DALL'ODIO ALL'AMORE (A. M. HARGROVE)

il
5 luglio 2019
Salve Pieces!
In questo periodo sono totalmente coinvolta dalle serie contemporary romance che riguardano vari elementi di una stessa famiglia, ed infatti oggi ve ne presenterò una nuova, partendo ovviamente dal primo libro, si tratta del romanzo di A.M. Hargrove “Dall’odio all’amore” edito Newton Compton.
Devo dire che mi è piaciuto molto, peccato che la parte finale non mi abbia fatta impazzire e mi abbia spinta rivalutare un po’ il romanzo, dandogli un voto più basso di quello che avevo in mente, quando la lettura era super coinvolgente.

DALL'ODIO ALL'AMORE
A. M. HARGROVE
Data pubblicazione: 30.05.2019 Editore: Newton Compton Editori Titolo Originale: From Ashes to Flames Serie: West Brothers series (#1) Finale: Autoconclusivo Genere: Contemporary romance
Trama: Erano passati solo cinque minuti da quando ero stata assunta per occuparmi dei suoi figli, e già odiavo Greydon West. Non riuscivo a capire perché avesse mai voluto avere dei bambini. Uno scorbutico padre single che non sembrava nemmeno conoscere il significato della parola divertimento. L’unica cosa a cui il mio serissimo, affascinante capo mostrava affetto, erano i suoi maledetti fogli di calcolo. Ma per qualche ragione, le sue maniere intransigenti mi affascinavano. Sapevo che sotto la sua scorza dura era nascosto qualcosa. E così, ho cercato la chiave per capire chi fosse davvero Mister West. E ho cominciato a pensare a lui ogni notte, facendo del mio meglio per nascondere di giorno i sogni che avvenivano nella mia testa. Ma poi ci siamo baciati. È stato come superare l’ultimo confine prima dell’ignoto. Perché sapevo che dal momento in cui le nostre labbra si fossero sfiorate, non sarebbe più stato possibile tornare indietro. Un incendio mi è divampato nel cuore e so di non avere il minimo potere di spegnerlo.
Greydon West è rimasto vedovo da poco con due figli di cui prendersi cura.
La cosa peggiore è che, poco prima della notizia della scomparsa della moglie, ha scoperto che lo tradiva; questo in lui provoca una ferita profonda e una rabbia che non riesce a spegnere, tant’è che inizia a trascurare i propri figli ed è solo grazie alle pressioni della madre, che assume una bambinaia che possa aiutarlo. Apre così le porte di casa all’uragano Marin, un vortice colorato e pronto a sconvolgere la vita a Greydon e a riportarlo in vita.
I due tuttavia sembrano proprio non andare d’accordo, riusciranno a trovare un punto d’incontro?
Era sempre così offensivo? Sì, era un dottore e spesso i dottori hanno la reputazione di essere stronzi, ma insomma. Ero qui per occuparmi dei suoi figli. Immaginavo che volesse comportarsi più gentilmente nei miei confronti. Se avessi ingaggiato io qualcuno che si fosse dovuto occupare del mio pesciolino rosso, mi sarei comportata con estrema gentilezza perché non si sa mai, magari quella persona può sempre decidere di far morire di fame il pesciolino per ripicca. Chi lo sa come vanno queste cose?
Come vi dicevo, per quasi tutta la lettura di questo libro sono rimasta entusiasta. Ho notato subito quanto fosse scritto bene e scorresse velocemente, anche se purtroppo ho notato diversi errori di editing che mi hanno infastidita e portata  alcune volte a tornare un po’ indietro e rileggere il passaggio, ma a fare ciò, ero incuriosita soprattutto dalla storia in sé.
Come avrebbe fatto Greydon a superare la rabbia? Quando sarebbe arrivato il momento in cui tra lui e Marin sarebbe nato qualcosa in più?
Doveva essere vero quello che diceva la gente. Davanti alla verità ti giri dall’altra parte perché non ti va veramente di affrontarla.
E più leggevo più non riuscivo a staccarmi, tant’è che ho fatto anche le ore piccole.
Mi è piaciuto il rapporto di lei con i bambini, i racconti sulle loro giornate trascorse insieme, ma soprattutto la schiettezza nei confronti di Greydon, facendogli capire errori e mancanze.
Tutto ciò in lui ha scatenato infatti un’evoluzione graduale, che l’ha portato a comprendere gli sbagli.
Non potevo permettere al mio cuore di restare di nuovo impantanato con una donna. Il dolore da sostenere era troppo e non valeva la pena correre il rischio.
Entrambi stanno cercando di riprendersi dalle loro rispettive delusioni e l’autrice fa sì che al lettore venga esposto il diverso modo in cui affrontano la loro rabbia.
Se da una parte Marin prende in mano la sua vita, dopo un periodo che possiamo definire di “ribellione”, dall’altra Greydon sembra sempre più convinto di sprofondare nel rancore, rendendolo ipocrita in molti suoi comportamenti e anche pesante. Solo il modo in cui viene ripetutamente spronato da Marin lo spinge a cambiare.
Volevo che Marin fosse felice. Vederla felice faceva felice anche me. Merda. Questo mi faceva intuire la cosa più a fondo. E c’era anche altro. Negli ultimi tempi, ogni volta che la guardavo, vedevo in lei qualcosa in più della bambinaia.
Tutto bello, insomma, però nella parte finale mi è sembrato che tutto ciò sia andato perduto. Anche il fattore che farà allontanare i due l’ho trovato un po’ campato in aria e senza senso; è sembrato più un trovare un pretesto a caso per farli litigare per forza che ha come conseguenza una reazione esagerata, che non sono riuscita a spiegarmi: nonostante si puntualizzi la questione della fiducia, non ho trovato la connessione con le due cose.
Perché nessuno aveva mai pensato di dotare l’amore di un libretto di istruzioni e di una etichetta di avvertenze? “Maneggiare con cura”, o meglio ancora, “Pericolo – Tenersi alla larga”.
Quindi complessivamente è stata la parte finale che non mi è piaciuta e mi ha spinta a calare il volo, ma per il resto ve ne consiglio la lettura perché è un libro che vale la pena leggere.
Adesso aspetterò i prossimi volumi, alla prossima Pieces!
 [Copia ARC digitale ricevuta dall'editore]
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