabile nella spiegazione, la composizione chimica della carta le permette di impregnarsi di qualsiasi aroma; Stella, invece, lo odora e ritrova il profumo di suo nonno. Sa che è lì, conservato da e tra le pagine, e le marchia come fosse uno dei suoi tanto amati ex libris.
La bellezza di questa storia sta tutta qui, nella capacità che ha di mettere il lettore nella condizione di chiedersi: “Ma perché mai ho rinunciato a tutto questo?”.
Ma più di tutto, poteva inspirare l’odore della carta, quella strana combinazione di erba e vaniglia che solleticava il suo naso di bambina e che si imprimeva dentro di lei, a fondo, infilandosi tra le pieghe dei ricordi da accumulare e dei desideri ancora inespressi.
E dato che vi sono amica, voglio mettervi in guardia. Pagina dopo pagina avrete voglia di sgattaiolare su in soffitta o giù in cantina – sì, anche se è notta fonda – per riprendere in mano i libri che avevate riposto con la convinzione che una tavoletta digitale non ve ne avrebbe fatto sentire la mancanza. Stella e la sua storia vi faranno tornare sui vostri passi. È impossibile non rimanere ammaliati da tutto la passione per i libri professata da questo romanzo e dalla sua autrice. Ma, oltre alla dichiarazione, c’è una dimostrazione di questo amore. Lo si avverte nella cura con la quale la Chiarottino ha voluto ricordare ai suoi lettori quanto gli oggetti che sfogliamo siano preziosi e degni di rispetto.
Sareste mai in grado di prendere a pugni la spalla sulla quale avete pianto e le braccia che vi hanno offerto protezione, rifugio e amore? E allora…
Aveva con sé sempre vecchi libri che facevano parte della sua libreria personale e dai quali parevano uscire le voci, i suoni e gli odori di ogni storia.  
Anche Stella dovrà riflettere sullo stesso interrogativo. Sa come approcciarsi ai libri e la libreria di famiglia è il luogo che preferisce al mondo. Con le persone, invece, ha qualche problema. Se tutti, come sua madre e suo nonno, riuscissero a comunicare per mezzo dei libri, avrebbe una vita più facile. Ma c’è anche chi, come il padre, le sembra il più delle volte indecifrabile. Per non parlare di Manuel, il ragazzo al quale si ritrova costretta a dover chiedere aiuto per risolvere il rebus più importante della sua vita.
Gli occhi le si riempirono di lacrime. Sentì la mano di Manuel posarsi sulla sua, e bastò quel piccolo gesto per darle il conforto di cui aveva bisogno.
Il racconto del viaggio di Stella e Manuel tra i più bei borghi della Toscana, vi proietterà in quei luoghi assieme ai protagonisti. Vi sembrerà di seguire ogni tappa dal vivo: gli scorci descritti dall’autrice abbandoneranno le pagine e vi si staglieranno davanti agli occhi, come in uno di quei libri pop-up. Ogni location ha un che di romantico che probabilmente non avrete notato visitandole, a grazie alla sensibilità di una libraia e di un restauratore saprete farci caso. Ed è inutile che ve lo dica: avrete voglia di tornarci o di visitarle per la prima volta.
Si sentiva come se stesse per perdere per sempre qualcosa di importante, eppure continuava a rimanere seduta sulla poltroncina del nonno, che adesso si trovava nello studio della madre. Da almeno mezz’ora si rosicchiava le unghie, lo sguardo fisso fuori e una busta bianca posata sul tavolino davanti a lei.
Un gioco dell’oca o una caccia al tesoro: scegliete voi come interpretare la ricerca – quasi disperata – nella quale si immergono Stella e Manuel.
Tutto inizia e procede per mezzo di un libro e nel mentre e senza accorgersene, scriveranno i primi capitoli della loro storia. Non mancheranno imprevisti, colpi di scena e antagonisti. Solo a Stella, però, spetterà la scelta dell’epilogo. Sarà il suo l’ex libris sull’ultima pagina, ma la carta profumerà inevitabilmente di entrambi.
Un sorriso fiducioso si aprì sul viso di Stella. Scostò i capelli dagli occhi e le parve quasi di sentire un profumo di vaniglia intorno a sé.
Giunta a questo punto, non mi resta che complimentarmi con Manuela Chiarottino. Ha scritto un libro prezioso: evocativo, emozionante ed educativo. Potrei aggiungere tanto altro, ma mi limito a scrivere che adesso, dopo aver spento il mio e-reader, ho una voglia matta di rileggere lo stesso libro su cartaceo.
 
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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